La disidratazione è un disturbo che si caratterizza per una carenza di fluidi all’interno dell’organismo, in particolare una perdita eccessiva di acqua. Questo squilibrio nell’equilibrio idrico può insorgere quando il corpo non assume una quantità sufficiente di liquidi o ne perde una quantità maggiore rispetto a quella che viene assunta. La disidratazione è una condizione caratterizzata dalla carenza di acqua nel corpo, che può essere causata da un apporto insufficiente attraverso la dieta e/o da una perdita eccessiva di liquidi (come sudorazione eccessiva, diarrea profusa, vomito ripetuto, ustioni, piaghe da decubito, respirazione accelerata, assunzione di diuretici, lassativi o acqua povera di sali, dieta iperproteica, diabete mellito, diabete insipido o consumo eccessivo di sale).
La disidratazione diventa patologica quando la perdita supera il 5-6% del peso corporeo.
In condizioni fisiologiche basali, durante il riposo e a una temperatura ambiente di 18-20°C, la perdita di acqua è inferiore a 1 ml al minuto. Con l’attività fisica e l’aumento della temperatura esterna, queste perdite, principalmente attraverso la sudorazione, possono arrivare a 15-25 ml al minuto.
Le vie di eliminazione dell’acqua dal corpo e le relative perdite indicative sono:
- Urina: 1000-1500 ml al giorno
- Feci: 150 ml al giorno
- Polmoni: 500-700 ml al giorno
- Cute: 200 ml al giorno
Nonostante il corpo sia in grado di limitare le perdite idriche, è importante non dimenticare l’importanza dell’acqua nell’alimentazione umana. Molte persone, infatti, possono associare un’assunzione ridotta di liquidi a una dieta povera di alimenti ricchi di acqua, come le verdure (che sono composte per circa il 90% di acqua), e ricca di bevande disidratanti come caffè, alcolici e cola, causando un disagio generale all’organismo.
L’acqua corporea è presente in tre compartimenti diversi:
- Intracellulare: rappresenta il 40-50% del peso corporeo ed è fondamentale per il corretto svolgimento dei processi metabolici delle cellule.
- Intravascolare: rappresenta il 7% del peso corporeo ed è la componente principale del plasma sanguigno.
- Extracellulare: costituisce il 17-20% del peso corporeo ed è presente negli spazi tra le cellule, consentendo lo scambio di sostanze tra il sangue dei capillari e le cellule.
Esistono tre tipi di disidratazione: ipertonica, isotonica e ipotonica.
- La disidratazione ipertonica si caratterizza per un aumento dei livelli di sodio nel sangue (> 145 mmol/L) e una maggiore osmolarità. È tipica di una sudorazione abbondante e della conseguente diminuzione del volume plasmatico a causa della perdita di acqua in eccesso rispetto al sodio, poiché il sudore è ipotonico.
- La disidratazione isotonica di solito è causata da vomito o diarrea, che comportano la perdita equilibrata di acqua ed elettroliti, in particolare di sodio.
- La disidratazione ipotonica si caratterizza per una diminuzione dei livelli plasmatici di sodio (iponatremia) e una riduzione dell’osmolarità. È tipica dell’abuso di diuretici o dell’assunzione di acqua povera di sodio. In estate, è importante fare attenzione a combinare diete a basso contenuto di sale con il consumo di acqua a basso residuo fisso, poiché l’eliminazione totale di sale può essere pericolosa.
Il sintomo più caratteristico della disidratazione è la sete, anche se spesso questa manifestazione si presenta quando la disidratazione è già in uno stadio avanzato.
Nei soggetti adulti, la disidratazione si manifesta tipicamente con sete estrema, minzione meno frequente, urina di colore scuro, fatica, vertigini e confusione.
Nei neonati e nei bambini, i sintomi di disidratazione includono bocca e lingua secche, assenza di lacrime durante il pianto, pannolino asciutto per più di tre ore (indicativo di una minzione poco frequente), occhi infossati e irritabilità.
Cause della disidratazione
Le cause comuni della disidratazione includono diverse situazioni:
- Inadeguato apporto di liquidi: Una mancanza di adeguata idratazione può portare alla disidratazione. Ciò può verificarsi quando ci si espone a temperature elevate, durante l’esercizio fisico intenso, in presenza di febbre, diarrea o vomito, o semplicemente quando non si assume una quantità di liquidi sufficiente durante il corso della giornata.
- Disturbi gastrointestinali: Condizioni come diarrea e vomito possono causare una significativa perdita di liquidi e possono portare rapidamente alla disidratazione se non vengono trattate adeguatamente.
- Patologie mediche: Alcune malattie, come il diabete non controllato, l’insufficienza renale, la sindrome da malassorbimento e l’ipertiroidismo, possono aumentare il rischio di disidratazione.
- Farmaci: Alcuni farmaci, tra cui diuretici, lassativi e antipsicotici, possono aumentare la produzione di urina o causare una perdita di liquidi, favorendo così la disidratazione.
I sintomi della disidratazione possono includere una sete eccessiva, secchezza delle mucose (come la bocca secca), una ridotta produzione di urina, urine scure e concentrate, debolezza, stanchezza, vertigini, confusione mentale e, nei casi più gravi, collasso e perdita di coscienza.
Il trattamento della disidratazione dipende dalla gravità del disturbo e dalle cause sottostanti. Nei casi lievi, può essere sufficiente assumere liquidi adeguati e riposare. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario un ricovero ospedaliero per la somministrazione di fluidi per via endovenosa.
La prevenzione della disidratazione è fondamentale. È consigliabile bere una quantità adeguata di liquidi, soprattutto durante l’esercizio fisico o in condizioni di caldo intenso. È importante anche prestare attenzione all’idratazione durante le malattie che causano una perdita di liquidi, come la diarrea e il vomito. Inoltre, è consigliabile limitare il consumo di alcol e bevande contenenti caffeina, poiché possono aumentare l’escrezione di liquidi.
La disidratazione è un disturbo che richiede attenzione poiché può avere conseguenze gravi sulla salute. Se si sospetta di essere disidratati o se i sintomi peggiorano nonostante l’assunzione di liquidi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento appropriato. La disidratazione va presa sul serio e non va trascurata.