Il termine “Long Covid” si riferisce a una condizione in cui le persone continuano a sperimentare sintomi prolungati o nuovi dopo aver contratto l’infezione da COVID-19. Questi sintomi possono persistere per settimane o mesi dopo la guarigione iniziale dalla malattia acuta. Alcuni dei sintomi comuni riportati nel Long Covid includono:

  • 1. Affaticamento persistente: una sensazione di stanchezza estrema e spossatezza che persiste nel tempo.
  • 2. Dispnea: difficoltà respiratoria o mancanza di respiro anche con attività leggere.
  • 3. Dolore muscolare e articolare: dolori diffusi alle articolazioni, ai muscoli o al corpo in generale.
  • 4. Nebbia cerebrale: difficoltà di concentrazione, problemi di memoria, confusione mentale e difficoltà a pensare chiaramente.
  • 5. Palpitazioni o disturbi del ritmo cardiaco: sensazione di battito cardiaco accelerato o irregolare.
  • 6. Problemi gastrointestinali: sintomi come nausea, diarrea, dolore addominale o disturbi digestivi persistenti.
  • 7. Mal di testa: mal di testa persistente o ricorrente, spesso accompagnato da altri sintomi come sensibilità alla luce o al suono.
  • 8. Problemi del sonno: difficoltà a dormire, insonnia o sonno non riposante.
  • 9. Sintomi psicologici: ansia, depressione, cambiamenti dell’umore o difficoltà emotive.
  • 10. Perdita di gusto e olfatto: incapacità persistente di rilevare o apprezzare i sapori o gli odori.
  • È importante notare che i sintomi del Long Covid possono variare da persona a persona e possono influenzare diversi aspetti della salute e del benessere. Alcune persone possono sperimentare solo uno o due sintomi, mentre altre possono avere una combinazione di diversi sintomi. Inoltre, la gravità dei sintomi può variare da lieve a grave.

Alcuni dei sintomi più comuni riportati nel Long Covid includono affaticamento persistente, difficoltà respiratoria, disfunzione cognitiva (nebbia cerebrale), tosse, dolore muscolare o articolare, dolore al petto, mal di testa, perdita dell’olfatto o del gusto, vertigini in piedi, palpitazioni cardiache, depressione o ansia, febbre intermittente e sintomi che peggiorano dopo attività fisiche o mentali.

Il Long Covid può manifestarsi indipendentemente dalla gravità dell’infezione da COVID-19, che può essere lieve o grave. La mancanza di fiato o dispnea è un sintomo comune nei pazienti affetti da Long Covid e può essere associata a sensazioni di pesantezza o costrizione al torace e tosse persistente. La stanchezza importante e persistente è anche un sintomo frequente, che può manifestarsi come affaticamento fisico e mentale, debolezza muscolare e perdita di forza. La nebbia cerebrale, caratterizzata da difficoltà di pensiero o concentrazione, è un altro sintomo debilitante del Long Covid.

Non tutti coloro che hanno avuto COVID-19 svilupperanno il Long Covid, ma sono coinvolti diversi fattori nel suo sviluppo. Questi includono possibili danni diretti causati dal virus SARS-CoV-2 o dalla malattia COVID-19, come nel sistema nervoso, e una risposta anomala del sistema immunitario che può portare a un’autoimmunità dannosa per gli organi e i tessuti del corpo. Alcuni fattori di rischio noti per lo sviluppo del Long Covid includono l’età avanzata, il sesso femminile, l’ospedalizzazione per COVID-19, l’obesità e il diabete di tipo 2. Tuttavia, non esiste una correlazione diretta tra la gravità dell’infezione acuta da COVID-19 e l’insorgenza del Long Covid.

È importante notare che la variante Omicron del virus sembra essere associata a un minor rischio di Long Covid rispetto alla variante Delta. Tuttavia, a causa della sua maggiore contagiosità, la diffusione di Omicron potrebbe comportare un aumento dei casi di Long Covid in futuro.

Per comprendere meglio le cause e i meccanismi del Long Covid, sono in corso numerosi studi di ricerca. Se si sperimentano sintomi persistenti dopo un’infezione da COVID-19 o si sospetta di avere il Long Covid, è consigliabile consultare un medico per una valutazione e una gestione adeguate.

La comprensione dei meccanismi biologici coinvolti nel Long Covid è un obiettivo fondamentale per gli studiosi. Uno studio condotto presso l’Harvard Medical School e il Massachusetts General Hospital ha analizzato i sintomi del Long Covid attraverso un sondaggio distribuito in diverse strutture sanitarie. Tra i 37 sintomi considerati, sono emersi 12 come segni distintivi del Long Covid, tra cui malessere post-sforzo, perdita o cambiamento dell’olfatto o del gusto, vertigini, nebbia cerebrale, sintomi gastrointestinali, palpitazioni e tosse cronica. Un algoritmo è stato sviluppato per valutare questi sintomi e generare un punteggio complessivo, ma si sottolinea che anche coloro che presentano sintomi non inclusi nel punteggio possono comunque soffrire di Long Covid e richiedono cure adeguate.

I disturbi caratteristici del Long Covid possono essere causati da diversi meccanismi, tra cui il danno diretto provocato dal virus o dalla malattia ai tessuti e agli organi del corpo, gli effetti sul sistema nervoso e una risposta anomala del sistema immunitario che può causare danni ai tessuti del proprio corpo. Nonostante la gravità della malattia acuta da COVID-19, il Long Covid può manifestarsi in tutte le persone che hanno contratto l’infezione, indipendentemente dall’età. Le donne tra i 40 e i 60 anni sembrano essere più colpite dal Long Covid, ma non vi sono differenze significative tra bambini e bambine. Oltre al sesso femminile, l’età avanzata e il sovrappeso potrebbero rappresentare fattori di rischio per lo sviluppo del Long Covid.

La durata dei sintomi del Long Covid può variare da persona a persona. Uno studio pubblicato su Nature Medicine ha rilevato che una percentuale significativa di pazienti guariti dall’infezione da SARS-CoV-2 presenta sintomi del Long Covid per periodi prolungati, come più di 28 giorni, più di 8 settimane o più di 12 settimane. Se dopo due mesi dalla negativizzazione al test i sintomi persistono, è consigliabile consultare il proprio medico curante per una valutazione.

La diagnosi del Long Covid richiede esami specifici per valutare lo stato psicologico e il funzionamento di vari organi, come cuore e polmoni. Tra gli esami che possono essere prescritti ci sono la spirometria, la tomografia computerizzata del torace ad alta risoluzione e l’ecocardiogramma. Attualmente non esistono terapie specifiche per il Long Covid, ma possono essere adottate diverse strategie per alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Queste possono includere esercizi di riabilitazione fisica, diete personalizzate, supporto psicologico per il trattamento dello stress post-traumatico e una corretta vaccinazione che potrebbe ridurre il rischio di complicazioni a lungo termine.



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