Il sistema nervoso autonomo regola le funzioni corporee involontarie, come il battito cardiaco e la digestione

Il sistema nervoso autonomo è suddiviso in due rami principali: il sistema nervoso simpatico, che prepara il corpo all’azione in situazioni di stress, e il sistema nervoso parasimpatico, responsabile del riposo e del recupero. Attivare quest’ultimo è fondamentale per contrastare gli effetti negativi dello stress cronico e promuovere il benessere psicofisico.

Yoga e rilassamento parasimpatico

Integrare alcune pratiche nella vita quotidiana offre strumenti concreti per diminuire lo stress, migliorare l’umore e stimolare il nervo vago in maniera naturale

Il sistema nervoso parasimpatico è una delle principali componenti del sistema nervoso autonomo e ha il compito di favorire il rilassamento e il recupero dell’organismo. È responsabile di processi quali la riduzione della frequenza cardiaca, la stimolazione della digestione e il sostegno al sonno. Il nervo vago, elemento centrale di questo sistema, innerva organi come cuore, polmoni e apparato digerente, regolando le loro funzioni durante lo stato di riposo.

Stimolare il nervo vago rappresenta una strategia efficace per alleviare lo stress, migliorare l’umore e favorire il rilassamento generale. Questo nervo costituisce una componente centrale del sistema nervoso parasimpatico, il quale regola le funzioni involontarie legate al riposo e alla digestione. La sua attivazione contribuisce a riequilibrare il sistema nervoso autonomo, contrastando gli effetti negativi dello stress e promuovendo una maggiore sensazione di benessere fisico e mentale.

In situazioni di ritardo, traffico intenso o scadenze imminenti, è comune sperimentare un aumento del battito cardiaco e sudorazione delle mani: circostanze simili generano facilmente stress e tensione. In questi momenti, il sistema nervoso tende ad attivarsi eccessivamente, preparandosi a una minaccia percepita che, nella realtà, potrebbe non esistere. Non esiste un metodo immediato per passare dallo stato di agitazione a quello di calma con un semplice gesto, ma comprendere le modalità di attivazione del sistema nervoso parasimpatico può favorire il raggiungimento di uno stato di rilassamento.

Numerosi studi e pratiche, come quelle osservate nell’ambito dello yoga e della mindfulness, hanno mostrato come sia possibile trasformare la tensione in rilassamento attraverso tecniche specifiche. Questo articolo si propone di illustrare il funzionamento del sistema nervoso parasimpatico e di presentare alcune strategie pratiche per stimolarlo, al fine di ridurre lo stress nei momenti in cui è maggiormente percepito.

Il sistema nervoso parasimpatico (SNP) è una delle due principali branche del sistema nervoso autonomo (SNA), responsabile delle funzioni corporee involontarie come la respirazione e il battito cardiaco. Il SNP è comunemente definito “riposo e digestione” e agisce in equilibrio con il sistema nervoso simpatico (SNS), che regola la risposta “attacco o fuga”.

Mentre il SNS prepara l’organismo all’azione aumentando frequenza cardiaca, pressione sanguigna e flusso sanguigno verso i muscoli, il SNP svolge funzioni opposte, favorendo il rallentamento, il rilassamento e la rigenerazione. La sua attivazione segnala al corpo che l’ambiente è sicuro, consentendo il riposo, l’interazione sociale e la riparazione dei tessuti.

Secondo alcuni studi, quando il sistema nervoso percepisce sicurezza, riduce la difesa e supporta processi vitali come salute, crescita e recupero.

Respirazione profonda per stimolare il nervo vago

Una delle modalità più immediate ed efficaci per attivare il sistema nervoso parasimpatico è la respirazione. Le tecniche di respirazione, ampiamente studiate anche in ambito scientifico, hanno dimostrato di avere effetti significativi sulla frequenza respiratoria, sul battito cardiaco e sulla pressione sanguigna.

La respirazione diaframmatica

La respirazione diaframmatica

Tra le varie pratiche, la respirazione diaframmatica, o addominale, si distingue per la sua efficacia. Questa tecnica può essere eseguita in diverse posizioni, come seduti o sdraiati, e può essere integrata facilmente nelle attività quotidiane, anche durante spostamenti o brevi pause.

