Vivere in salute dopo i 60 anni: il ruolo chiave degli esami di screening, ecco i più comuni e quelli che dovresti fare senza trascurarti
Superare la soglia dei sessant’anni non implica automaticamente una perdita di autonomia o di energia vitale. Al contrario, è proprio in questa fase della vita dove la prevenzione assume un valore centrale. Le principali istituzioni sanitarie italiane ed internazionali hanno individuato una serie di esami periodici che consentono di rilevare precocemente problemi medici, ridurre i rischi di malattie e favorire una vita più lunga e di qualità.
In Italia l’aspettativa di vita si colloca tra le più alte d’Europa, con una media superiore agli 82 anni. Ma, distinguamo, l’aspettativa di vita in buona salute risulta inferiore e non combacia genericamente con l’aspettativa di vita media, indicando che una parte significativa della popolazione anziana trascorre diversi anni convivendo con patologie croniche o limitazioni funzionali. Tale status sottolinea il ruolo cruciale della prevenzione, intesa non solo come strumento per prolungare la durata della vita, ma soprattutto come mezzo per migliorarne la qualità, riducendo dolore, disabilità e ricoveri ospedalieri. Il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione programmi di screening gratuiti, in particolare per i tumori della mammella, del colon-retto e della cervice uterina, che consentono di individuare precocemente le malattie e favorire trattamenti più tempestivi ed efficaci. L’adozione di controlli periodici e di abitudini salutari rappresenta quindi un investimento essenziale per valorizzare gli anni aggiuntivi di vita.

Importanza della prevenzione dopo i 60 anni
Sebbene i 60 siano i nuovi 40, in questa fascia d’età mediamente iniziano a manifestarsi in maniera più evidente i primi segni dell’invecchiamento, con disturbi e limitazioni che diventano via via più frequenti. Ciò non esclude, ovviamente, la possibilità di vivere esperienze gratificanti e di dedicarsi a nuove attività, motivo per cui la tutela della salute resta fondamentale per mantenere alto lo stile di vita e godere di questa seconda giovinezza.
Un corretto stile di vita e controlli regolari sono alla base della prevenzione. In particolare, il check-up medico consiste in un insieme di esami diagnostici, prescritti dal medico, con lo scopo di valutare lo stato generale di salute, individuare fattori di rischio e diagnosticare precocemente patologie inizialmente asintomatiche.
Gli obiettivi principali di un check-up comprendono la rilevazione dei rischi per malattie comuni (ad esempio quelle cardiovascolari), la possibilità di trattare tempestivamente disturbi altrimenti silenti e la prevenzione di condizioni tipiche legate all’età, al sesso o ad altre caratteristiche individuali.
Monitoraggio della pressione arteriosa
Un controllo regolare della pressione è indispensabile per chi ha più di 60 anni. Anche in assenza di valori alterati, la misurazione dovrebbe avvenire almeno una volta all’anno. In presenza di patologie cardiovascolari, insufficienza renale, obesità o altri fattori predisponenti, la frequenza delle verifiche deve essere maggiore per limitare complicazioni a cuore e apparato circolatorio.
Esame del colesterolo
Il bilancio lipidico ha un ruolo determinante nella salute delle arterie. Livelli alti di colesterolo LDL e bassi di HDL aumentano sensibilmente il rischio di infarto e ictus. Per questo motivo, si raccomandano analisi del sangue regolari che comprendano colesterolo totale, LDL e HDL, con la possibilità di ricorrere a test più specifici in base alla situazione clinica individuale.
Controlli su glicemia e diabete
Il diabete tende a svilupparsi senza sintomi evidenti fino alla comparsa di complicanze. È consigliabile eseguire un prelievo di sangue per la glicemia a digiuno almeno ogni tre anni. Se si hanno familiarità con la malattia, sovrappeso o altre condizioni predisponenti, la cadenza del test dovrebbe essere più ravvicinata.
Osteoporosi e densità ossea
Il deterioramento del tessuto osseo accelera con l’età e interessa soprattutto le donne dopo la menopausa. L’esame della densità minerale ossea è suggerito a partire dai 65 anni, ma può essere anticipato in presenza di fratture pregresse, terapie a base di corticosteroidi o altre fragilità. Identificare per tempo l’osteoporosi permette di ridurre il rischio di fratture gravi, come quelle dell’anca, che incidono pesantemente sull’autonomia personale.
Screening oncologici principali
- Tumore del colon-retto: gli esperti raccomandano di iniziare i controlli a 45 anni e proseguire fino ai 75. Gli strumenti includono test per sangue occulto nelle feci, sigmoidoscopia o colonscopia, da scegliere e ripetere con frequenze diverse in base ai fattori di rischio.
- Tumore della prostata: tra i 55 e i 69 anni è opportuno discutere con il medico l’opportunità del test PSA, valutandone vantaggi e possibili effetti indesiderati. Dopo i 70 anni lo screening di routine non è suggerito.
- Tumore al seno: per le donne dai 40 ai 74 anni è consigliata una mammografia ogni uno o due anni. Oltre i 75 anni, la scelta va personalizzata in funzione dello stato di salute complessivo.
- Cancro della cervice uterina: fino ai 65 anni sono raccomandati Pap test ogni 3 anni o test HPV ogni 5 anni (o entrambi). Dopo questa età, se i controlli precedenti sono stati regolari e negativi, lo screening può essere sospeso.
Controlli aggiuntivi: occhi, udito, pelle e denti
- Vista: patologie come cataratta, glaucoma e degenerazione maculare diventano più frequenti con l’età; visite oftalmologiche regolari aiutano a salvaguardare la vista.
- Udito: la perdita uditiva interessa una quota rilevante degli ultrasessantacinquenni, ma può spesso essere corretta se rilevata in tempo.
- Cute: nei e macchie cutanee sospette devono essere valutati da un dermatologo, poiché i tumori della pelle possono svilupparsi anche a distanza di decenni da esposizioni solari passate.
- Dentizione e gengive: controlli odontoiatrici periodici sono fondamentali non solo per la salute orale, ma anche per ridurre rischi legati a patologie cardiovascolari correlate alle infezioni gengivali.
Esami mirati e vaccinazioni
Un’ecografia addominale è raccomandata, una sola volta nella vita, agli uomini tra i 65 e i 75 anni con una storia di fumo per escludere la presenza di aneurisma dell’aorta addominale. Nelle donne la valutazione si limita a casi con forte familiarità o precedenti specifici.
Sul fronte vaccinale, rimane essenziale il richiamo annuale contro l’influenza. In aggiunta, sono raccomandati i vaccini contro lo pneumococco e contro l’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), oltre ai richiami decennali per tetano, difterite e pertosse.
Screening e aspettativa di vita
Molti esami restano utili solo finché la persona gode di una prospettiva di vita tale da trarre beneficio dai risultati. Per esempio, la prosecuzione dello screening del colon-retto o delle mammografie dopo i 75 anni dipende dalle condizioni generali, dalla storia clinica e dall’adeguatezza dei controlli già effettuati in passato.
Gli screening rappresentano un tassello della prevenzione, che va però affiancata da scelte di vita sane: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, controllo del peso corporeo, astensione dal fumo e limitazione del consumo di alcol. È inoltre importante prevenire le cadute con esercizi mirati e accorgimenti domestici, monitorare la salute mentale per intercettare ansia e depressione, e adottare misure di sicurezza in casa e fuori, come l’uso della cintura di sicurezza o dei rilevatori di fumo.

