Astigmatismo: definizione, cause, sintomi, diagnosi e trattamenti aggiornati. Fattori di rischio, impatto sulla qualità della vita e innovazioni terapeutiche per una visione nitida e confortevole

L’astigmatismo è un disturbo refrattivo molto diffuso, dovuto a una curvatura non uniforme della cornea o del cristallino. Invece di convergere in un unico punto focale sulla retina, i raggi luminosi formano linee focali, portando a una visione sfocata o distorta a diverse distanze. Questo disturbo può essere di tipo regolare, con meridiani principali perpendicolari, o irregolare, associato a condizioni corneali più complesse. L’astigmatismo colpisce circa il 13% delle persone con errori refrattivi, rendendolo un problema significativo in oftalmologia.

Sintomi astigmatismo

Riconoscere precocemente i sintomi e i segni, soprattutto nei bambini che non sempre riescono a esprimere il loro disagio, è fondamentale per intervenire tempestivamente con una valutazione oculistica. L’osservazione di comportamenti visivi anomali, affaticamento o mal di testa frequenti dovrebbe sempre spingere a un controllo specialistico, poiché una correzione precoce migliora la qualità della vita e previene complicanze visive o posturali

Questa condizione può presentarsi in forme regolari (due meridiani principali ortogonali) o irregolari (curvature asimmetriche spesso legate a patologie corneali).

🧿 Classificazione:

CategoriaTipoDescrizione
In base alla sede anatomicaAstigmatismo cornealeForma più comune; causata da curvatura anomala della cornea. Legato a cheratocono, cicatrici, cheratite, pterigio.
Astigmatismo lenticolareDovuto a deformazioni o spostamenti del cristallino (es. lenticono, sublussazione).
Astigmatismo retinicoRaro; causato da una posizione anomala della macula o struttura retinica.
In base alla regolaritàAstigmatismo regolareDue meridiani principali perpendicolari. Più comune e correggibile con occhiali/lenti.
With-the-ruleIl meridiano verticale è più curvo (frequente nei giovani).
Against-the-ruleIl meridiano orizzontale è più curvo (più comune con l’età).
ObliquoMeridiani principali inclinati rispetto agli assi 0° e 90°.
Bi-obliquoMeridiani inclinati e non perpendicolari fra loro (forma meno frequente).
Astigmatismo irregolareCurvature non simmetriche; non correggibile con lenti standard. Associato a cheratocono e traumi.
In base alla posizione del fuocoAstigmatismo sempliceSolo uno dei due meridiani focalizza sulla retina.
Miopico sempliceUn fuoco davanti alla retina, l’altro sulla retina.
Ipermetropico sempliceUn fuoco dietro la retina, l’altro sulla retina.
Astigmatismo compostoNessun fuoco è sulla retina.
Miopico compostoEntrambi i fuochi si trovano davanti alla retina.
Ipermetropico compostoEntrambi i fuochi sono dietro la retina.
Astigmatismo mistoUn fuoco davanti e uno dietro la retina.
Cause associateFattori ereditari, pressione palpebrale, tensione muscolare oculare, traumi, interventi chirurgici (es. cheratoplastica), variazioni pupillari o accomodative.

Sintomi e fattori predisponenti

Diversi fattori possono predisporre allo sviluppo dell’astigmatismo, e la loro origine è spesso multifattoriale. Essendo un difetto refrattivo che altera la qualità della visione, si manifesta con sintomi spesso facilmente riconoscibili, ma talvolta sottovalutati, soprattutto nei più piccoli che non sempre riescono a verbalizzare bene i loro disturbi visivi.

Il sintomo più comune è la visione sfocata o distorta, che interessa sia la visione da lontano sia quella da vicino. I bambini possono mostrare difficoltà a mettere a fuoco oggetti, sia nella lettura sia nell’osservazione di elementi distanti, con conseguente stanchezza visiva precoce.

