Secondo un nuovo studio, le persone con malattia del fegato grasso hanno maggiori probabilità di morire prematuramente se presentano uno di questi tre problemi di salute aggiuntivi

La steatosi epatica, oggi più correttamente definita MASLD (Metabolic Dysfunction-Associated Steatotic Liver Disease), è una condizione caratterizzata dal deposito anomalo di grasso all’interno del fegato. Questo accumulo progressivo non è innocuo: può provocare infiammazione cronica, deterioramento delle cellule epatiche e cicatrizzazione del tessuto (fibrosi).

Tre condizioni aumentano il rischio di morte per la malattia del fegato grasso

Con il passare del tempo, la malattia può degenerare in complicazioni severe come la steato-epatite, la cirrosi e persino il carcinoma epatico

Il nuovo acronimo MASLD è stato introdotto per sottolineare il legame stretto della patologia con disturbi metabolici quali l’obesità, la resistenza all’insulina e le alterazioni nei processi che regolano zuccheri e grassi, spostando l’attenzione dal semplice accumulo lipidico o dall’esclusione dell’alcol come causa scatenante.

Non è soltanto l’accumulo di grasso nel fegato a rappresentare un rischio per la salute. Il vero fattore critico è l’infiammazione cronica che si sviluppa nel tessuto epatico, capace di provocare danni strutturali e la formazione di cicatrici, note come fibrosi. Questa condizione compromette la funzionalità del fegato e aumenta la probabilità di complicanze severe, tra cui cirrosi e insufficienza epatica. Nei pazienti affetti da MASLD, la presenza di altre patologie metaboliche, come ipertensione o diabete, amplifica ulteriormente il danno, aumentando il rischio di esiti fatali.

Quando più disturbi metabolici coesistono, il loro impatto sul fegato non si limita a un semplice accumulo di rischi. Fenomeni come ipertensione, diabete e basso colesterolo HDL possono interagire tra loro in modo sinergico, determinando un aumento esponenziale della probabilità di mortalità. Questo concetto evidenzia l’importanza di un approccio integrato, volto a gestire simultaneamente tutti i fattori di rischio nei pazienti con MASLD.

Quanto è diffusa e quali fattori ne favoriscono lo sviluppo

Si stima che più di un terzo della popolazione mondiale presenti questa patologia. Alcune condizioni cliniche aumentano in maniera significativa il rischio di svilupparla:

  • Eccesso di peso o obesità, che rappresentano il fattore più comune.
  • Diabete di tipo 2 o condizioni prediabetiche, che alterano la gestione del glucosio nel sangue.
  • Ipertensione arteriosa, che aggrava sia la salute del fegato che quella cardiovascolare.
  • Ridotti livelli di colesterolo HDL, comunemente definito “colesterolo buono”.
  • Altre disfunzioni metaboliche, come glicemia elevata e dislipidemie.

Le tre condizioni che aumentano il rischio di mortalità

Un’ampia indagine pubblicata su Clinical Gastroenterology & Hepatology ha chiarito quali siano i tre problemi di salute che più incrementano la probabilità di morte precoce nei pazienti con MASLD.

I risultati hanno evidenziato che:

  1. L’ipertensione aumenta il rischio di mortalità del 40%.
  2. Il diabete o lo stato prediabetico lo innalzano del 25%.
  3. La carenza di colesterolo HDL incrementa il rischio di circa 15%.

Un aspetto inatteso emerso dalla ricerca riguarda il ruolo dell’ipertensione, che si è rivelata più dannosa del diabete, contrariamente a quanto ipotizzato in passato. Un indice di massa corporea (IMC) elevato segnala generalmente sovrappeso o obesità, ma la pericolosità dipende anche dalla distribuzione del grasso corporeo. Il grasso viscerale, accumulato intorno agli organi interni, è particolarmente dannoso perché favorisce resistenza insulinica e squilibri metabolici più gravi. Nei soggetti con MASLD, un eccesso di grasso viscerale comporta un rischio di mortalità superiore rispetto a chi presenta un IMC simile ma con grasso corporeo distribuito in modo meno pericoloso.

Modifiche mirate allo stile di vita rappresentano uno strumento efficace per rallentare la progressione della MASLD. Perdere peso in modo graduale, seguire un’alimentazione bilanciata e praticare regolarmente attività fisica aiuta a ridurre l’accumulo di grasso nel fegato, migliorare la sensibilità all’insulina e controllare i livelli di colesterolo LDL. Questi interventi contribuiscono a diminuire sia il rischio di complicanze epatiche sia quello cardiovascolare.

La comunità scientifica sta approfondendo il ruolo di varianti genetiche, come PNPLA3 e TM6SF2, per identificare le persone più suscettibili a forme gravi di MASLD. Parallelamente, strumenti diagnostici meno invasivi, quali elastografia e biomarcatori ematici, permettono di monitorare la salute del fegato senza ricorrere a biopsie. Questi progressi aprono la strada a trattamenti più mirati e personalizzati, adattati alle caratteristiche metaboliche e genetiche di ciascun paziente.

La MASLD non interessa solo il fegato: è strettamente connessa a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari. Pazienti con ipertensione o diabete presentano, oltre ai danni epatici, una maggiore predisposizione a infarti e ictus. Questo collegamento sottolinea la necessità di un approccio terapeutico globale, capace di proteggere sia la funzionalità epatica sia la salute cardiovascolare, migliorando le prospettive di vita e la qualità della stessa.

Effetto cumulativo e ruolo del peso corporeo

Gli studiosi hanno osservato che la presenza simultanea di più disturbi metabolici peggiora ulteriormente la prognosi dei pazienti con MASLD:

  • Con due fattori concomitanti, il rischio di morte sale del 66%.
  • Con tre condizioni aggiuntive, l’aumento arriva all’80%.
  • Se sono presenti quattro problematiche metaboliche, la probabilità di mortalità più che raddoppia.

Inoltre, un indice di massa corporea elevato (IMC) amplifica il pericolo: chi soffre di MASLD e presenta obesità significativa corre un rischio di morte sensibilmente superiore rispetto a chi ha un peso corporeo più contenuto.

Secondo i ricercatori, tra le persone affette da malattia del fegato grasso, l’ipertensione è il fattore che più di tutti incrementa il rischio di mortalità.

“Fino ad oggi si riteneva generalmente che il diabete fosse il problema di salute più urgente per chi soffre di questa condizione epatica, ma il nostro studio indica una prospettiva diversa e significativa”

La patologia insorge quando il fegato accumula eccessivamente grasso, provocando gradualmente danni ai tessuti e cicatrici. Nella maggior parte dei casi, MASLD è associata a uno o più dei seguenti problemi: obesità, diabete di tipo 2, ipertensione, glicemia elevata e ridotti livelli di colesterolo HDL.

Implicazioni pratiche per la gestione della malattia

Lo studio suggerisce alcuni punti chiave per la cura e la prevenzione:

  • Non basta affrontare solo la malattia epatica; ipertensione, squilibri glicemici e lipidici, soprattutto il colesterolo HDL, devono essere monitorati e trattati con attenzione.
  • La stratificazione del rischio aiuta a identificare i pazienti più vulnerabili e a indirizzare interventi mirati.
  • Cambiamenti nello stile di vita, come dimagrimento, attività fisica regolare e alimentazione equilibrata, restano strumenti fondamentali per rallentare l’evoluzione della patologia e ridurre la mortalità.
  • La ricerca continua a sviluppare nuove terapie, strumenti diagnostici meno invasivi e lo studio di varianti genetiche per personalizzare ulteriormente le cure.


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