Amenorrea Primaria e Secondaria

L'amenorrea è una condizione che riguarda l'assenza o l'interruzione del flusso mestruale nelle donne. Si distinguono due tipi principali: l'amenorrea primaria e l'amenorrea secondaria.

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  1. Amenorrea Secondaria

La prima si verifica quando una ragazza non ha ancora avuto il suo primo ciclo mestruale entro i 16 anni di età, mentre la seconda si manifesta quando una donna che ha avuto cicli regolari smette di avere le mestruazioni per un periodo di tempo prolungato.

Le cause dell’amenorrea primaria possono essere sia legate a problemi direttamente connessi all’apparato genitale, come malformazioni dell’ovaio o dell’utero, sia a cause che agiscono in modo indiretto sulla funzione genitale. In alcuni casi, anche se il meccanismo regolatore della funzione ovarica e mestruale agisce regolarmente, si verifica un’insensibilità della mucosa uterina agli stimoli ormonali provenienti dall’ovaio.

Le cause dell’amenorrea secondaria possono essere di natura genitale, come la distruzione o l’asportazione di uno degli organi implicati nella funzione mestruale, come l’ovaio o l’utero. Altre cause comuni dell’amenorrea secondaria sono legate all’alterazione della funzionalità ipofisaria, che causa una diminuzione dell’attività di tutte le ghiandole endocrine controllate dall’ipofisi.

Amenorrea Secondaria

L’amenorrea secondaria è una condizione in cui le mestruazioni sono assenti per un periodo prolungato di almeno tre mesi nelle donne senza precedenti irregolarità del ciclo mestruale, o per almeno nove mesi nelle donne con una storia di oligomenorrea. Questo disturbo può essere causato da una serie di fattori, tra cui gravidanza, menopausa, uso di farmaci, anoressia nervosa, bulimia, malnutrizione, stress eccessivo, tumori ipofisari o ipotalamici e sindrome di Sheehan.

L’amenorrea secondaria è spesso accompagnata da sintomi aggiuntivi, come mal di testa, irsutismo (crescita eccessiva dei peli del viso), acne, disturbi della visione, perdita di latte dal seno, secchezza vaginale, perdita dei capelli e vampate di calore. Una diagnosi accurata dell’amenorrea secondaria è fondamentale per identificare con precisione le cause sottostanti.

Per comprendere meglio l’amenorrea secondaria, è importante fare un breve ripasso dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie. In una donna con un ciclo mestruale regolare, l’ipotalamo produce l’ormone GnRH, che stimola l’ipofisi a produrre le gonadotropine FSH (ormone follicolo-stimolante) e LH (ormone luteinizzante). Queste gonadotropine raggiungono le ovaie attraverso il flusso sanguigno, stimolando la produzione di estrogeni e progesterone. Gli estrogeni e il progesterone regolano i diversi passaggi del ciclo mestruale, dal rilascio del follicolo allo sfaldamento dell’endometrio e l’inizio delle mestruazioni.

L’amenorrea secondaria indica l’assenza delle mestruazioni per un periodo prolungato, ed è importante distinguerla dall’amenorrea primaria, che si verifica quando una donna non ha ancora avuto il suo primo ciclo mestruale entro una certa età.

Le cause dell’amenorrea secondaria sono diverse e possono includere condizioni naturali come la gravidanza, l’allattamento o la menopausa. L’uso di contraccettivi può anche causare amenorrea secondaria, sebbene solo in una parte delle donne, e il ritorno alla normalità avvenga quando si interrompe l’uso dei contraccettivi. Altri fattori possono includere l’assunzione di determinati farmaci come antipsicotici, chemioterapici, antidepressivi, farmaci per la pressione sanguigna e farmaci antiallergici. Stili di vita o abitudini come la perdita di peso eccessiva, disturbi del comportamento alimentare, obesità severa, eccessivo esercizio fisico, stress e abuso di droghe possono contribuire all’amenorrea secondaria.

Gli squilibri ormonali lungo l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie sono un’altra causa comune dell’amenorrea secondaria. Ciò può essere causato da condizioni come tumori ipofisari, tumori ipotalamici, carenze nutrizionali gravi, sindrome dell’ovaio policistico e sindrome di Sheehan. Gli squilibri ormonali che non dipendono dall’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie possono derivare da malfunzionamenti acquisiti della tiroide, sindrome di Cushing, prolattinoma e altri disturbi endocrini.

Anomalie anatomiche acquisite dell’apparato genitale femminile, come la sindrome di Asherman caratterizzata dalla presenza di tessuto cicatriziale all’interno dell’utero, possono anche causare amenorrea secondaria. Altre cause possono includere radioterapia per il trattamento dei tumori, sarcoidosi, depressione e disturbi psichiatrici, tubercolosi e altro ancora.

La diagnosi dell’amenorrea secondaria richiede un’approfondita valutazione medica. Ciò può includere una valutazione dei sintomi, esami pelvici, esami del seno e dei genitali, test di gravidanza, analisi del sangue per misurare i livelli ormonali di FSH, LH, TSH e prolattina, ecografie pelviche, e in alcuni casi, TC o risonanza magnetica della testa per escludere tumori ipofisari o ipotalamici.

La conoscenza delle cause sottostanti è essenziale per pianificare il trattamento appropriato per l’amenorrea secondaria. Una volta identificata la causa, sarà possibile stabilire la terapia più adatta per affrontare il problema.

Nel caso dell’amenorrea secondaria, è importante escludere la gravidanza come causa dell’interruzione delle mestruazioni. Al di fuori di questo periodo fisiologico, l’amenorrea secondaria è espressione di uno stato patologico. Altre cause possono essere rappresentate da squilibri ormonali, come una deficienza nella produzione di estrogeni o progesterone, o da fattori extragenitali come gravi stati di denutrizione, bruschi cambiamenti climatici, fattori psicologici e stress fisico o emotivo.

Tra le atlete professioniste, l’amenorrea può essere associata a osteoporosi e disturbi alimentari, ed è comunemente inserita nella cosiddetta “triade dell’atleta donna”. La diagnosi dell’amenorrea richiede un’attenta valutazione medica che può includere esami del sangue per valutare i livelli ormonali, ecografie per verificare eventuali anomalie anatomiche e, in alcuni casi, una risonanza magnetica.

Il trattamento dell’amenorrea dipende dalla causa sottostante. Se la causa è uno squilibrio ormonale, possono essere prescritti farmaci per stimolare l’ovulazione o ripristinare i livelli ormonali normali. Nel caso di problemi anatomici, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico correttivo. È importante sottolineare che l’amenorrea può avere implicazioni per la salute generale della donna, come un aumento del rischio di osteoporosi e problemi di fertilità.

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