Spesso la visione offuscata induce a sforzare gli occhi, con conseguente affaticamento oculare, uno stato di tensione che può evolvere in mal di testa frequenti, soprattutto dopo attività visive prolungate.

Un altro segnale importante nei bambini è la tendenza a strizzare gli occhi o a inclinare la testa per cercare di migliorare la messa a fuoco, comportamenti che possono indicare la presenza di un astigmatismo non corretto.

In alcuni casi si manifestano abbagliamento e sensibilità alla luce, problemi che possono rendere difficoltosa la visione in ambienti luminosi o al buio, ad esempio durante la guida notturna negli adulti.

Sintomi più rari ma clinicamente rilevanti includono la percezione di immagini sdoppiate o con aloni, disturbi posturali dovuti al tentativo di compensare la vista sfocata, e difficoltà nella coordinazione occhio-mano nei bambini, che può influire sul rendimento scolastico e sulle attività motorie.

Astigmatismo

Astigmatismo, livelli di compromissione della messa a fuoco

Occhi rossi frequenti o irritati possono comparire in caso di affaticamento cronico e non corretto, specie se l’astigmatismo è associato a problematiche allergiche o a malattie oculari concomitanti.

CategoriaSintomi / SegniNote / Implicazioni
VisioneVisione sfocata da lontano e da vicinoSintomo principale in tutte le età
Visione distorta o immagini deformateDifficoltà nel riconoscere forme precise
Duplicazione o aloni intorno a luciSegno più raro, possibile indicazione di astigmatismo elevato
Comportamenti oculariStrizzare o socchiudere gli occhiTentativo di migliorare la nitidezza
Inclinazione della testa o movimenti straniCompensazione visiva inconsapevole
Scuotimento della testa o battito delle palpebreManifestazioni di disagio visivo
AffaticamentoStanchezza oculare dopo attività visiveComune in bambini e adulti
Mal di testa frequenti, soprattutto frontaliAssociato a sforzo visivo prolungato
SensibilitàSensibilità alla luce (fotofobia)Può rendere difficile la lettura o guida notturna
Abbagliamenti o riflessi fastidiosiIndicano aberrazioni ottiche
Segni associatiOcchi rossi o irritati frequentiSpesso correlati a stress visivo o allergie
Difficoltà di concentrazione o rendimento scolasticoPuò dipendere da visione sfocata non corretta
Problemi di coordinazione occhio-manoRilevante soprattutto nei bambini

Uno dei principali elementi predisponenti è l’ereditarietà genetica. Studi su famiglie e gemelli hanno evidenziato un’importante componente genetica nel determinare la forma della cornea. Alcuni geni specifici, come PDGFRA, CLDN7 e ACP2, risultano coinvolti nella regolazione delle strutture corneali.

Anche la pressione meccanica esercitata dalle palpebre e l’azione dei muscoli extraoculari può incidere sulla curvatura della cornea, favorendo in particolare forme regolari di astigmatismo. Condizioni come la ptosi palpebrale possono alterare significativamente l’asse visivo.

Variazioni nella risposta accomodativa dell’occhio e nel diametro della pupilla influenzano la modalità con cui la luce viene rifratta, con possibili ripercussioni sulla simmetria ottica, contribuendo così allo sviluppo di astigmatismi anche fluttuanti.

L’età, il genere e l’etnia rappresentano ulteriori fattori rilevanti. Nei soggetti giovani si riscontra più frequentemente l’astigmatismo “con la regola“, mentre negli adulti e anziani tende a prevalere quello “contro la regola“. Inoltre, alcune popolazioni, come quella Han della Cina nord-occidentale, mostrano una maggiore incidenza della condizione, così come i soggetti di sesso maschile.

Tra le condizioni oculari predisponenti, si segnalano malattie corneali come cheratocono, cheratite, cicatrici corneali e pterigio, che possono deformare la superficie anteriore dell’occhio generando astigmatismo irregolare. Anche interventi chirurgici (ad esempio, la cheratoplastica o la chirurgia della cataratta) e traumi oculari possono alterare la morfologia corneale.

