L’influenza australiana, un ceppo di virus dell’influenza A (H3N2), sta rapidamente diffondendosi tra la popolazione, in particolare tra i bambini. Prima di esaminare la durata dell’influenza australiana, è importante capire cosa sia esattamente, quali ne siano le cause e i sintomi da tenere sotto controllo.
L’influenza australiana è il nome attribuito all’influenza stagionale del 2022-2023, che di solito si manifesta durante i mesi invernali. Si tratta di una malattia di origine virale, causata da infezioni virali.
I sintomi tipici dell’influenza australiana si manifestano improvvisamente e possono includere febbre alta (da 38°C a 40°C), brividi, mal di testa, mal di gola, dolori muscolari e ossei, stanchezza e debolezza, tosse secca, naso che cola, congestione nasale e perdita di appetito.
La durata dell’influenza australiana varia da persona a persona. I sintomi solitamente durano da 3 a 4 giorni negli adulti, seguiti da un miglioramento graduale che porta alla guarigione completa entro circa una settimana. Tuttavia, i tempi di guarigione possono variare considerevolmente da individuo a individuo, e alcuni sintomi come febbre, tosse, mal di gola e stanchezza possono persistere per una o due settimane.
La situazione può essere complicata se si verificano sovrapposizioni di altre infezioni, sia virali che batteriche. In tali casi, la durata dell’infezione può essere prolungata, così come il periodo di guarigione e di convalescenza.
Australiana e bambini
Nei bambini, la durata dell’influenza australiana sembra essere più lunga rispetto agli adulti. L’influenza australiana colpisce principalmente la popolazione pediatrica, soprattutto i bambini di età inferiore ai 5 anni, secondo i dati del sistema di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La durata dell’influenza australiana sembra essere più lunga nei bambini rispetto agli adulti e può variare da 5 a 10 giorni, sebbene possa esserci una certa variabilità individuale.
Si prevede che l’influenza australiana continui a circolare durante i mesi invernali e freddi, essendo parte dell’influenza stagionale del 2022-2023. Secondo l’opinione di diversi medici, si prevede che il picco dell’influenza australiana si verifichi a gennaio, che corrisponde al periodo in cui di solito l’influenza stagionale raggiunge il suo picco in generale, ossia tra dicembre e febbraio.
In presenza dell’influenza australiana, è consigliabile riposarsi e mantenere un ambiente caldo. È importante anche bere molti liquidi per prevenire la disidratazione e consumare pasti leggeri e facili da digerire.
Per evitare la diffusione del virus, è consigliabile rimanere a casa quando si manifestano sintomi influenzali e limitare il contatto con altre persone. Il corretto lavaggio delle mani e l’uso di mascherine, introdotte a causa della pandemia da COVID-19, possono essere efficaci nella prevenzione dell’infezione.
In caso di sintomi intensi o fastidiosi, è possibile utilizzare farmaci per alleviarli, come il paracetamolo o i FANS per la febbre e i dolori, e gli antitussivi per la tosse secca. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco.
Secondo i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’influenza australiana colpisce principalmente i bambini di età inferiore ai 5 anni, e la sua durata può variare da 5 a 10 giorni. Tuttavia, anche in questo caso, la durata può essere soggettiva e differire da bambino a bambino.
Per quanto riguarda la circolazione dell’influenza australiana, è previsto che continui a diffondersi durante i mesi invernali e freddi, raggiungendo il suo picco intorno a gennaio. Di solito, l’influenza stagionale raggiunge il suo picco tra dicembre e febbraio in generale.
È importante sottolineare che l’influenza australiana non rappresenta una forma completamente separata di influenza, ma piuttosto una variante del virus dell’influenza A. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza stagionale comune.
Sintomi influenza australiana
I sintomi dell’influenza possono manifestarsi in diverse combinazioni, tra cui:
- Febbre alta improvvisa: una febbre elevata che si manifesta all’improvviso è uno dei sintomi caratteristici dell’influenza.
- Tosse secca e stizzosa: la tosse senza produzione di catarro è comune durante un’episodio influenzale.
- Mal di testa: il mal di testa può essere uno dei sintomi iniziali dell’influenza.
- Stanchezza e debolezza: una sensazione di stanchezza e debolezza può accompagnare l’influenza.
- Brividi: i brividi sono comuni durante l’influenza, soprattutto in presenza di febbre.
- Dolori muscolari e articolari: dolori muscolari e articolari possono essere presenti durante un’epidemia di influenza.
- Dolori addominali: alcuni individui possono sperimentare dolori addominali durante l’influenza.
- Diarrea, nausea e vomito: questi sintomi gastrointestinali sono più comuni nei bambini durante un’infezione influenzale.
- Mal di gola: il mal di gola è un sintomo comune durante l’influenza.
- Naso congestionato e starnuti: la congestione nasale e gli starnuti possono essere presenti durante l’influenza.
- Perdita di appetito: una diminuzione dell’appetito può verificarsi durante l’influenza.
- Ridotta qualità del sonno: l’influenza può causare disturbi del sonno e una ridotta qualità del riposo.
- Sintomi simili a un raffreddore: al manifestarsi dei primi sintomi influenzali, possono comparire anche sintomi tipici di un raffreddore, come un aumento delle secrezioni nasali, lacrimazione e bruciore agli occhi. Questi sintomi tendono a diminuire entro 5-7 giorni, anche se possono persistere per un periodo più lungo nei bambini. Tuttavia, astenia e tosse possono durare più a lungo.