Durante le stagioni calde, con temperature elevate e lunghe esposizioni al sole, possono insorgere vari pericoli per la salute legati all'eccessivo calore.
Quando il corpo si surriscalda, il cuore deve lavorare di più per pompare il flusso sanguigno sulla pelle per dissipare il calore, e la sudorazione comporta una perdita di fluidi corporei. In casi estremi, l’esposizione prolungata a queste condizioni può portare a un colpo di calore, che può risultare letale, soprattutto per gli anziani e coloro che soffrono di malattie cardiache, problemi respiratori o altre condizioni di salute. Le persone sopra i 65 anni rappresentano circa l’80-90% delle vittime delle ondate di calore. Per proteggersi dalle ondate di calore, è essenziale rimanere ben idratati, indossare abiti leggeri in lino e cotone e cercare zone fresche dove riposarsi. Altri consigli includono l’utilizzo di condizionatori o deumidificatori nelle abitazioni e la riduzione o sospensione di farmaci come neurolettici, anticolinergici e antiipertensivi, se possibile, per evitare un abbassamento eccessivo della pressione arteriosa e una crescente spossatezza. L’obiettivo è proteggere soprattutto gli anziani e i soggetti fragili da malori, svenimenti o, nei casi più gravi, da gravi complicanze legate al calore.
Tra i principali pericoli si includono:
- Colpo di Calore: Questa pericolosa condizione è causata da un’eccessiva esposizione al calore, che provoca un surriscaldamento del corpo. Il colpo di calore può essere potenzialmente letale e richiede un pronto intervento medico. I sintomi comprendono elevata temperatura corporea, confusione mentale, vertigini, nausea, vomito, eccessiva sudorazione o assenza di sudorazione, tachicardia e perdita di conoscenza.
- Disidratazione: Con temperature elevate, il corpo suda di più per raffreddarsi. Se non si reintegrano adeguatamente i liquidi persi attraverso la sudorazione, può insorgere la disidratazione. Questa condizione può portare a stanchezza, debolezza, mal di testa, secchezza delle mucose, crampi muscolari e, in casi gravi, anche a collasso.
- Scompenso Cardiovascolare: Le alte temperature possono mettere a dura prova il sistema cardiovascolare, soprattutto nelle persone anziane o con problemi cardiaci preesistenti. Il cuore deve lavorare di più per mantenere la temperatura corporea, aumentando il rischio di scompenso cardiaco.
- Esacerbazione di Condizioni Preesistenti: L’eccessivo caldo può peggiorare le condizioni preesistenti, come malattie cardiache, respiratorie e renali. Può anche causare problemi respiratori in persone con asma o altre malattie polmonari.
- Crampi Muscolari: L’esposizione prolungata al caldo può portare a crampi muscolari, soprattutto durante l’attività fisica intensa in condizioni calde.
- Eruzione Cutanea: L’umidità e il sudore possono causare irritazioni cutanee, come eruzioni cutanee, particolarmente nelle zone di pieghe della pelle.
- Affaticamento Termico: L’esposizione costante al caldo può portare a un affaticamento termico, con sensazione di stanchezza, spossatezza e mancanza di energia.
- Sonnolenza e Confusione: Le alte temperature possono influire sul sonno e la qualità del riposo, causando sonnolenza e confusione durante il giorno.
Per evitare questi pericoli per la salute durante il caldo intenso, è fondamentale seguire alcune precauzioni. Prima di tutto, è importante rimanere ben idratati bevendo abbondantemente. Si consiglia di cercare l’ombra o luoghi freschi durante le ore più calde della giornata e indossare abiti leggeri e traspiranti. Si deve limitare l’attività fisica intensa durante i momenti più caldi e prestare particolare attenzione alle persone più vulnerabili, come i bambini, gli anziani e coloro che hanno problemi di salute preesistenti. In caso di sintomi di colpo di calore o malessere legato al caldo, è essenziale cercare assistenza medica immediata.
