Gastroparesi: una condizione cronica che rallenta la digestione. Da cosa è causata e quali sono i sintomi? Come si cura, o allevia?

La gastroparesi è una patologia di natura cronica caratterizzata da un malfunzionamento dello stomaco, che non riesce a svuotarsi normalmente. Questo problema è dovuto a una paralisi parziale della muscolatura gastrica, il che comporta una permanenza prolungata del cibo nello stomaco e un rallentamento significativo del processo digestivo.

Gastroparesi

La ricerca sta sperimentando farmaci innovativi che agiscono su specifici recettori coinvolti nella motilità gastrica. I primi studi clinici hanno evidenziato un miglioramento della motilità dello stomaco e un significativo sollievo dei sintomi.

In condizioni normali, il cibo e i liquidi, trasformati in bolo dalla masticazione e dalla saliva, vengono inghiottiti attraverso la gola e l’esofago per raggiungere lo stomaco. Qui, l’acido cloridrico liquefa il bolo e scompone le grandi molecole degli alimenti in molecole più piccole. Il bolo, ora trasformato in chimo, entra nel primo tratto dell’intestino tenue, dove gli enzimi prodotti da pancreas, fegato e cistifellea lo scompongono ulteriormente. Una volta completata questa scomposizione, l’intestino tenue permette ai nutrienti e alle vitamine digeriti di entrare nel torrente ematico, dove vengono assorbiti.

La principale causa della gastroparesi è un danno al nervo vago, la struttura nervosa che regola le contrazioni dello stomaco e il passaggio del cibo nell’intestino. Quando questo nervo subisce un’alterazione, la digestione risulta compromessa. Tuttavia, esistono anche casi di gastroparesi idiopatica, in cui non si riscontra alcun danno evidente al sistema nervoso.

La gastroparesi colpisce principalmente i diabetici, soprattutto quelli con diabete di tipo 1 e tipo 2, a causa dei danni causati dall’iperglicemia cronica ai nervi (nervo vago). Quest’ultimo è fondamentale per la regolazione della motilità gastrica, cioè del movimento che consente al cibo di passare dallo stomaco all’intestino. Il danno al nervo vago riduce la motilità dello stomaco, rallentando lo svuotamento gastrico e causando la gastroparesi. Inoltre, la neuropatia diabetica, una comune complicanza del diabete, può danneggiare altri nervi coinvolti nella digestione, peggiorando ulteriormente i sintomi della gastroparesi. I pazienti con diabete, in particolare quelli con un controllo glicemico non adeguato, sono quindi più a rischio di sviluppare questa condizione.

Sintomi principali della gastroparesi

I sintomi più comuni di questa condizione comprendono:

  • Sensazione di sazietà immediata, anche dopo aver consumato piccole quantità di cibo
  • Nausea e vomito
  • Perdita dell’appetito
  • Gonfiore e dolore addominale
  • Bruciore di stomaco
  • Dimagrimento involontario

L’intensità della sintomatologia varia da persona a persona: alcuni pazienti avvertono solo fastidi lievi, mentre altri soffrono di disturbi debilitanti che influiscono sulla qualità della vita. Inoltre, i sintomi possono essere intermittenti, comparendo in alcuni momenti della giornata e scomparendo in altri.

Cause della gastroparesi e fattori di rischio

Oltre al danno al nervo vago, diverse condizioni possono contribuire all’insorgenza della gastroparesi:

  • Diabete mellito di tipo 1 e 2: L’iperglicemia cronica danneggia i vasi sanguigni e i nervi, compreso il nervo vago, portando a neuropatie diabetiche che rallentano la digestione.
  • Morbo di Parkinson: Questa patologia neurologica progressiva causa un deterioramento del sistema nervoso, con effetti negativi anche sulla motilità gastrica.
  • Sclerodermia: Una malattia autoimmune che colpisce il tessuto connettivo e può interessare anche il sistema nervoso e il tratto digestivo.
    Disturbi alimentari: Patologie come anoressia e bulimia, caratterizzate da episodi di vomito autoindotto, possono portare a un’alterazione della funzione del nervo vago.
  • Amiloidosi: L’accumulo anomalo di fibrille amiloidi nei tessuti può compromettere la funzionalità degli organi, inclusi i nervi.
  • Chirurgia bariatrica e gastrectomia: Interventi chirurgici per la perdita di peso o l’asportazione totale o parziale dello stomaco possono influenzare la normale motilità gastrica.
  • Farmaci oppioidi e antidepressivi: Alcuni medicinali, soprattutto se usati per lunghi periodi, possono interferire con le normali funzioni digestive.

Possibili complicazioni della gastroparesi

Se non trattata adeguatamente, la gastroparesi può causare diverse complicazioni, tra cui:

  • Disidratazione, dovuta a episodi frequenti di vomito
  • Malattia da reflusso gastroesofageo, causata dalla risalita degli acidi gastrici nell’esofago
  • Malnutrizione, dovuta alla difficoltà di assumere e assorbire correttamente i nutrienti
  • Oscillazioni dei livelli di glucosio nel sangue, particolarmente pericolose nei pazienti diabetici
  • Ostruzione intestinale, che può richiedere un intervento medico immediato
  • Infezioni batteriche, provocate dalla permanenza prolungata del cibo nello stomaco

Come si diagnostica la gastroparesi?

L’identificazione della gastroparesi prevede un iter diagnostico articolato:

  • Esame obiettivo e anamnesi: Il medico raccoglie informazioni sui sintomi del paziente, sulla sua storia clinica e su eventuali patologie pregresse.
  • Analisi del sangue: Utili per escludere altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili.
  • Radiografia del tratto digerente: Permette di osservare il transito di un mezzo di contrasto ingerito dal paziente.
  • Scintigrafia gastrointestinale: Misura il tempo impiegato dallo stomaco per svuotarsi dopo l’assunzione di un tracciante radioattivo.
  • Wireless capsule test: Un piccolo dispositivo ingeribile registra il tempo di transito del cibo nel tratto digestivo.
  • Endoscopia digestiva: Permette di osservare direttamente l’interno dello stomaco con una sonda dotata di telecamera.

