Non è completamente noto il motivo per cui i problemi al tendine d’Achille si manifestino in alcune persone e non in altre
Il tendine d’Achille, noto anche come tendine calcaneale, è il più robusto e spesso del corpo umano. Si estende dalla parte posteriore del polpaccio fino al calcagno, unendo i muscoli gastrocnemio e soleo. La sua funzione principale è quella di trasmettere la forza generata dalla contrazione dei muscoli del polpaccio al piede, consentendo movimenti come la camminata, la corsa e il salto. Nonostante la sua robustezza, è soggetto a diverse patologie, tra cui tendinopatia e rottura, che possono compromettere significativamente la funzionalità dell’arto inferiore.

Scopri cause, fattori di rischio e degenerazione del tendine d’Achille: paratendinite, tendinosi e prevenzione per ridurre il rischio di rottura
Anatomia e funzione
Il tendine d’Achille è composto da fibre collagene disposte in modo da resistere alle forze di trazione. La sua posizione strategica e la sua struttura lo rendono particolarmente sollecitato durante attività che richiedono movimenti rapidi o ripetitivi. La sua funzione principale è quella di facilitare la flessione plantare del piede, un movimento essenziale per la propulsione durante la deambulazione e la corsa.

Tendine di Achille © Cleveland Clinic
Alterazioni nell’allineamento fisiologico del piede o della gamba possono contribuire allo sviluppo della patologia. Un rischio maggiore si riscontra nei soggetti con una gamba più corta dell’altra. Negli atleti, un incremento improvviso dell’intensità o della durata dell’allenamento, come l’aumento dei chilometri di corsa o un sovraccarico derivante da allenamenti in salita, rappresenta un fattore determinante. Altri elementi predisponenti comprendono obesità, diabete o altre patologie endocrine, l’invecchiamento, l’uso di steroidi o l’assunzione di antibiotici fluorochinolonici.
Le problematiche del tendine d’Achille possono presentarsi in forme differenti. In fase iniziale, l’irritazione del paratenonio, la guaina esterna che avvolge il tendine, provoca paratendinite, ossia un’infiammazione circostante il tendine stesso. Può comparire anche un’infiammazione della borsa tendocalcanea, spesso associata alla paratendinite, dovuta a sovraccarico funzionale o a calzature non idonee che causano sfregamento sul tendine o sulla borsa.
Con il progredire dell’età, il tendine può subire processi degenerativi, caratterizzati dalla perdita dell’organizzazione regolare delle fibre di collagene che lo costituiscono. Questa degenerazione determina un indebolimento della struttura tendinea, con fibre disordinate o frammentate. Il processo di riparazione può comportare un ispessimento del tendine dovuto alla formazione di tessuto cicatriziale, talvolta associato alla comparsa di noduli, fenomeno noto come tendinosi. La tendinosi comporta una riduzione della resistenza del tendine, favorendo microlesioni e incrementando il rischio di rottura.
Patologie comuni del tendine d’Achille
Tendinopatia
La tendinopatia del tendine d’Achille è una condizione degenerativa caratterizzata da dolore e infiammazione. Si distingue in due forme principali:
- Tendinopatia non inserzionale: Coinvolge la parte centrale del tendine e si manifesta con dolore durante l’attività fisica. È più comune negli atleti e in individui giovani e attivi.
- Tendinopatia inserzionale: Colpisce l’area di attacco del tendine al calcagno, spesso associata a fenomeni di calcificazione e borsite. È più frequente in persone di età avanzata.
Rottura del tendine d’Achille
La rottura del tendine d’Achille è una lesione acuta che può verificarsi durante attività sportive intense. Si manifesta con un dolore improvviso e intenso, spesso descritto come una sensazione di “colpo” o “schiocco” nella parte posteriore del polpaccio. La persona colpita può avere difficoltà o incapacità a camminare, correre o saltare.
Fattori di rischio e predisponenti
Diversi fattori possono predisporre a patologie del tendine d’Achille:
- Sovraccarico meccanico: attività sportive intense o ripetitive, come corsa, salto o cambi di direzione, possono sollecitare eccessivamente il tendine.
- Tecnica di movimento scorretta: una biomeccanica non ottimale durante l’attività fisica può aumentare lo stress sul tendine.
- Calzature inadeguate: scarpe che non offrono un adeguato supporto o ammortizzazione possono contribuire a lesioni.
- Fattori intrinseci: età avanzata, sovrappeso, debolezza muscolare e limitata flessibilità della caviglia sono fattori che aumentano il rischio.
- Condizioni sistemiche: dislipidemia, uso eccessivo di alcol, uso di fluorochinoloni e infiltrazioni steroidee intratendinee sono stati associati a un maggior rischio di degenerazione e rottura tendinea.