Durante l’infanzia, fattori legati allo sviluppo visivo possono giocare un ruolo attivo. Prematurità, età materna elevata, abitudini alimentari (come l’allattamento artificiale), esposizione eccessiva a dispositivi elettronici, nonché il fumo passivo materno durante la gravidanza, sono stati identificati come elementi di rischio. L’uso prolungato di schermi nei bambini può modificare la postura visiva e aumentare la pressione sulla cornea.

Infine, fattori ambientali e di stile di vita contribuiscono anch’essi: l’esposizione cronica a inquinanti atmosferici come biossido di azoto (NO₂) e particolato fine (PM₂.₅) è stata associata a una maggiore prevalenza di astigmatismo nei giovani. Inoltre, condizioni allergiche oculari, come la congiuntivite atopica, promuovono infiammazione e sfregamento oculare cronico, influenzando negativamente la regolarità corneale.

Le cause non sono del tutto comprese, ma sono implicati:

Fattore predisponenteMeccanismo principale
GeneticaVariazioni corneali ereditarie
Palpebre / muscoli oculariPressione meccanica sulla cornea
Accomodazione / pupillaAlterazioni rifrattive transitorie
Età / genere / etniaDistribuzione variabile delle forme astigmatiche
Patologie corneali/occulariModifiche strutturali – astigmatismo regolare/irregolare
Fattori infantiliSviluppo visivo influenzato da genetica e ambiente
Inquinamento / allergie oculariInfiammazione e danno meccanico corneale

L’astigmatismo colpisce circa 1 persona su 3, con una prevalenza globale tra l’8 % e il 62 %, aumentata nei soggetti anziani. Nelle persone con meno di 40 anni prevale la forma “with‑the‑rule”, mentre quella “against‑the‑rule” diventa più frequente con l’avanzare dell’età.

Diagnosi

La diagnosi dell’astigmatismo si basa su un esame oculistico approfondito volto a rilevare la presenza e la gravità del difetto refrattivo, identificandone inoltre la natura (regolare o irregolare) e la sede di origine (corneale, lenticolare o retinica).

Il processo diagnostico inizia con un’accurata raccolta dei dati anamnestici, che include la descrizione dei sintomi riferiti dal paziente, come disturbi visivi, difficoltà scolastiche nei bambini, mal di testa o affaticamento oculare.

Occhio con/senza astigmatismo

Occhio con/senza astigmatismo

Tra i test fondamentali per la valutazione visiva vi sono il test di acutezza visiva, che misura la capacità di distinguere dettagli e contrasti a varie distanze, e la rifrazione, eseguita mediante strumenti quali il forottero o l’autorefrattometro, per determinare il difetto refrattivo e in particolare la componente cilindrica tipica dell’astigmatismo. La retinoscopia, tecnica oggettiva basata sull’osservazione del riflesso retinico, permette ulteriori valutazioni della rifrazione.

Per analizzare la curvatura corneale si utilizzano la cheratometria, che misura i due meridiani principali della cornea, e la topografia corneale, capace di fornire una mappa tridimensionale dettagliata della superficie corneale, particolarmente utile in caso di astigmatismo irregolare o di patologie associate come il cheratocono. La pachimetria consente invece di misurare lo spessore corneale, informazione rilevante soprattutto prima di interventi chirurgici.

Ulteriori esami includono l’esame alla lampada a fessura per valutare le strutture anteriori dell’occhio e il test del cilindro Jackson, che serve a identificare l’asse e la sua entità tramite lenti cilindriche progressive.

Sebbene non esistano scale di gravità standardizzate, la quantificazione delle diottrie, la distinzione tra forme regolari e irregolari e la valutazione soggettiva della qualità visiva permettono di classificarlo in base alla severità e alla necessità di trattamento.

Infine, è fondamentale effettuare una diagnosi differenziale per escludere cause secondarie, quali cicatrici o altre patologie corneali, e per valutare condizioni associate che possono influire sulle scelte terapeutiche.