Attualmente, non esiste una cura definitiva per la gastroparesi, ma sono disponibili diversi trattamenti per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Una corretta alimentazione può ridurre i disagi legati alla gastroparesi. Si consiglia:

  1. Consumare pasti piccoli e frequenti
  2. Preferire cibi morbidi o liquidi
  3. Evitare alimenti difficili da digerire
  4. Masticare accuratamente il cibo
  5. Eliminare le bevande gassate
  6. Terapia farmacologica
Terapia gastroparesi

Le terapie con cellule staminali stanno emergendo come un possibile approccio per riparare i tessuti gastrici danneggiati e ripristinare la normale funzionalità dello stomaco. Sebbene ancora in fase sperimentale, i primi risultati sembrano promettenti nel favorire la motilità gastrica e ridurre i sintomi della gastroparesi

Alcuni farmaci possono aiutare a stimolare la motilità gastrica o controllare i sintomi:

  • Domperidone ed eritromicina: Favoriscono il transito del cibo lungo il tratto digestivo.
  • Antiemetici: Aiutano a ridurre nausea e vomito, anche se possono causare effetti collaterali.

Tra le novità del 2024, le iniezioni di tossina botulinica (Botox) sono in fase di studio come potenziale trattamento. Questa sostanza, somministrata direttamente nello stomaco, paralizza temporaneamente i muscoli gastrici, favorendo un miglior svuotamento. I risultati preliminari indicano un possibile sollievo dei sintomi a breve termine. Viene inoltre valutata l’efficacia di strategie terapeutiche combinate, che includono modifiche dietetiche, trattamenti farmacologici e terapie comportamentali, con l’obiettivo di migliorare la gestione complessiva della malattia e i risultati clinici.

Nel gennaio 2025, presso l’Ospedale Mazzini di Teramo, è stato eseguito il primo intervento di G-POEM (Gastric Peroral Endoscopic Myotomy) in Abruzzo. Questa procedura endoscopica mira a migliorare lo svuotamento gastrico mediante una miotomia del muscolo pilorico, offrendo una nuova opzione terapeutica per i pazienti con gastroparesi diabetica.

Stimolazione elettrica gastrica (GES)

Questa tecnica prevede l’impianto di un dispositivo che emette impulsi elettrici per stimolare la muscolatura dello stomaco. Viene utilizzata nei casi più gravi, quando dieta e farmaci non danno risultati soddisfacenti.

Quando l’assunzione di cibo risulta particolarmente difficoltosa, si può ricorrere a:

  1. Sondino naso-digiunale
  2. Digiunostomia
  3. Nutrizione parenterale, in cui i nutrienti vengono somministrati direttamente nel sangue.
  4. Chirurgia

Nei casi estremi, quando nessuna altra terapia è efficace, si può ricorrere a interventi chirurgici come la gastroenterostomia o la gastrodigiunostomia, che creano un nuovo collegamento tra stomaco e intestino per facilitare il transito del cibo.

Prognosi e qualità della vita

Sebbene la gastroparesi non sia una patologia guaribile, una gestione tempestiva e adeguata può migliorare notevolmente la qualità della vita del paziente. Seguendo le indicazioni dietetiche, farmacologiche e terapeutiche prescritte, molte persone riescono a convivere con la malattia e a condurre una vita relativamente normale.

Studi interessanti condotti sulla gastroparesi diabetica:

  1. Gastroparesis” – Gastroenterology (2021): Questo studio fornisce una panoramica completa sulla gastroparesi, descrivendo i sintomi associati e le evidenze oggettive del ritardato svuotamento gastrico in assenza di ostruzioni meccaniche.
  2. Efficacia e sicurezza dei farmaci per la gastroparesi: revisione sistematica e meta-analisi a rete” – CEMAD (2023): Questa revisione sistematica e meta-analisi valuta l’efficacia e la sicurezza dei farmaci utilizzati nel trattamento della gastroparesi, analizzando studi randomizzati e controllati fino al settembre 2022.
  3. Piloromiotomia endoscopica per gastroparesi refrattaria (GREG)” – ICH GCP (2017): Questo studio randomizzato e controllato esamina l’efficacia della piloromiotomia endoscopica perorale (G-POEM) in pazienti con gastroparesi refrattaria, confrontando i risultati con procedure simulate.
  4. Sistema di stimolazione elettrica gastrica (GES) nel trattamento della gastroparesi” – ICH GCP (2016): Lo studio analizza l’uso del sistema di stimolazione elettrica gastrica (GES), che prevede l’impianto di un generatore di impulsi e di elettrodi nello stomaco, valutandone l’efficacia nel migliorare i sintomi della gastroparesi.
  5. Miotomia endoscopica transorale (G-POEM) per il trattamento della gastroparesi refrattaria” – Gastroinfo (2024): Questo studio, condotto in due centri di eccellenza, ha arruolato 40 pazienti con gastroparesi refrattaria per valutare l’efficacia della miotomia endoscopica transorale (G-POEM) rispetto all’iniezione di tossina botulinica.
  6. Tassi di risposta e di eventi avversi con placebo nella gastroparesi: una revisione sistematica e una meta-analisi” – CEMAD (2022): Questa revisione sistematica e meta-analisi esamina i tassi di risposta e gli eventi avversi associati all’uso del placebo negli studi clinici sulla gastroparesi, fornendo un confronto con i trattamenti farmacologici.


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