Mal di testa, vertigini, sonnolenza e alterazioni del battito cardiaco sono alcuni dei possibili effetti collaterali, specialmente con dosi elevate o un uso prolungato

La melatonina è un integratore comunemente usato per conciliare il sonno, ma può comportare alcuni effetti collaterali significativi, specialmente se assunta in dosi elevate o per lunghi periodi. Pur essendo generalmente considerata sicura, l’assunzione eccessiva può portare a conseguenze indesiderate. Ecco una panoramica dettagliata dei possibili effetti negativi legati al suo utilizzo. La melatonina è un ormone naturale prodotto dalla ghiandola pineale, noto per regolare il ciclo sonno-veglia. Negli ultimi anni, l’uso di integratori di melatonina è aumentato significativamente, soprattutto per affrontare disturbi del sonno come il jet lag. È fondamentale comprendere i potenziali effetti collaterali e le implicazioni a lungo termine associati al suo utilizzo.

I disturbi del sonno più comuni possono essere mitigati con l'assunzione di melatonina, ma attenzione a dosaggi ed effetti collaterali

I disturbi del sonno più comuni possono essere mitigati con l’assunzione di melatonina, ma attenzione a dosaggi ed effetti collaterali

1. Mal di Testa

Uno degli effetti collaterali più comuni, anche se di lieve entità, è il mal di testa. Questo sintomo è stato osservato sia in individui sani che in persone che assumono melatonina per disturbi specifici come la discinesia tardiva, un disturbo caratterizzato da movimenti involontari. Il rischio di sviluppare mal di testa aumenta con l’assunzione di dosi elevate, in particolare superiori ai 10 mg al giorno.

2. Sonnolenza Diurna

Essendo un ormone che favorisce e regola il sonno, la melatonina può prolungare i suoi effetti anche durante le ore diurne, causando stanchezza e torpore. Questo è particolarmente probabile se si assume una quantità superiore a quella consigliata (oltre i 10 mg). L’effetto sedativo può intensificarsi se assunto insieme a farmaci come zolpidem (Ambien), destinati a trattare l’insonnia.

3. Vertigini

Un altro disturbo frequente legato all’assunzione di melatonina è la sensazione di vertigine. Questo effetto collaterale è più probabile con dosaggi elevati. Inoltre, alcuni studi indicano che la melatonina può abbassare la pressione arteriosa, aumentando il rischio di capogiri se combinata con farmaci antipertensivi.

4. Nausea

L’assunzione di melatonina può anche causare nausea, sebbene in forma leggera. Questo può essere un segnale che la dose assunta è troppo alta. Va tenuto presente che la nausea può essere dovuta anche ad altri fattori, come condizioni mediche preesistenti, farmaci in uso o scelte alimentari.

5. Sogni Intensi o Incubi

Chi assume melatonina potrebbe notare un aumento nella vividezza dei sogni o la comparsa di incubi. Questo è dovuto al fatto che l’integratore può aumentare la durata della fase REM del sonno, quella associata alla maggior parte dei sogni. Anche lo stress o l’uso di altri farmaci possono influenzare il contenuto dei sogni.

6. Alterazioni del Ritmo Cardiaco

Alcuni utenti hanno riferito palpitazioni o contrazioni ventricolari premature dopo aver assunto melatonina, anche a dosaggi moderati tra 1 e 8 mg. Sebbene questi episodi siano più comuni con un’assunzione superiore alle dosi raccomandate, possono manifestarsi anche con quantità standard.

Effetti Collaterali a Lungo Termine

Le ricerche attuali si concentrano per lo più sugli effetti a breve termine della melatonina. Uno studio ha collegato l’uso prolungato ad un aumento del rischio di fratture. Nei bambini, un uso continuativo potrebbe influire sullo sviluppo ormonale, sulla pubertà e sul ciclo mestruale, oltre a causare un’eccessiva produzione di prolattina. Sono necessari ulteriori studi per chiarire questi aspetti.