La valutazione comprende, in sintesi:

Metodo/StrumentoScopoPrincipio / DescrizioneVantaggi principaliLimitazioni
Test di acutezza visivaValutazione della qualità visivaMisura la capacità di distinguere dettagliSemplice, immediatoNon fornisce dati refrattivi specifici
Rifrazione (forottero/autorefrattometro)Determinazione del difetto refrattivoCalcolo delle diottrie necessarie per correzionePreciso, standardizzatoDipende dalla collaborazione del paziente
RetinoscopiaValutazione oggettiva della rifrazioneOsservazione del riflesso retinico con luceUtile in pazienti non collaborantiRichiede esperienza dell’esaminatore
CheratometriaMisurazione della curvatura cornealeValuta raggi di curvatura nei due meridiani principaliVeloce, utile per astigmatismi regolariNon rileva irregolarità complesse
Topografia cornealeMappatura dettagliata della superficie cornealeCreazione di mappa 3D della corneaIndividua anche astigmatismi irregolariCosto elevato, necessita strumentazione
PachimetriaMisurazione dello spessore cornealeUtilizza ultrasuoni o tecniche otticheImportante per valutazione pre-chirurgicaNon direttamente diagnostica per astigmatismo
Lampada a fessuraEsame strutturale dell’occhio anterioreVisualizzazione dettagliata di cornea, cristallino e annessiDiagnostica malattie associateNon quantifica difetti refrattivi
Cylindro Jackson (fan test)Identificazione asse e entità astigmatismoLenti cilindriche progressive per trovare correzione ottimaleSpecifico per astigmatismoPoco usato, integrativo ad altri test
Cura

La correzione può avvenire tramite metodi ottici o interventi chirurgici, a seconda della gravità del difetto e delle esigenze del paziente.

Correzione Ottica

La forma più comune di correzione è tramite occhiali con lenti cilindriche toriche, progettate per compensare la diversa curvatura della cornea e garantire una visione nitida. Le lenti vengono personalizzate in base alla misurazione della rifrazione, tenendo conto dell’entità e dell’asse dell’astigmatismo.

Le lenti a contatto toriche, morbide o rigide, rappresentano un’alternativa spesso preferita perché offrono un campo visivo più ampio e meno distorsioni rispetto agli occhiali. Sono efficaci nel correggere astigmatismi fino a circa 2-3 diottrie, con modelli specifici per astigmatismi più elevati.

Interventi Chirurgici

Per astigmatismi di entità maggiore o per chi desidera una soluzione permanente, esistono diverse procedure chirurgiche:

