La diagnosi accurata dell’endometriosi richiede un’approccio multidisciplinare che combina l’esame obiettivo, l’anamnesi e l’utilizzo di specifici strumenti diagnostici. La diagnosi accurata dell’endometriosi richiede un approccio completo che comprende diversi elementi fondamentali. È essenziale raccogliere i sintomi riportati dalla paziente e valutare attentamente la sua storia clinica. Inoltre, l’esame obiettivo e la visita ginecologica forniscono importanti informazioni per una diagnosi accurata.

Nella valutazione diagnostica dell’endometriosi, la diagnostica per immagini svolge un ruolo cruciale. L’ecografia transvaginale o transrettale è una tecnica di imaging che consente di ottenere immagini dettagliate degli organi pelvici. Questa procedura non invasiva fornisce informazioni preziose sulla presenza di lesioni endometriosiche e sullo stato degli organi pelvici.

In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a ulteriori strumenti di diagnostica per immagini come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TAC). La RM è particolarmente utile per valutare la profondità delle lesioni endometriosiche e la loro estensione ai tessuti circostanti. La TAC, d’altra parte, fornisce immagini dettagliate dei tessuti e degli organi interessati dall’endometriosi.

Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un approccio più invasivo per ottenere una diagnosi definitiva. La laparoscopia, una procedura chirurgica minimamente invasiva, viene spesso utilizzata a scopo diagnostico nell’endometriosi. Durante la laparoscopia, viene inserita una piccola telecamera attraverso una piccola incisione nell’addome per esaminare direttamente gli organi pelvici e identificare eventuali lesioni endometriosiche. Questa procedura permette anche di prelevare campioni di tessuto per l’analisi in laboratorio al fine di confermare la diagnosi di endometriosi.

L’ecografia transvaginale è un esame ecografico standard in cui una sonda a ultrasuoni viene inserita nella vagina per osservare dettagliatamente gli organi pelvici. Questa tecnica fornisce immagini chiare delle strutture anatomiche e presenta un’alta sensibilità e specificità nella diagnosi dell’endometriosi.

La laparoscopia e la laparotomia sono procedure chirurgiche delicate utilizzate per fini diagnostici. Questi interventi consentono ai medici di prelevare campioni di tessuto sospetto per l’analisi in laboratorio, mediante una biopsia. La laparoscopia, in particolare, è considerata il gold standard per la diagnosi definitiva dell’endometriosi, in quanto permette una visualizzazione diretta delle lesioni endometriosiche e delle eventuali aderenze.

In alcuni casi, i medici possono includere anche il dosaggio plasmatico del CA-125, una proteina presente sulla superficie di alcuni tessuti e organi, come il peritoneo, la pleura, il pericardio, la cervice uterina, l’endometrio e le tube di Falloppio. Questo dosaggio può essere utile quando vi è un dubbio diagnostico tra endometriosi e tumore ovarico. Nei casi di endometriosi, il livello di CA-125 nel sangue è moderatamente elevato, mentre nei tumori ovarici è molto più elevato.

La diagnosi di endometriosi non è semplice a causa della somiglianza sintomatologica con altre condizioni, come la malattia infiammatoria pelvica, la sindrome dell’intestino irritabile o le cisti ovariche non endometriosiche. Pertanto, è necessario un approccio completo e accurato per escludere queste altre possibili cause dei sintomi e confermare la presenza di endometriosi.

I medici non sempre sanno esattamente cosa causa l’endometriosi, ma ci sono alcune teorie su ciò che potrebbe causarla:

  • Trasporto attraverso il sistema sanguigno o linfatico: I tessuti endometriali vengono trasportati in altre parti del corpo attraverso il sistema sanguigno o linfatico, in modo simile alla diffusione delle cellule tumorali nel corpo.
  • Trapianto diretto: Le cellule endometriali possono attaccarsi alle pareti dell’addome o ad altre aree del corpo dopo un intervento chirurgico, come un taglio cesareo o un’isterectomia.
  • Genetica: L’endometriosi sembra colpire più spesso alcune famiglie rispetto ad altre, quindi potrebbe esserci un legame genetico con la condizione.
  • Mestruazione inversa: Il tessuto endometriale entra nelle tube di Falloppio e nell’addome invece di uscire dal corpo durante il periodo mestruale.
  • Trasformazione: Altre cellule del corpo possono diventare cellule endometriali e iniziare a crescere al di fuori dell’endometrio. Sintomi dell’endometriosi I segni più comuni dell’endometriosi sono il dolore e l’infertilità.

Il dolore associato all’endometriosi si manifesta tipicamente come crampi mestruali dolorosi che possono estendersi all’addome o alla parte bassa della schiena, dolore durante o dopo i rapporti sessuali. Altri sintomi possono includere diarrea o stitichezza durante il periodo mestruale, affaticamento o bassa energia, mestruazioni abbondanti o irregolari, dolore durante la minzione o i movimenti intestinali durante il periodo mestruale, perdite di sangue o sanguinamento tra un periodo mestruale e l’altro.

Ricorda infine che:

  • L’esperienza di ogni persona con l’endometriosi è diversa
  • Le donne con endometriosi possono avere alcuni di questi sintomi, tutti questi sintomi o nessuno di essi
  • Avere dolore intenso o altri sintomi non è necessariamente un segno di endometriosi più grave.
Links esterniSe vuoi saperne un pò di più, leggere qualche articolo scientifico in inglese o delle fonti ufficiali, ti proponiamo degli spunti interessanti.


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