La respirazione consapevole è uno dei modi più immediati e accessibili per attivare il nervo vago. Ecco alcune tecniche pratiche:

  • Respirazione 4-6: inspira lentamente per 4 secondi, trattieni per 2 secondi, quindi espira per 6 secondi.
  • Respirazione 4-7-8: inspira per 4 secondi, trattieni per 7 secondi ed espira per 8 secondi.
  • Box breathing (respirazione quadrata): inspira per 4 secondi, trattieni 4 secondi, espira 4 secondi e trattieni nuovamente 4 secondi.
  • La tecnica di respirazione 5-5-5 consiste invece nell’inspirare per cinque secondi, trattenere il respiro per cinque secondi ed espirare per cinque secondi, mantenendo una postura comoda e appoggiando le mani sull’addome. Questo comportamento semplice favorisce il rilassamento muscolare, riduce la tensione e può contribuire a creare uno stato di calma e concentrazione immediata.

Diciamo che nell’insieme gli esercizi per la respirazione riducono la frequenza cardiaca, attenuano la tensione muscolare e favoriscono uno stato di rilassamento profondo, contribuendo a una gestione più efficace dello stress quotidiano.

Anche piccoli momenti dedicati alla respirazione, al suono, al movimento o al contatto con il freddo possono avere un impatto significativo sul benessere generale, aiutando il corpo e la mente a ritrovare equilibrio e calma

Movimento leggero: yoga, camminata e attività cardio moderate

L’attività fisica intensa, come la corsa, stimola il sistema nervoso simpatico, aumentando il battito cardiaco, la respirazione e la perfusione muscolare per preparare l’organismo all’azione.

Al contrario, forme di movimento più delicate, come yoga, tai-chi o camminate tranquille, favoriscono il rilassamento pur mantenendo la circolazione sanguigna attiva. Queste pratiche sono quindi considerate esercizi calmanti, in grado di ridurre la tensione e promuovere un senso di centratura.

Sebbene le evidenze scientifiche che collegano direttamente yoga e teoria polivagale siano ancora limitate, ricerche recenti suggeriscono che la pratica yoga possa sostenere l’autoregolazione del sistema nervoso. Alcune posizioni, come la posizione del bambino, i piegamenti in avanti da seduti e la postura con le gambe appoggiate al muro, risultano particolarmente rigeneranti per il sistema nervoso parasimpatico.

L’aspetto più accessibile dell’uso del movimento per favorire la calma è la possibilità di inserirlo facilmente nella routine quotidiana: anche pochi minuti di stretching o una breve passeggiata possono contribuire a migliorare la capacità del corpo di passare dallo stress al rilassamento.

Situazioni quotidiane di stress

In molte situazioni quotidiane di stress, come ritardi al lavoro o traffico congestionato, il corpo reagisce come se fosse minacciato, anche quando il pericolo non è reale. In questi momenti, il sistema nervoso entra in uno stato di iperattivazione, con aumento della frequenza cardiaca, sudorazione e tensione muscolare

Meditazione e consapevolezza per il benessere mentale

La meditazione e le pratiche di mindfulness sono state associate a un miglioramento della concentrazione e delle funzioni cognitive. Studi scientifici, tra cui una meta-analisi del 2021 e una revisione accademica del 2024, hanno evidenziato come la meditazione mindfulness possa favorire memoria, attenzione e rendimento scolastico, oltre a sostenere la salute mentale.

Per molte persone, sedersi in silenzio anche per pochi minuti può risultare inizialmente difficile, a causa di una mente frenetica e dei pensieri che distraggono. Approcci semplici e brevi sessioni quotidiane, concentrandosi sul ritmo respiratorio, si sono dimostrati efficaci nel promuovere uno stato di calma e presenza mentale. Anche pochi secondi dedicati a osservare il respiro possono migliorare la concentrazione e la consapevolezza corporea, facilitando una gestione più efficace dello stress.

Attività vocali e sonore

Il nervo vago ha collegamenti diretti con la faringe, la laringe e le corde vocali, rendendo alcune attività sonore particolarmente efficaci:

  • Canticchiare a bocca chiusa: emettere suoni dolci e continui per alcuni minuti.
  • Gargarismi: eseguire più sequenze di 10-20 secondi.
  • Cantare: anche a bassa voce, sfrutta la vibrazione delle corde vocali.
  • Tecnica del ronzio (Brahmari): emettere un suono simile a un ronzio durante l’espirazione, con occhi e orecchie coperti dalle mani.

Queste pratiche sonore aiutano a stimolare il nervo vago e possono contribuire a diminuire lo stress e favorire uno stato di calma interiore. Esperienze sensoriali come ascoltare musica rilassante, utilizzare aromi come lavanda, camomilla o bergamotto, e trascorrere tempo in spazi verdi, aumentano l’attivazione parasimpatica. Il contatto con la natura, anche per pochi minuti al giorno, riduce stress, abbassa pressione sanguigna e frequenza cardiaca, favorendo il benessere psicofisico. Cantare, soprattutto in gruppo, rappresenta un ulteriore strumento efficace per regolare il sistema nervoso e diminuire ansia e tensione.

