A cosa può essere collegato l'abbassamento della voce? Mai sottovalutare questo sintomo: ecco le patologie collegate più frequentemente

L’abbassamento della voce è un disturbo che coinvolge le corde vocali, manifestandosi attraverso alterazioni del tono e del timbro, che diventano più bassi e più aspri, rispettivamente. Le persone affette da questo problema hanno difficoltà a parlare con un tono naturale, poiché è espressione di un’infiammazione della laringe che può essere causata da diverse patologie.

Non sempre l’abbassamento della voce indica una malattia grave. In alcuni casi, può essere causato da un semplice mal di gola o dall’abuso vocale, e in questi casi la condizione tende a risolversi nel giro di pochi giorni.

Malattie collegate con l’abbassamento della voce

Le malattie che possono essere associate all’abbassamento della voce includono infiammazioni della laringe, miastenia gravis, sindrome dell’ovaio policistico e tumori della laringe. È importante sottolineare che questo elenco non è esaustivo e, in caso di persistenza del sintomo, è sempre consigliabile consultare il proprio medico di fiducia.

Non è semplice delineare i rimedi per trattare l’abbassamento della voce, poiché non si tratta di una condizione isolata, ma di un sintomo che può derivare da diverse patologie. Pertanto, è fondamentale curare la malattia sottostante.

In generale, il riposo della voce può migliorare la condizione, indipendentemente dalla causa. Le persone con abbassamento della voce dovrebbero evitare di sovraccaricare le corde vocali, evitando di parlare o sussurrare.

In caso di abbassamento della voce, è sempre consigliabile consultare il proprio medico, soprattutto se si è affetti da una delle patologie correlate a questo disturbo. La cura della propria voce è fondamentale.

Mai sottovalutare l’abbassamento della voce

Un improvviso calo della voce non deve essere sottovalutato. Sebbene possa essere causato da situazioni banali o meno gravi, è un segnale che qualcosa non funziona correttamente. Spesso è dovuto all’uso eccessivo della voce o a patologie infiammatorie. Se il disturbo vocale persiste per oltre 15 giorni, è consigliabile sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica o foniatrica per accertare lo stato di salute delle corde vocali.

La negligenza verso la salute della voce può portare alla formazione di noduli e polipi. Questo è particolarmente vero nei casi di sovraccarico vocale o abuso della voce in individui che non hanno una corretta coordinazione pneumo-fonica. L’emissione dei suoni dipende dalla compressione dell’aria nei polmoni attraverso i muscoli della gabbia toracica, in particolare il diaframma, che viene spinta verso l’alto attraverso la trachea fino alla laringe, dove le corde vocali, vibrando e chiudendosi, modulano il suono. In caso di incoordinazione tra la compressione polmonare e la modulazione laringea, si può verificare un’ipercontrazione delle corde vocali, che nel tempo può portare alla formazione di noduli o polipi.

I disturbi vocali non riguardano solo gli adulti, ma anche i bambini. Un esempio tipico è il bambino vivace che inizia a urlare molto già all’asilo, il che può causare la formazione di noduli vocali. Sebbene non sia molto comune, ci si accorge del cambiamento della voce, che diventa un po’ rauca. Tuttavia, questo fenomeno non deve essere confuso con la muta vocale tipica dell’adolescenza.

È sempre importante fare attenzione a non alzare troppo la voce. La voce è un’attività muscolare e qualsiasi prestazione che superi i limiti richiede una preparazione adeguata. I cantanti sono preparati per questo, ma possono comunque affaticarsi a causa dello stress.

Cibo, alcol e fumo possono influire sulla salute delle corde vocali. Il fumo, in particolare, causa un’irritazione diretta. Anche l’alcol può causare congestione delle mucose delle vie respiratorie e digestive. I cibi possono influire indirettamente a causa di una distensione gastrica eccessiva, che può alterare il corretto funzionamento del diaframma o causare reflusso gastroesofageo.

Alcune professioni espongono le corde vocali a maggiori rischi. Qualsiasi professione che richieda un uso intenso della voce senza una preparazione adeguata può causare problemi. Insegnanti, venditori, operatori di call center e tutti coloro che parlano molto per lavoro rientrano in questa categoria.

La logopedia può essere la terapia più indicata per risolvere disturbi vocali, a seconda del tipo di disturbo funzionale o come supporto al trattamento medico o chirurgico. Per correggere l’emissione del suono, è necessaria una rieducazione ortofonica che si concentra sulla coordinazione del diaframma, delle corde vocali e delle altre componenti dell’apparato fonetico. Tuttavia, la terapia logopedica da sola potrebbe non essere sufficiente quando i problemi vocali sono legati a una patologia organica.



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