Meglio Evitarne l’Uso Quotidiano. Nonostante venga spesso utilizzata per favorire il sonno, l’assunzione quotidiana di melatonina non è generalmente raccomandata. In studi clinici, l’assunzione per periodi da tre a sei mesi ha prodotto pochi effetti collaterali, ma l’uso continuo dovrebbe essere valutato da un medico, che può suggerire soluzioni alternative o un consulto con uno specialista del sonno.

Fattori che Aumentano il Rischio di Effetti Collaterali

  1. Dosaggio Eccessivo
    Superare i 10 mg al giorno può aumentare significativamente il rischio di effetti negativi. Gli esperti consigliano dosi comprese tra 0,5 e 5 mg, a seconda dell’età. Una recente analisi ha individuato come ottimale per gli adulti una dose di 4 mg, da assumere tre ore prima di andare a dormire.
  2. Interazioni con Altri Farmaci
    La melatonina può interagire con diversi medicinali:
  3. Antidepressivi SSRI: possono aumentare i livelli di melatonina nel sangue.
  4. Nifedipina: la melatonina può ridurne l’efficacia.
  5. Warfarin: aumenta il rischio di sanguinamento.
  6. Farmaci per il diabete: può far scendere troppo i livelli di zucchero nel sangue.
  7. Sedativi: può potenziare l’effetto sedativo e compromettere la respirazione.
  8. Pillola anticoncezionale: può aumentare gli effetti e i rischi associati alla melatonina.

Chi Dovrebbe Evitarla:

  • Sebbene sia generalmente sicura per gli adulti nel breve periodo, la melatonina non è adatta a tutti. È sconsigliata a:
  • Donne in gravidanza o allattamento, per mancanza di dati sulla sicurezza.
  • Persone con disturbi emorragici, per possibili interazioni con farmaci.
  • Chi ha problemi a fegato o reni, poiché potrebbe non metabolizzare correttamente la sostanza.
  • Chi soffre di depressione, perché potrebbe peggiorarne i sintomi.
  • Pazienti con patologie autoimmuni, per possibili interazioni con terapie immunosoppressive.
  • Anziani con demenza, per il potenziale rischio superiore rispetto ai benefici.

La melatonina può essere utile per favorire il sonno, ma va assunta con cautela. Prima di iniziare a usarla, è importante parlarne con il proprio medico per valutare la dose adeguata e verificare eventuali interazioni con altri farmaci. Le conoscenze sugli effetti della melatonina a lungo termine, difatti, risultano ancora parziali: alcune evidenze suggeriscono possibili rischi, tra cui un aumento del 44% della probabilità di fratture negli adulti e possibili interferenze sullo sviluppo ormonale nei bambini, come ritardi nella pubertà o alterazioni del ciclo mestruale.

La dose consigliata di melatonina varia in funzione dell’età e delle necessità individuali. Negli adulti, le dosi efficaci oscillano tra 0,5 mg e 5 mg al giorno, mentre negli anziani l’assunzione di 5 mg è stata associata a un incremento della durata del sonno. È stato osservato che superare i 10 mg non comporta benefici aggiuntivi, ma incrementa il rischio di effetti indesiderati.

La melatonina può interagire con diversi farmaci. Gli antidepressivi SSRI possono aumentarne la concentrazione nel sangue; i farmaci antipertensivi possono risultare meno efficaci; l’associazione con anticoagulanti come il warfarin può accrescere il rischio di sanguinamento; nei pazienti diabetici, l’uso concomitante potrebbe provocare ipoglicemia.

L’uso della melatonina è sconsigliato o da valutare con attenzione in alcune categorie: donne in gravidanza o in fase di allattamento, persone con disturbi della coagulazione, individui con sintomi depressivi e pazienti affetti da patologie autoimmuni, poiché l’ormone può potenziare la risposta immunitaria, aggravando le condizioni esistenti.



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