Lo shock anafilattico è un’emergenza medica che richiede azioni rapide e precise. Sapere cosa fare – e soprattutto cosa non fare – può fare una differenza fondamentale in attesa dei soccorsi
Lo shock anafilattico, o anafilassi, è una reazione allergica grave e generalizzata, che si sviluppa in modo rapido e può mettere a rischio la vita. Il corpo reagisce in maniera sproporzionata a una sostanza altrimenti innocua – l’allergene – provocando un coinvolgimento simultaneo di più sistemi, in particolare quello respiratorio e cardiovascolare.

Scopri cosa fare e cosa evitare in caso di shock anafilattico. Una guida chiara e aggiornata su sintomi, primo soccorso e interventi corretti, utile per affrontare un’emergenza allergica in modo tempestivo e sicuro
In queste situazioni, è fondamentale sapere come agire correttamente nell’attesa dei soccorsi medici, ma è altrettanto importante essere consapevoli delle azioni che non vanno assolutamente intraprese.
Cosa Fare in Caso di Sospetto Shock Anafilattico
- 1. Contattare immediatamente il 112 o il numero di emergenza locale.
Il primo passo, sempre, è chiamare tempestivamente il servizio di emergenza sanitaria. Lo shock anafilattico è una condizione critica che richiede l’intervento di personale sanitario qualificato il prima possibile. - 2. Posizionare la persona in posizione antishock.
Se la persona è cosciente e non presenta traumi evidenti a testa, collo o colonna vertebrale, è utile posizionarla supina con le gambe sollevate di circa 30 centimetri, ad esempio poggiandole su una sedia. Se possibile, la testa dovrebbe trovarsi più in basso rispetto al bacino (posizione di Trendelenburg), per facilitare il ritorno del sangue al cuore e al cervello grazie all’effetto della gravità. - 3. Rassicurare la persona colpita.
Durante l’attesa dell’ambulanza, è importante mantenere la calma e cercare di tranquillizzare la persona, comunicando con tono rassicurante e informandola dell’arrivo dei soccorsi.
Trattamento Medico dello Shock Anafilattico
Il trattamento farmacologico è di esclusiva competenza del personale sanitario. Tuttavia, è utile sapere che:
- L’adrenalina (nota anche come epinefrina) rappresenta il farmaco salvavita in assoluto. Viene somministrata per via endovenosa, preferibilmente tramite infusione continua a basso dosaggio.
- Soluzioni infusionali, come quelle elettrolitiche o colloidali, vengono utilizzate per contrastare la dilatazione dei vasi sanguigni e l’abbassamento della pressione arteriosa, nonché per ripristinare il volume ematico perso nei tessuti.
- In base alla gravità del quadro clinico, possono essere somministrati antistaminici, corticosteroidi, ossigeno o, nei casi estremi, si può ricorrere a interventi per garantire la pervietà delle vie aeree, inclusa l’intubazione o una tracheotomia d’urgenza.
Quando l’anafilassi è più contenuta, può bastare la combinazione di adrenalina, antistaminici e cortisonici per bloccare l’attività delle sostanze chimiche coinvolte nella reazione allergica (come istamina e leucotrieni). Tuttavia, la somministrazione di questi farmaci deve sempre essere eseguita sotto controllo medico, soprattutto per il rischio di peggioramento improvviso.

Sintomi shock anafilattico
Cosa Evitare in Caso di Shock Anafilattico
- 1. Non rimuovere il pungiglione con pinzette o con le dita.
Se la reazione è stata scatenata da una puntura di ape, evitare l’uso di strumenti che potrebbero comprimere ulteriormente il pungiglione. Meglio rimuoverlo grattando delicatamente con un’unghia o con un oggetto piatto (come una carta rigida). La velocità di rimozione è più importante della tecnica impiegata. - 2. Non usare la posizione antishock in presenza di traumi.
Se si sospetta un trauma alla testa, al collo o alla colonna vertebrale, la persona non va posizionata con le gambe sollevate. In questi casi, si rischia di peggiorare un eventuale danno neurologico. - 3. Non somministrare cibi, liquidi o farmaci per bocca.
In presenza di difficoltà respiratorie, non bisogna mai fornire nulla da ingerire, né cuscini sotto la testa, poiché ciò potrebbe aggravare l’ostruzione delle vie aeree e aumentare il rischio di soffocamento.
Approfondimento: Perché è Così Pericoloso?
Dal punto di vista fisiologico, l’anafilassi è causata da un rilascio incontrollato di sostanze infiammatorie da parte del sistema immunitario, in particolare istamina, leucotrieni e prostaglandine. Questi composti provocano:
- Vasodilatazione generalizzata, con conseguente abbassamento della pressione sanguigna;
- Broncospasmo, cioè restringimento delle vie respiratorie, con possibile blocco del flusso d’aria;
- Edema laringeo, ovvero gonfiore della gola, che può portare ad asfissia;
- Compromissione multiorgano, se la reazione non viene arrestata in tempo.
Tutti questi fattori rendono l’intervento medico urgente e imprescindibile per evitare il decesso. Per chi è a rischio, è importante portare con sé un autoiniettore di adrenalina e informare le persone vicine su come utilizzarlo correttamente in caso di emergenza.