Il termine ematochezia si riferisce alla presenza di feci che sono colorate o mescolate con sangue, che proviene principalmente dall’ano, dal retto o dal colon discendente.

Se le feci appaiono colorate di sangue, ciò indica che l’emorragia si è verificata nel tratto terminale del colon, dove le feci sono già formate (parte sinistra del colon trasverso, colon discendente, sigma o retto); se le feci sono mescolate con sangue, l’emorragia si è verificata nel tenue, nel colon destro o nella parte destra del trasverso, dove i cilindri fecali non sono ancora ben formati.

Un aspetto importante per poter diagnosticare l’ematochezia è la presenza di sangue fresco (non digerito) nelle feci. Distinguerla dal melena, caratterizzato da feci picee contenenti sangue digerito, che conferisce loro un aspetto appiccicoso e di colore nerastro.

In genere, l’ematochezia indica una sanguinamento nel tratto digestivo inferiore, soprattutto a livello dei tratti finali del tenue o del colon. Al contrario, il sanguinamento del tratto digestivo superiore (esofago, stomaco, duodeno) è associato al melena.

Va notato che in alcuni casi, un sanguinamento massiccio del tratto superiore, con un transito intestinale accelerato, può causare l’ematochezia; viceversa, un sanguinamento nel tratto digestivo inferiore associato a una peristalsi intestinale scarsa può determinare il melena con feci picee. Ciò accade perché la flora batterica e gli enzimi intestinali possono digerire il sangue perduto nelle emorragie del tratto digestivo superiore. Di solito, sono necessarie circa 14 ore affinché il sangue venga digerito dagli enzimi nel lume intestinale.

L’ematochezia andrebbe anche distinta dalla rettorragia (o proctorragia), che indica la perdita di sangue rosso vivo dall’ano durante, dopo o indipendentemente dalla defecazione. Le due condizioni non sono facilmente distinguibili, ma alcuni elementi di divergenza riguardano la quantità di sangue nelle feci, che risulta maggiore nella rettorragia, e la possibile indipendenza di quest’ultima dalla defecazione. Inoltre, la rettorragia può dipendere anche da sanguinamenti che drenano nel retto ma che non hanno origine da esso.

La presenza di macchie di sangue sulla carta igienica o il sanguinamento gocciolante dopo la defecazione sono tipici segni di emorroidi. Striature di sangue sulla carta igienica associate a un intenso dolore anale durante la defecazione sono invece un segno caratteristico delle ragadi anali.

Feci rosse possono anche essere correlate all’abbondante consumo di alimenti rossi, come succo di pomodoro, frutta rossa e barbabietole.

Le possibili cause dell’ematochezia includono malattie come il cancro al colon, colite ulcerosa, morbo di Crohn, polipi intestinali e tumori del colon-retto. Tra le cause meno comuni vi sono l’amebiasi, l’angiodisplasia, la colite ischemica, la diverticolite, le emorroidi, la gastroenterite, i polipi intestinali, le ragadi anali e le infezioni da Salmonella.



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