Esercizi oculari

Anche gli occhi possono diventare un punto di attenzione per rilassare il sistema nervoso:

  • Oculopressione: appoggiare entrambe le mani sugli occhi chiusi, esercitando una leggera pressione per circa un minuto.
  • Cinema interno: chiudere gli occhi e immaginare di seguire mentalmente un film, muovendo gli occhi da un lato all’altro.

Questi esercizi alleviano l’affaticamento visivo e stimolano indirettamente il nervo vago, contribuendo al rilassamento complessivo.

Tecniche di rilassamento corporeo
  • Attività fisiche leggere e pratiche somatiche possono favorire la stimolazione del nervo vago:
  • Yoga e Pilates: aiutano a sciogliere le tensioni muscolari e aumentano la consapevolezza del corpo.
  • Training autogeno: esercizi mirati a raggiungere uno stato di rilassamento profondo e consapevole.

Queste pratiche supportano la riduzione dello stress e favoriscono il benessere psico-fisico quotidiano.

Esposizione al freddo

Il contatto controllato con il freddo può rappresentare un ulteriore stimolo per il nervo vago:

  • Doccia fredda: iniziare con acqua calda e terminare con un getto di acqua fredda per alcuni secondi.
  • Acqua fredda sul viso: applicare acqua fredda direttamente sul volto per stimolare la risposta parasimpatica.

Questi metodi contribuiscono a ridurre la frequenza cardiaca e a indurre una sensazione di rilassamento immediato.

Il contatto fisico come il massaggio

Il contatto fisico, come gli abbracci o la carezza di un animale domestico, può attivare il sistema nervoso parasimpatico e favorire uno stato di rilassamento. Questo effetto è mediato dal rilascio di ossitocina, l’“ormone dell’amore”, che contribuisce a indurre sensazioni di calma e benessere.

Il massaggio, oltre a risultare piacevole, riduce gli ormoni dello stress e stimola il rilascio di dopamina e serotonina, favorendo ulteriormente il rilassamento. Alcune aree particolarmente efficaci per il massaggio comprendono la base del cranio, i templi e la parte centrale del torace. Anche pratiche di auto-massaggio su piedi, lobi delle orecchie o dietro il collo possono aiutare a stimolare il sistema parasimpatico e migliorare il senso di calma.

Dormire bene è alla base di tutto

Un sonno di qualità è fondamentale per il funzionamento del SNP e per il recupero fisico e mentale. Durante il sonno il corpo si rigenera a livello cellulare. Anche l’alimentazione influisce sul sistema nervoso autonomo: cibi fermentati, frutta, verdura e noci supportano l’asse intestino-cervello e contribuiscono alla regolazione parasimpatica. Limitare zuccheri e caffeina nelle ore pomeridiane favorisce un sonno più profondo e riduce nervosismo e tensione.

Completare compiti, praticare gratitudine e ridere spontaneamente stimola il rilascio di dopamina e attiva il SNP. Questi gesti semplici aiutano a ridurre lo stress, migliorano l’umore e rafforzano la connessione con se stessi e con gli altri. Pratiche come il grounding, anche solo respirando a piedi nudi sull’erba per qualche minuto, possono sostenere ulteriormente la regolazione del sistema nervoso, pur non essendo ancora completamente supportate da evidenze scientifiche.

Link esterniSe vuoi saperne un pò di più, leggere qualche articolo scientifico in inglese o delle fonti ufficiali, ti proponiamo degli spunti interessanti.
  • Neuroscience & Biobehavioral Reviews
    Effects of voluntary slow breathing on heart rate and heart rate variability: A systematic review and a meta-analysis
  • Journal of Clinical Medicine
    Confronto degli effetti acuti della stimolazione del nervo vago auricolare e degli esercizi di respirazione profonda sull'attività del sistema nervoso autonomo e sulle proprietà biomeccaniche del muscolo in persone sane
  • Rivista di Endodonzia
    Influenza della musica a 432 Hz sulla percezione dell'ansia durante il trattamento endodontico: uno studio clinico randomizzato controllato.
  • Journal of Inflammation Research
    Nervo vago e impatto sottostante sull'asse microbiota intestinale-cervello nel comportamento e nelle malattie neurodegenerative.


Capire quando un lavoro non ci appartiene più non è facile, ma i segnali sono evidenti se impariamo ad ascoltarli