La variante LP.8.1 del virus Sars-CoV-2, rilevata per la prima volta nel luglio 2024, sta rapidamente diventando predominante in molte regioni del mondo
Covid-19: la nuova variante LP.8.1 si diffonde in Europa e Italia. Ecco cosa sappiamo. Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) abbia valutato come “basso” il rischio aggiuntivo per la salute pubblica rappresentato da LP.8.1, la sorveglianza resta fondamentale. Gli esperti suggeriscono di mantenere alta l’attenzione, soprattutto nei mesi caldi in cui il virus potrebbe continuare a circolare a causa degli spostamenti e dei contatti sociali. Tra le misure preventive consigliate, anche l’uso della mascherina nei mezzi pubblici, per proteggere le categorie più a rischio.

SARS-CoV-2, la variante LP.8.1 candidata per essere inclusa nella prossima campagna vaccinale
I Contagi in Asia da LP.8.1
In particolare, è attualmente responsabile di un significativo aumento dei contagi in Asia — con paesi come Singapore, Hong Kong, Cina e Thailandia tra i più colpiti — ma anche in Europa e in Italia, dove la sua diffusione è in continua ascesa. Secondo l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), la variante è motivo di attenzione anche per le autorità sanitarie del continente.
LP.8.1 discende dal lignaggio JN.1, una sottofamiglia della più ampia variante Omicron, ed è a sua volta una mutazione della variante KP.1.1.3. Questa stirpe del virus, già responsabile di diverse ondate globali tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, mostra ora una nuova evoluzione. LP.8.1 presenta nove mutazioni aggiuntive nella proteina Spike rispetto alla JN.1, il che le conferisce una capacità potenziata di legarsi al recettore umano ACE2 e una marcata abilità di evasione del sistema immunitario.
Una variante che elude le difese immunitarie
Secondo gli esperti, tra cui il virologo Matteo Bassetti e il direttore sanitario Fabrizio Pregliasco, LP.8.1 ha una spiccata capacità di eludere gli anticorpi generati da precedenti infezioni o vaccinazioni. Questo spiega l’aumento dei contagi osservato in diverse aree del mondo. Anche il team di ricerca della Peking University ha confermato che LP.8.1 mostra un’efficienza di replicazione e trasmissione superiore ad altre varianti, rappresentando un rischio di diffusione più elevato nonostante non si traduca, al momento, in un aumento della gravità clinica dei casi.
Sintomi, ritorna la perdita e/o alterazione del gusto e dell’olfatto
Sul fronte dei sintomi, LP.8.1 non si distingue in maniera significativa rispetto alle varianti precedenti di Omicron. I disturbi più comuni includono febbre alta (oltre i 38°C), tosse secca, stanchezza, dolori muscolari, cefalea, mal di gola, congestione nasale e perdita o alterazione del gusto e dell’olfatto. Alcuni pazienti possono anche manifestare nausea, vomito, diarrea, brividi, vertigini, congiuntivite o eruzioni cutanee. Nei soggetti fragili o immunodepressi, il rischio di complicanze come polmonite o insufficienza respiratoria è più elevato.

LP.8.1 è considerata la candidata principale per l’aggiornamento dei prossimi vaccini. Secondo Cavaleri, la variante potrebbe dominare anche durante il prossimo autunno-inverno o evolversi in una forma ancora più diffusa
Considerata la diffusione e l’evasività immunitaria di LP.8.1, l’Ema ha raccomandato un aggiornamento dei vaccini anti-Covid per la stagione 2025/2026. Marco Cavaleri, responsabile per le minacce sanitarie globali dell’Ema e presidente dell’Emergency Task Force, ha spiegato che il virus non segue più un comportamento strettamente stagionale, ma si manifesta in ondate imprevedibili. Per questo motivo è opportuno proseguire con campagne vaccinali mirate, specialmente per anziani, soggetti fragili e immunocompromessi.
- LP.8.1 è considerata la candidata principale per l’aggiornamento dei prossimi vaccini. Secondo Cavaleri, la variante potrebbe dominare anche durante il prossimo autunno-inverno o evolversi in una forma ancora più diffusa. L’obiettivo dell’Ema è rendere disponibili vaccini efficaci contro le varianti in circolazione, per proteggere al meglio le persone più vulnerabili.
- LP.8.1, pur non essendo più aggressiva delle varianti precedenti, si distingue per la sua maggiore capacità di eludere le difese immunitarie. Di conseguenza, aggiornare i vaccini, rafforzare la sorveglianza epidemiologica e adottare misure di prevenzione mirate restano le chiavi per affrontare efficacemente questa nuova fase della pandemia.
- Nonostante il virus Sars-CoV-2 si manifesti anche al di fuori del periodo invernale, quest’ultimo resta il momento in cui le infezioni respiratorie causano il maggior numero di ricoveri, rendendo opportuna la somministrazione di vaccini anche contro altri virus come l’influenza e il virus respiratorio sinciziale (RSV).
- L’Emergency Task Force (Etf) dell’Ema ha raccomandato l’aggiornamento dei vaccini affinché siano efficaci contro la nuova variante emergente LP.8.1. Attualmente, l’utilizzo dei vaccini è indicato principalmente per soggetti fragili, immunocompromessi e anziani, cioè coloro che rischiano maggiormente conseguenze gravi dall’infezione.
- È stato osservato che il virus ha subito meno mutazioni rispetto agli anni precedenti, restando nell’ambito della famiglia JN.1. La variante LP.8.1, che discende da questa famiglia, si sta imponendo in diverse regioni globali, inclusi Europa e Italia. Pertanto, viene considerata un candidato ideale per la composizione dei nuovi vaccini previsti per le campagne vaccinali di fine anno.
Nonostante l’imprevedibilità dell’evoluzione virale, si ritiene che includere LP.8.1 nei vaccini possa aumentare l’efficacia delle campagne di immunizzazione, permettendo una migliore protezione contro le varianti attualmente in circolazione e quelle potenzialmente future.




