Come riconoscere l'infezione da Coronavirus, la COVID-19 e le sue mutazioni più recenti da Omicron in poi.
I Coronavirus rappresentano una vasta famiglia di virus capaci di scatenare un’ampia gamma di malattie, dalle forme più lievi come il comune raffreddore, a patologie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS-CoV-1).
Tra questi, il SARS-CoV-2 è il Coronavirus responsabile della pandemia da COVID-19. I sintomi dell’infezione da SARS-CoV-2 sono simili a quelli delle infezioni delle vie respiratorie superiori, inclusi il raffreddore e l’influenza stagionale.
La malattia COVID-19 può manifestarsi con sintomi come mal di testa, raffreddore, tosse, febbre, malessere generale, mal di gola, perdita del gusto e dell’olfatto, diarrea e dolori addominali. Il 5 maggio 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la fine dello stato di emergenza sanitaria mondiale per il Covid-19. Dal punto di vista numerico, negli ultimi 28 giorni (dal 1° al 28 maggio 2023), sono stati segnalati quasi 2 milioni di nuovi casi a livello globale e oltre 12.000 decessi, con una diminuzione del 30% e del 39% rispetto ai 28 giorni precedenti (dal 3° al 30 aprile 2023). Si osservano aumenti dei casi nella regione del Pacifico occidentale e nella regione africana, ma fortunatamente si registra una diminuzione dei decessi in tutte e sei le regioni dell’OMS. Al 28 maggio 2023, i casi confermati nel mondo superano i 767 milioni, con oltre 6,9 milioni di decessi (fonte OMS).
I dati a livello nazionale e globale
A livello nazionale, i Paesi più colpiti fino ad oggi sono:
- Repubblica di Corea: 476.087 nuovi casi (+44%)
- Stati Uniti d’America: 170.425 nuovi casi (-57%)
- Australia: 138.721 nuovi casi (+22%)
- Brasile: 129.610 nuovi casi (-32%)
- Francia: 106.803 nuovi casi (-46%).
A livello globale, la variante più diffusa è XBB.1.5 (Kraken), che rappresenta il 34% delle sequenze, anche se si sta riducendo. Al momento, non vi sono evidenze di una maggiore gravità della malattia associata a questa variante, nonostante un aumentato rischio di trasmissione. In crescita è invece la sottovariante XBB.1.16 (Arcturus), che costituisce il 16,3% delle sequenze (in aumento rispetto all’8,8% precedente e poco più del 4% iniziale, con un raddoppio settimanale dei valori).
Anche in Italia la situazione è simile, con le seguenti stime:
- XBB.1.5 (Kraken) continua a circolare in maniera sostenuta, nonostante una diminuzione delle sequenze attribuibili a BQ.1 e BA.2.75;
- XBB.1.9.1 (Hyperion) è in aumento;
- XBB.1.16 (Arcturus) ha una presenza ancora contenuta.
In Italia è stata dichiarata la fine dell’epidemia influenzale stagionale 2022-2023, che si è rivelata non particolarmente grave, ma numericamente significativa, con circa 14 milioni di casi totali (linea rossa nel grafico).
La situazione legata al COVID-19 continua a evolversi e le autorità sanitarie monitorano attentamente l’andamento della pandemia, adottando le misure necessarie per contenere la diffusione del virus e proteggere la salute pubblica.