  1. Cheratectomia Astigmatica (AK): Si effettuano incisioni arcuate precise sulla cornea per appiattire il meridiano più curvo, correggendo così l’astigmatismo. È indicata per valori di astigmatismo fino a 4-6 diottrie.
  2. Incisioni Rilassanti Limbali (LRI): Piccole incisioni sul bordo della cornea, utili per astigmatismi lievi (1-2 diottrie), spesso eseguite insieme alla chirurgia della cataratta.
  3. Impianto di Lenti Intraoculari Toriche (Toric IOL): Durante l’intervento di cataratta, è possibile impiantare lenti intraoculari toriche che correggono contemporaneamente cataratta e astigmatismo corneale, migliorando significativamente la qualità visiva.
  4. Chirurgia Refrattiva Laser: Tecniche come LASIK, PRK ed Epi-LASIK consentono di rimodellare la cornea mediante laser. La LASIK personalizzata (C-LASIK) rappresenta una soluzione avanzata particolarmente efficace per astigmatismi elevati, garantendo un alto grado di precisione e risultati visivi stabili.
  5. Gestione post-cheratoplastica: Dopo un trapianto corneale, possono insorgere astigmatismi significativi. La gestione può prevedere la rimozione selettiva di suture, incisioni rilassanti o interventi laser come la LASIK per correggere astigmatismi anche fino a 8-16 diottrie. Tecniche più invasive, come la resezione a cuneo corneale o il metodo Ruiz, sono riservate a casi estremi con astigmatismi superiori a 20 diottrie.
Metodo CorrettivoDescrizioneIndicato perLimiti/Considerazioni
Occhiali con lenti toricheLenti cilindriche che compensano la diversa curvatura cornealeAstigmatismo regolare di qualsiasi entitàSoluzione non invasiva, ma campo visivo limitato
Lenti a contatto toricheLenti morbide o rigide con correzione specifica per astigmatismoAstigmatismi fino a 2-3 diottrieRichiede adattamento e manutenzione
Cheratectomia Astigmatica (AK)Incisioni arcuate sulla cornea per appiattire il meridiano più curvoAstigmatismi fino a 4-6 diottrieProcedure chirurgiche meno precise rispetto al laser
Incisioni Rilassanti Limbali (LRI)Micro incisioni al bordo corneale, spesso con chirurgia catarattaAstigmatismi lievi (1-2 diottrie)Soluzione economica e semplice
Impianto di lenti intraoculari toriche (Toric IOL)Lenti impiantate durante chirurgia cataratta per correzione simultaneaAstigmatismi corneali e catarattaRichiede intervento chirurgico
Chirurgia refrattiva laser (LASIK, PRK, Epi-LASIK)Rimodellamento corneale tramite laser, personalizzato per astigmatismoAstigmatismi di varia entità, inclusi elevatiProcedure altamente precise e diffuse
Gestione post-cheratoplasticaRimozione suture, incisioni, laser o resezioni per astigmatismi post-trapiantoAstigmatismi elevati post-cheratoplasticaOpzioni invasive e complesse per casi severi

Nel biennio 2023‑2024 si sono perfezionate le tecniche di impianto delle toric IOL, migliorandone la precisione e la stabilità postoperatoria. L’utilizzo di laser a femtosecondi ha ulteriormente aumentato l’accuratezza degli interventi .

Con l’opportuna correzione, la maggior parte dei pazienti ottiene visione nitida e soddisfacente. Occhiali e lenti offrono soluzioni efficaci, mentre la chirurgia moderna ha elevati standard di sicurezza. È fondamentale il monitoraggio periodico, in particolare dopo impianto di lenti o interventi chirurgici, poiché l’astigmatismo può modificarsi nel tempo.

L’astigmatismo, se non corretto adeguatamente, può determinare un significativo disagio funzionale e sociale. La visione distorta o sfocata influisce negativamente su attività quotidiane quali la guida, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione o di notte, aumentando il rischio di incidenti. Inoltre, il continuo sforzo visivo può causare affaticamento oculare cronico, mal di testa e riduzione della concentrazione, compromettendo la produttività lavorativa e scolastica. L’impatto psicologico non va sottovalutato: la percezione di un deficit visivo può generare insicurezza e limitare la partecipazione ad alcune attività sociali o sportive. Nei bambini rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di ambliopia (“occhio pigro”) e di difficoltà nell’apprendimento, dovute alla percezione visiva alterata. È fondamentale eseguire screening visivi precoci per individuare difetti refrattivi come l’astigmatismo e intervenire tempestivamente con correzioni ottiche o trattamenti specifici. La prevenzione dell’ambliopia attraverso la correzione dell’astigmatismo può evitare deficit visivi permanenti e migliorare le performance scolastiche e il benessere complessivo del bambino.

L’avanzamento delle tecnologie diagnostiche ha rivoluzionato l’approccio all’astigmatismo. Strumenti come la topografia corneale tridimensionale e l’imaging con tomografia a coerenza ottica (OCT) permettono di rilevare con grande precisione le alterazioni corneali anche in fasi iniziali, migliorando la diagnosi e la pianificazione terapeutica. Inoltre, l’uso di intelligenza artificiale sta emergendo come supporto per l’analisi dei dati clinici e la personalizzazione delle tecniche chirurgiche, aumentando l’efficacia e la sicurezza degli interventi.



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