Nel corso dell’inverno, la maggior parte delle persone non vede l’ora che le temperature si alzino e arrivi la bella stagione. In effetti, il caldo e il sole si associano a tutta una serie di benefici, fisici e anche psicologici, a patto però di non esagerare. Quando la colonna si alza troppo, infatti, possono subentrare molti disturbi: ecco i principali rischi del troppo caldo.
Il sistema di termoregolazione dell’organismo è in grado di adattarsi alle temperature esterne, purché non estreme, al fine di mantenere costante la temperatura interna attorno ai 37° gradi. In estate, il corpo attua diversi meccanismi per fronteggiare le temperature elevate, come l’aumento della sudorazione, la dilatazione dei vasi sanguigni, l’incremento della frequenza del respiro e la diminuzione dell’appetito. Tuttavia, quando il caldo è eccessivo e l’umidità è elevata, soprattutto durante un’ondata di calore, questi meccanismi possono andare in tilt, causando crampi, stanchezza, svenimenti, gonfiori, difficoltà di respirazione e disidratazione.
Ci sono persone più sensibili al caldo di altre e fra i rischi legati al troppo caldo vi è sicuramente il colpo di calore, caratterizzato da un aumento anomalo della temperatura corporea fino a 39°-40°. I sintomi iniziali includono confusione mentale, crampi, arrossamento cutaneo, nausea e vomito. In assenza di intervento, il quadro neurologico può peggiorare con agitazione, aggressività, cefalea insopportabile, perdita di coscienza, diminuzione della pressione arteriosa, freddo, brividi, pallore cutaneo. Sopra i 40° la situazione diventa molto seria.
L’esposizione diretta al sole può provocare ustioni e innescare il colpo di sole, un disturbo caratterizzato da sintomi simili al colpo di calore, quali pallore, debolezza, crampi allo stomaco, nausea, vomito, forte mal di testa, febbre alta, stordimento.
Per intervenire in caso di colpo di calore o colpo di sole, è essenziale portare la persona colpita all’ombra o in un luogo fresco e raffreddarla con acqua. Se indossa vestiti attillati e sintetici, è necessario toglierli e invitarla a bere. Se necessario, chiamare immediatamente i soccorsi.
Altro rischio associato al caldo intenso è l’abbassamento della pressione, poiché il corpo cerca di disperdere il calore attraverso la vasodilatazione, che può comportare una diminuzione della pressione arteriosa. Chi è già ipoteso può manifestare sintomi come stanchezza, mancanza di forze, gambe che tremano, vertigini, difficoltà visive e svenimenti. In caso di abbassamento della pressione, bere molti liquidi per reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione è fondamentale.
La disidratazione rappresenta un altro rischio in condizioni di caldo estremo. Con il sudore prodotto per raffreddare il corpo, si perdono notevoli quantità di acqua e sali minerali. Se queste perdite non vengono reintegrate, si può incorrere in secchezza delle mucose, affaticamento, mal di testa, crampi muscolari, perdita di appetito e diminuzione dell’attenzione e della memoria. In caso di disidratazione, bere in abbondanza è cruciale per reintegrare i liquidi persi.
Per evitare questi rischi e pericoli per la salute durante il caldo eccessivo, è necessario seguire alcune regole. Evitare di uscire durante le ore centrali della giornata, cercare di non praticare sport o fare movimenti eccessivi tra le 11 e le 18. Coprirsi il meno possibile, preferibilmente al chiuso, dove si è protetti dai raggi solari. All’esterno, indossare abiti larghi e leggeri e proteggere la testa con un cappellino. Non bere meno di 1,5 litri di acqua al giorno, anche se non si ha sete, e seguire una dieta leggera, privilegiando frutta e verdura. Regolare la temperatura del condizionatore tra 24 e 26°C e fare bagni o docce con acqua tiepida o rinfrescare viso e braccia con acqua fresca.
