Il catarro, una condizione comune caratterizzata dall’accumulo di secrezioni o muco nelle vie respiratorie, è spesso associato a disturbi delle vie respiratorie superiori come il raffreddore comune, l’influenza o le infezioni sinusali. Questo termine viene utilizzato per descrivere la sensazione di congestione nasale, la produzione eccessiva di muco, la tosse e l’irritazione della gola. Il colore del muco può variare da chiaro a giallastro, diventando più denso e scuro se l’infezione persiste o si trasforma in un’infezione batterica.

Il catarro è una sostanza fluida e filante, incolore e di consistenza più densa del muco, prodotta dalle mucose delle vie respiratorie in presenza di processi patologici. Normalmente, il muco delle vie respiratorie svolge la funzione di umidificare il tratto respiratorio e catturare eventuali particelle e microrganismi estranei. In caso di infiammazioni legate a diverse patologie del tratto respiratorio, la produzione di muco aumenta e si sviluppa il catarro, che ha lo scopo di catturare ed espellere i microrganismi patogeni responsabili dell’infiammazione attraverso la tosse.

Le malattie che possono essere associate al catarro includono l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), la bronchite, l’enfisema, la fibrosi cistica, la pertosse, la polmonite, il raffreddore, la tracheite e le varici esofagee. È importante sottolineare che questo elenco non è esaustivo e, in caso di manifestazione del disturbo, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione appropriata.

Il catarro, o espettorato, è il secreto patologico prodotto dalle ghiandole presenti nelle mucose respiratorie. Questo liquido vischioso, chiamato muco, viene normalmente prodotto in quantità variabili (da 20 a 100 ml al giorno) per umidificare le vie respiratorie e catturare particelle e microrganismi.

L’aumentata produzione di muco è un sintomo comune a diverse malattie del tratto respiratorio, che possono essere lievi come il raffreddore comune o più gravi come la bronchite cronica o la tubercolosi. Il muco prodotto in presenza di infiammazione prende il nome di catarro, poiché è più abbondante rispetto alla norma (fino a 400-500 ml al giorno) e presenta una composizione diversa che lo rende più denso e appiccicoso.

Poiché l’eccessiva produzione di catarro ostacola la circolazione dell’aria nelle vie respiratorie, il corpo cerca di espellerlo attraverso i movimenti delle ciglia e la tosse (espettorazione). L’esame dell’espettorato, che viene sottoposto ad analisi chimico-fisica e batteriologica, fornisce importanti indicazioni sulla natura dell’affezione respiratoria.

La semplice osservazione delle caratteristiche macroscopiche del catarro, come odore, colore e consistenza, fornisce al medico informazioni utili per una valutazione generale della malattia.

Le cause principali del catarro includono l’infiammazione delle vie respiratorie a causa di infezioni virali o batteriche, allergie, irritanti ambientali, fumo di sigaretta o esposizione a sostanze nocive. La produzione di muco rappresenta una risposta naturale del corpo per liberarsi di sostanze irritanti o agenti patogeni.

Per alleviare il catarro, possono essere adottate alcune misure utili, come bere molti liquidi per mantenere idratate le vie respiratorie e favorire l’eliminazione del muco, fare gargarismi con acqua salata tiepida per lenire la gola irritata, utilizzare soluzioni saline o spray nasali per detergere le vie nasali e alleviare la congestione, fare vapore o utilizzare un umidificatore per umidificare l’aria e ridurre l’irritazione delle vie respiratorie, evitare l’esposizione al fumo di sigaretta, sostanze irritanti o allergeni che possono aggravare i sintomi, e riposare a sufficienza per favorire il recupero e sostenere il sistema immunitario.

Se i sintomi del catarro persistono per più di una settimana e si accompagnano a febbre alta, difficoltà respiratorie o altri sintomi gravi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.

Analizziamo i diversi tipi di catarro e le loro possibili cause.

Catarro Bianco e Schiumoso

Quando il catarro appare liquido, schiumoso e di colore biancastro, è probabile che sia costituito principalmente da muco, segno di un’irritazione bronchiale aspecifica. In questo caso, la presenza di patogeni potrebbe essere minima o addirittura assente. Questo tipo di catarro è tipico dei fumatori, delle persone affette da allergie, ma anche degli asmatici e dei soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Nei pazienti appartenenti a queste ultime due categorie, il catarro può essere particolarmente denso.

