La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune cronica comune che colpisce principalmente le donne tra i 30 e i 50 anni e rappresenta la principale causa di ipotiroidismo nel mondo occidentale. Si caratterizza per un attacco errato del sistema immunitario alla tiroide, causando una graduale distruzione del tessuto tiroideo e una ridotta produzione di ormoni tiroidei, portando all’ipotiroidismo.

I sintomi della tiroidite di Hashimoto possono variare da persona a persona e includono affaticamento, aumento di peso, intolleranza al freddo, pelle secca e capelli fragili, costipazione, gonfiore al collo (gozzo), cambiamenti nell’umore, difficoltà di concentrazione e memoria, palpitazioni e ciclo mestruale irregolare.

Le cause esatte della tiroidite di Hashimoto non sono ancora completamente comprese, ma è probabile che sia una malattia a predisposizione familiare non ereditaria con trasmissione genetica della suscettibilità alla malattia. I fattori di rischio includono lo stress, l’esposizione a radiazioni e la presenza di altre malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, il diabete di tipo 1, la malattia di Addison, la celiachia e il vitiligine. Anche fattori ambientali, come l’apporto iodico, possono influenzare lo sviluppo della malattia.

È stato osservato che la malattia può ricorrere all’interno di alcune famiglie e avere un parente stretto con la tiroidite di Hashimoto o altre malattie autoimmuni aumenta il rischio di svilupparla. Studi sono in corso per indagare i possibili fattori ambientali coinvolti nella patologia. Si ritiene che un eccessivo consumo di iodio possa inibire la produzione di ormoni tiroidei in individui predisposti. Anche alcune sostanze chimiche rilasciate nell’ambiente, come i pesticidi, e alcune infezioni virali potrebbero contribuire all’insorgenza di malattie autoimmuni della tiroide.

Nei casi più lievi, la tiroidite di Hashimoto può essere asintomatica o rimanere silente per anni. Con il progredire della malattia, possono manifestarsi sintomi di ipotiroidismo, come il gozzo, lo sviluppo di noduli al collo, la stanchezza generale, la depressione, i problemi di memoria, la secchezza della pelle, la stitichezza, l’aumento di peso e le irregolarità del ciclo mestruale. Durante la gravidanza, la tiroidite di Hashimoto può causare complicazioni come aborto spontaneo o parto prematuro, e interferire con lo sviluppo neurologico del feto, pertanto il trattamento è essenziale.

Sintomi della tiroidite di Hashimoto

Il Morbo di Hashimoto, noto anche come tiroidite cronica autoimmune, si caratterizza per una vasta gamma di sintomi, tra i quali sono inclusi:

Sintomi comuni di Morbo di Hashimoto:

  • Astenia o affaticamento eccessivo.
  • Aumento di peso nonostante una dieta adeguata.
  • Bradicardia, ovvero un rallentamento del battito cardiaco.
  • Capelli fragili e secchi.
  • Crampi muscolari e dolori muscolari.
  • Sensazione di depressione o stati depressivi.
  • Diminuita sudorazione rispetto al normale.
  • Massa o tumefazione nel collo, segnalata talvolta come gozzo.
  • Pallore della pelle.
  • Pelle secca e screpolata.
  • Raucedine o voce rauca.
  • Ritenzione idrica, con accumulo di liquidi nei tessuti.
  • Sensazione di freddo persistente.

Sintomi più rari di Morbo di Hashimoto:

  • Alterazioni del ciclo mestruale nelle donne.
  • Calo del desiderio sessuale.
  • Dolori articolari.
  • Formicolio alla mano destra.
  • Formicolio alle mani.
  • Ipercolesterolemia, ovvero alti livelli di colesterolo nel sangue.
  • Stitichezza e difficoltà a evacuare regolarmente.

Questi sintomi possono variare da persona a persona e possono manifestarsi in modo diverso o combinato. È importante sottolineare che la diagnosi accurata e tempestiva del Morbo di Hashimoto è essenziale per garantire una gestione adeguata della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti. In presenza di sintomi sospetti o persistenti, è sempre consigliabile consultare un medico per una corretta valutazione e diagnosi.

La diagnosi della tiroidite di Hashimoto si basa su esami del sangue che rilevano la presenza di anticorpi antitireoperossidasi (aTPO) e antitireoglobulina (aTG). L’ecografia tiroidea è un ulteriore strumento diagnostico. Con una diagnosi precoce e il trattamento adeguato, è possibile gestire efficacemente i sintomi della tiroidite di Hashimoto e migliorare la qualità di vita del paziente.

I soggetti colpiti possono presentarsi pallidi, gonfi e avere scarsa tolleranza al freddo; le donne possono sperimentare alterazioni del ciclo mestruale e difficoltà a concepire. Durante la gravidanza, è importante prestare particolare attenzione alle donne con tiroidite di Hashimoto, poiché la gravidanza può rivelare eventuali disfunzioni ormonali tiroidee. La malattia può comportare rischi come aborto spontaneo o parto prematuro e può influenzare lo sviluppo neurologico del feto, quindi il trattamento con levotiroxina è raccomandato in caso di ipotiroidismo.

Il trattamento della tiroidite di Hashimoto consiste principalmente nell’assunzione di levotiroxina per compensare l’ipotiroidismo. La decisione di iniziare il trattamento viene presa in base ai livelli di TSH nel sangue, all’età, alla storia clinica del paziente e alla sintomatologia. Il trattamento mira a gestire i sintomi dell’ipotiroidismo per tutta la durata della malattia.



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