Il riscaldamento globale impone maggiore attenzione ai colpi di calore
Il riscaldamento globale sta portando a un aumento dell’intensità, della frequenza e della durata delle ondate di calore in molte parti del mondo negli ultimi settant’anni. Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate, diurne e notturne, per un periodo superiore alle 48 ore, combinato con un elevato livello di umidità. Questo fenomeno ha gravi conseguenze sull’agricoltura, la produttività sul posto di lavoro, la frequenza e l’intensità degli incendi e sulla salute umana. Le persone più vulnerabili sono i pazienti fragili e gli anziani, ma anche i soggetti sani possono sperimentare disturbi come stress, affaticamento, vertigini, difficoltà di concentrazione, alterazioni del sonno, irritabilità e disagio generale, e in alcuni casi anche morti anomale. Pertanto, sorge spontanea una domanda: “Quando queste ondate di calore renderanno difficoltose le attività quotidiane anche per gli adulti giovani e sani?”. La pericolosità non è tanto la temperatura indicata dal termometro, quanto la combinazione tra questa e il tasso di umidità. Gli scienziati sono particolarmente preoccupati per l’aumento delle temperature del pianeta associate all’incremento dell’umidità, misurata come “temperatura di bulbo umido“, ovvero la più bassa temperatura che l’evaporazione dell’acqua nell’aria a pressione costante può raggiungere.
Uno studio del 2010 ha stimato che una temperatura di bulbo umido di 35°C (pari a 95°F al 100% di umidità o 115°F al 50% di umidità) sarebbe il limite superiore di sicurezza, oltre il quale il corpo umano non può più raffreddarsi facendo evaporare il sudore dalla superficie del corpo per mantenere una temperatura interna stabile. Solo di recente, questo limite è stato sperimentato sull’uomo in un ambiente controllato. I risultati dell’esperimento, condotto da un team di ricerca della Pennsylvania State University e pubblicato su Nature Communications, hanno dimostrato che le temperature del pianeta non hanno ancora raggiunto tale limite, ma il rischio che ciò accada in futuro è molto elevato.
La temperatura di bulbo umido indica il punto oltre il quale il corpo umano non riesce più a gestire la sudorazione e la sua evaporazione, quindi il raffreddamento del corpo. Tale temperatura si verifica in regioni del mondo con elevata umidità relativa e temperature intorno ai 31 gradi Celsius. In queste condizioni, il corpo umano non può più sopportare la situazione e, se la temperatura raggiunge i 35°C, anche un individuo giovane e sano rischia di morire, come dimostrato da uno studio pubblicato su Science Advance. Il grado di umidità è quindi cruciale, poiché l’acqua può trasformarsi nel suo stato gassoso solo se l’aria circostante è abbastanza secca da accettarla. Di conseguenza, il caldo più secco, come in ambienti desertici, risulta più tollerabile.
Un esperimento condotto dalla Penn State University ha cercato di valutare la temperatura critica di bulbo umido alla quale lo stress da calore diventa ingestibile nei giovani adulti sani che svolgono compiti che simulano le attività di base della vita quotidiana. I partecipanti sono stati esposti a temperature e umidità crescenti in un ambiente controllato, monitorando la temperatura corporea interna. I risultati hanno mostrato che la temperatura critica di bulbo umido è inferiore ai 35°C ipotizzati. Al di sotto di questa soglia, il corpo è in grado di mantenere una temperatura interna relativamente stabile nel tempo, ma al di sopra di tale valore, la temperatura corporea continua ad aumentare, aumentando il rischio di malattie correlate al calore.
Fare attività sportiva e fisica all’aperto anche quando fa caldo
Il corpo umano regola costantemente la temperatura corporea, mantenendola intorno ai 36,5°C, attraverso i processi di produzione di calore (termogenesi) e dispersione del calore (termodispersione). Quando la temperatura esterna aumenta, si attivano delle risposte riflesse per ridurre il rischio di surriscaldamento. In risposta al caldo, il flusso sanguigno aumenta in tutto il corpo e verso la superficie cutanea, causando il rossore della pelle grazie a una vasodilatazione dei vasi capillari. Inoltre, i pori della pelle si aprono per favorire la sudorazione, consentendo al corpo di abbassare la temperatura liberando liquidi in superficie. Tuttavia, la sudorazione comporta la perdita di elettroliti essenziali, come il sodio, il potassio e il cloro, necessari per la conduzione nervosa e le contrazioni muscolari.