La rottura può anche avvenire senza il fattore causale acuto (come l’infortunio su un campo da calcio), ma a seguito di degenerazioni o microtraumi. Nella tabella seguente abbiamo messo a confronto i fattori della rottura del tendine d’Achille “da fermo” rispetto a quella “da attività intensa”:
Tipo di rottura | Condizioni principali | Fattori predisponenti | Note |
---|---|---|---|
Da fermo / attività leggera | Rottura spontanea o microtraumatica | Degenerazione tendinea cronica, età avanzata, diabete, dislipidemia, uso di corticosteroidi o fluorochinoloni, microtraumi cumulativi | Più comune negli over 50 o in soggetti con tendine già indebolito; può verificarsi anche senza trauma evidente |
Da attività intensa / sportiva | Rottura acuta durante corsa, salto o cambi di direzione | Sovraccarico improvviso, aumento repentino dell’allenamento, tecnica scorretta, scarpe inadatte, superfici dure, sport ad alto impatto | Tipica degli uomini tra 30 e 40 anni; la maggior parte dei casi avviene in atleti attivi |
I soggetti più esposti
Il tendine d’Achille, pur essendo molto resistente, è soggetto a lesioni in specifiche categorie di persone. Gli uomini presentano una maggiore incidenza di rotture, soprattutto tra i 30 e i 40 anni, con un secondo picco oltre i 60. Gli sportivi di discipline ad alto impatto e gli “atleti del fine settimana” risultano particolarmente vulnerabili, così come le persone con sovrappeso o con condizioni metaboliche come diabete e dislipidemia.
Gli uomini sono fino a cinque volte più suscettibili rispetto alle donne. Le lesioni si verificano più frequentemente durante sport che comportano corsa, salti e cambiamenti rapidi di direzione, come calcio, basket e tennis
Altri fattori che aumentano il rischio includono l’incremento improvviso di intensità o durata dell’allenamento, tecniche di corsa scorrette, calzature inadeguate e superfici non idonee. L’uso di alcuni farmaci come fluorochinoloni e corticosteroidi può contribuire alla degenerazione tendinea. La prevenzione efficace si basa su allenamenti graduali, scelta di calzature adeguate e gestione dei fattori di rischio sistemici per ridurre la probabilità di tendinopatie o rotture.
Sintomi e diagnosi
I sintomi di una patologia del tendine d’Achille possono variare a seconda della condizione:
- Dolore localizzato: sensazione di dolore nella parte posteriore del polpaccio, che può aumentare durante l’attività fisica.
- Rigidità: sensazione di rigidità al mattino o dopo periodi di inattività.
- Debolezza muscolare: difficoltà a spingere o a sollevarsi sulle punte dei piedi.
- Gonfiore: presenza di gonfiore o infiammazione nell’area del tendine.
La borsite tendocalcanea si manifesta con dolore e irritazione nella parte posteriore del tallone, spesso accompagnati da arrossamento e gonfiore visibili. Le scarpe possono peggiorare l’irritazione, rendendo difficile indossarle. La tendinite d’Achille si presenta più in alto, sopra l’osso del tallone, con ispessimento del tendine e dolore al tatto, accentuato durante la camminata, soprattutto nella spinta sulle punte. La rottura del tendine d’Achille è un evento evidente, spesso accompagnato da un suono di schiocco e da una sensazione simile a un forte colpo al polpaccio. Dopo la rottura, il polpaccio può gonfiarsi e il movimento sulle punte diventa impossibile.
La diagnosi viene effettuata attraverso l’esame clinico, la palpazione e l’uso di tecniche di imaging come ecografia o risonanza magnetica, che permettono di valutare l’entità della lesione e la presenza di eventuali danni strutturali.
Fattore | Dettagli |
---|---|
Età e Sesso | Lesioni più frequenti negli uomini; picco tra 30–40 anni e secondo picco oltre i 60; maggiore rischio in caso di problemi metabolici o sovrappeso |
Attività Sportiva | Sport ad alto impatto (calcio, basket, tennis, atletica); “atleti del fine settimana” più vulnerabili |
Peso Corporeo | L’obesità aumenta lo stress sul tendine; mantenere peso sano riduce il rischio |
Attività Fisica e Sovraccarico | Incrementi improvvisi di intensità o durata dell’allenamento, tecnica scorretta, scarpe inadatte, superfici non idonee |
Fattori Metabolici e Farmaci | Diabete, dislipidemia, uso di fluorochinoloni e corticosteroidi aumentano rischio di degenerazione e rottura |
Prevenzione | Allenamento graduale, calzature adeguate, gestione dei fattori di rischio sistemici |
Trattamenti conservativi
Il trattamento iniziale per le patologie del tendine d’Achille è generalmente conservativo e include:
- Riposo e riduzione dell’attività fisica: evitare attività che sollecitano il tendine per permettere la guarigione.
- Applicazione di ghiaccio: ridurre l’infiammazione e il dolore.
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): alleviare il dolore e l’infiammazione.
- Fisioterapia: esercizi di stretching e rinforzo muscolare per migliorare la flessibilità e la forza del polpaccio.
- Terapie fisiche: tecniche come onde d’urto, tecarterapia e laserterapia per stimolare la guarigione e ridurre il dolore.
- Mayo ClinicAchilles tendon rupture
- UpToDateAchilles tendon rupture