Catarro Giallognolo

Se il catarro assume una consistenza vischiosa e un colore giallognolo-verdastro, è probabile che sia causato da un’infezione del naso e/o delle vie respiratorie. Questo tipo di catarro è più denso e di difficile espulsione, caratterizzato dalla presenza di materiale purulento, ricco di leucociti, noto come pus. È tipico delle infezioni batteriche, specialmente quando presenta una tonalità verdognola, indicando la presenza di anaerobi.

Catarro Verde

Quando il catarro assume una colorazione verde, è segno di un ristagno prolungato di muco purulento nei bronchi. Oltre al colore caratteristico, può anche sviluppare un odore sgradevole, simile all’espettorato gangrenoso. Questo tipo di catarro è tipico di condizioni come gli ascessi e le gangrene polmonari, o delle bronchiectasie causate da ripetute infezioni batteriche.

Catarro Rossastro

La presenza di striature di sangue nell’espettorato potrebbe essere il risultato di microlesioni della mucosa respiratoria causate dalla tosse vigorosa. Tuttavia, è un sintomo da non sottovalutare, poiché può essere comune anche a condizioni più serie, come le neoplasie, gli infarti polmonari e le polmoniti batteriche di vario tipo. In questi casi, il catarro può assumere una colorazione che va dal rosato (tipico dell’edema polmonare) al rosso ruggine (tipico della polmonite da pneumococco), a causa della presenza contemporanea di sangue e materiale purulento.

Catarro a Gelatina di Ribes

Un tipo di catarro che assume l’aspetto di una gelatina di ribes è tipico della polmonite causata da Klebsiella pneumoniae.

Catarro Nerastro

Il catarro di colore nerastro è caratteristico dell’antracosi, una malattia professionale oggi rara causata dall’inalazione prolungata di particelle di polvere di carbone.

Catarro con Tosse

Un altro aspetto utile ai fini diagnostici è la modalità con cui l’eccesso di catarro viene eliminato dal corpo. Di solito, infatti, viene espulso senza tosse quando proviene dal naso o dalla faringe, mentre richiede colpi di tosse (espettorato o escreato) quando viene prodotto e accumulato a livello bronchiale.

Farmaci contro il muco ed il catarro

Espettoranti e mucolitici rappresentano opzioni farmacologiche per il trattamento del catarro eccessivo, favorendo l’eliminazione del muco e alleviando i sintomi. Nell’ambito della fitoterapia, l’utilizzo di radici di liquirizia, radici di Polygala e oli essenziali può offrire un supporto aggiuntivo per affrontare il catarro, sebbene sia necessario fare attenzione alle possibili reazioni avverse, soprattutto nei bambini. Gli espettoranti, come la guaifenesina, e i mucolitici, come la carbocisteina, sono quindi i farmaci d’elezione per affrontare il problema del catarro eccessivo che si accumula nell’apparato respiratorio umano. Questi farmaci agiscono in modo diverso per favorire l’eliminazione del muco e alleviare i sintomi associati.

Gli espettoranti sono in grado di promuovere l’eliminazione della secrezione catarrale che si forma in eccesso nell’albero respiratorio. La guaifenesina, ad esempio, è uno dei farmaci più comuni utilizzati per questo scopo. Agendo sull’organismo, l’espettorante aiuta a rendere il muco più fluido e quindi più facile da espellere attraverso la tosse.

D’altra parte, i mucolitici lavorano per aumentare la fluidità del catarro. La carbocisteina, un esempio di mucolitico, agisce sulle secrezioni catarrali, rendendole meno dense e più liquide. Ciò facilita l’eliminazione del muco dai bronchi e dalle vie respiratorie.

Oltre alle opzioni farmacologiche, nell’ambito della fitoterapia, vengono utilizzate diverse piante e rimedi naturali per affrontare il catarro. Le radici di liquirizia e Polygala, ad esempio, contengono saponine triterpeniche che possono fornire un aiuto naturale. Queste piante, in combinazione con altre erbe come l’eucalipto, il timo, il pino, l’abete o il niaouli, ricchi di oli essenziali, vengono utilizzate per preparare tisane. È importante notare che l’assunzione di oli essenziali deve essere attentamente controllata per evitare irritazioni alla mucosa orale. Gli oli essenziali possono essere assunti sotto forma di compresse rivestite, capsule o tramite inalazione. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che l’uso di suffumigi con oli essenziali può causare reazioni allergiche, broncospasmo e crisi asmatiche, soprattutto nei bambini più piccoli.



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