Con il caldo, le reazioni chimiche e metaboliche del corpo si accelerano, aumentando gli scambi tissutali tra l’apporto di nutrienti e l’eliminazione delle sostanze di rifiuto, soprattutto a livello muscolare.
Per mantenere un equilibrio termico, il cuore aumenta i suoi battiti per pompare il volume plasmatico perso attraverso la sudorazione, mentre i vasi sanguigni rimangono dilatati. Inoltre, la frequenza respiratoria aumenta, poiché l’organismo cerca di disperdere più calore attraverso gli atti respiratori più ravvicinati. Con il caldo, diminuisce leggermente l’appetito, portando le persone a preferire alimenti freschi e leggeri, contribuendo così al controllo del peso corporeo.
Fare attività fisica in estate comporta un dispendio energetico maggiore per riportare la temperatura interna del corpo ai valori normali. L’apparato cardio-respiratorio è coinvolto in uno sforzo maggiore, bruciando principalmente zuccheri invece che grassi. Tuttavia, l’intensità e la frequenza dell’attività fisica influenzano i risultati sul peso corporeo.
Con la temperatura esterna più alta, il tempo dedicato al riscaldamento può essere abbreviato per evitare di affaticare l’organismo. Poiché la temperatura muscolare locale e quella centrale dell’organismo sono già aumentate, il riscaldamento specifico richiede meno tempo.
Il caldo rende più fluido il liquido sinoviale che lubrifica le cartilagini articolari, aumentando l’escursione articolare e consentendo un ampio range di movimento. Inoltre, il tessuto connettivo e le fasce diventano più estensibili, riducendo le resistenze nei movimenti e aumentando la flessibilità del corpo. La trasmissione degli impulsi nervosi è facilitata dall’innalzamento della temperatura, permettendo una maggiore velocità di conduzione e tempi di risposta muscolare più brevi.
L’attività fisica all’aperto con la luce solare aumenta la produzione di endorfine, noti come gli ormoni del benessere, contribuendo a contrastare lo stress, migliorare l’umore e prevenire stati depressivi.
Consigli per l’Attività Fisica con il Caldo
Per praticare attività fisica con il caldo in modo sicuro ed efficace, è importante seguire alcuni consigli utili:
- Bere acqua prima, durante e dopo l’attività fisica per mantenere una corretta idratazione, evitando sia eccessi che carenze d’acqua.
- Adattarsi gradualmente alla pratica dell’attività fisica al caldo per permettere al corpo di abituarsi al nuovo ambiente.
- Scegliere i momenti migliori della giornata per allenarsi, evitando le ore più calde e preferendo il mattino presto o il tardo pomeriggio-sera.
- Indossare abbigliamento leggero e traspirante, evitando di scoprire troppo il corpo per trattenere il sudore e mantenere l’idratazione.
- Optare per sessioni di allenamento più brevi ma frequenti per mantenere l’attività fisica costante e bilanciare l’impatto del caldo.
- Dedicarsi a una routine di esercizi varia che includa forza, resistenza, flessibilità, equilibrio e controllo.
- Preferire esercizi a bassa intensità per evitare sforzi eccessivi e proteggere l’apparato cardiocircolatorio e cardiorespiratorio.
Mantenendo questi suggerimenti a mente, è possibile continuare a fare attività fisica durante il caldo estivo, trarre i benefici dell’esercizio fisico e godere di una migliore salute e benessere generale. La palestra può rappresentare un’ottima opzione per allenarsi al fresco e ottenere un accompagnamento professionale nell’esecuzione degli esercizi.