Il rientro dalle vacanze spesso suscita tristezza e insoddisfazione, emozioni comuni a molte persone. Tuttavia, affrontare consapevolmente queste sensazioni può condurre a scelte più appaganti nella vita.

La sindrome da rientro, conosciuta anche come “post vacation blues,” rappresenta una reazione psico-fisica al ritorno alla quotidianità dopo i ritmi rilassati delle vacanze. Sintomi come nervosismo, tristezza e stanchezza sono diffusi, ma di solito durano solo pochi giorni. Sebbene questa sia una condizione temporanea, gli psicologi suggeriscono di affrontarla con consapevolezza per apportare cambiamenti positivi nelle situazioni personali e lavorative che possono essere insoddisfacenti.

Ogni estate si ripete lo stesso scenario: terminata la pausa estiva, il ritorno alla routine quotidiana può causare sentimenti di tristezza, ansia e insoddisfazione. Gli esperti rassicurano che queste reazioni sono normali, e i dati dell’Istat confermano che più di un terzo degli italiani soffre del “post vacation blues”, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 25 e i 45 anni. Attualmente, considerando le sfide attuali legate alla crisi climatica, economica, sanitaria e geopolitica, è probabile che questa situazione non sia migliorata.

Diversi studiosi, tra cui diversi esperti dei centri di terapia comportamentale, hanno recentemente affermato che quest’anno il rientro sarà reso ancora più difficile dalle molteplici preoccupazioni che hanno già messo a dura prova l’equilibrio psicologico delle persone nei mesi precedenti, come la guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi della benzina, della spesa generale e dei tassi dei mutui. Attualmente, non sono solo l’ansia e la paura ad essere dominanti, ma si osserva anche un aumento delle reazioni di frustrazione e rabbia, che possono sfociare in litigi sui social network o episodi di violenza apparentemente banali.

La “sindrome da rientro” può colpire persino i bambini nei primi cinque giorni dopo la fine delle vacanze e il ritorno a casa. Gli psicologi concordano sul fatto che, nonostante questi sintomi temporanei, è importante affrontarli con consapevolezza. Infatti, la sindrome da rientro può essere un’opportunità per esaminare più da vicino le discrepanze tra i desideri e la realtà quotidiana, e per intraprendere azioni che portino a una vita più soddisfacente.

Cause e Sintomi della Sindrome da Rientro

Il termine stesso “rientro” suggerisce un ritorno a un ambiente chiuso. In senso figurato, si riferisce al ritorno alla normalità, al lavoro, alla scuola, creando una separazione tra il periodo spensierato e rilassante delle vacanze e la routine quotidiana. Secondo il dottor Francesco Bocci, psicoterapeuta e psicologo digitale, il problema non è tanto la tristezza del ritorno, ma la tristezza di tornare alla routine. Durante le vacanze, si entra in una modalità più lenta e attenta, lontana dai ritmi frenetici della vita quotidiana. Al ritorno, i sentimenti prevalenti sono di tristezza e rassegnazione, poiché la vita quotidiana spesso è frustrante e poco appagante.

Sintomi come ansia, difficoltà di concentrazione, disturbi digestivi, mal di testa, malinconia, insonnia, irritabilità, sbalzi d’umore e affaticamento tendono a scomparire spontaneamente nel giro di pochi giorni, indipendentemente dalla durata e dall’intensità delle vacanze. La tentazione di programmare subito un nuovo viaggio può sembrare un modo per evitare questi sintomi, ma gli esperti ritengono che sia solo una soluzione temporanea che rimanda il problema senza affrontarlo.

Soluzioni più Salutari, forse è arrivato il momento di considerarle veramente

Invece di cercare una fuga temporanea attraverso un altro viaggio, è consigliabile prendersi cura dei propri bisogni. La dottrina suggerisce che esista un collegamento tra lo stress da rientro, la fuga dalla realtà e l’insoddisfazione personale. Coloro che conducono una vita appagante sia a livello personale che professionale trovano meno difficoltà nel tornare alla routine post-vacanza. Al contrario, chi è insoddisfatto è più incline a sperimentare il “post vacation blues,” poiché, al ritorno a casa, troverà sempre le stesse insoddisfazioni.

Per superare queste difficoltà, è bene prendere in considerazione alcune strategie. Una quella è fissare i ricordi di viaggio, utilizzandoli per rendere la vita quotidiana più piacevole. Scrivere un diario o selezionare le foto preferite può aiutare a mantenere vivo lo spirito delle vacanze. Inoltre, è importante progettare obiettivi futuri in piccoli passi, in modo da creare una nuova prospettiva per il futuro.

Utilizzare le energie ritrovate durante le vacanze per affrontare le sfide o i problemi che prima sembravano insormontabili può essere un modo per migliorare la propria vita personale e professionale. Infine, trovare un equilibrio tra la vita personale e lavorativa può aumentare il senso di gratificazione nella vita di tutti i giorni.

È vero che il “post vacation blues” può sembrare una condizione temporanea e sgradevole, ma può anche rappresentare un’opportunità per esaminare attentamente la propria vita e apportare cambiamenti positivi. Gli esperti invitano a considerare questa fase critica non solo come un disagio, ma come un’occasione per crescere e migliorare la propria condizione generale.



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