Leggere l'etichetta degli additivi alimentari

Tra Tradizione ed Evoluzione: Gli Additivi Alimentari e il Loro Ruolo

La produzione alimentare è un intricato equilibrio tra arte e scienza, un processo complesso che va ben oltre la mera preparazione di cibi. Conservare il cibo, preservarne odore, colore e sapore, o magari arricchirne il gusto e l’aroma, sono sfide che i produttori devono affrontare. Nel corso della storia, l’umanità ha sperimentato metodi di conservazione e selezionato additivi attraverso un processo continuo di prova ed errore.

Pratiche come la salatura di carni e pesce, l’utilizzo di aceto per conservare i vegetali, o il ricorso al limone per prevenire l’ossidazione dei cibi, hanno rappresentato soluzioni primitive ma efficaci, plasmate dall’empirismo più totale. Tuttavia, qualità, gusto e igiene di quei prodotti potrebbero oggi sorprendentemente perplessi.

L’avvento delle tecniche di produzione alimentare su scala industriale, con la necessità di standardizzare le caratteristiche organolettiche e garantire la conservazione dei prodotti, ha portato all’utilizzo di additivi alimentari. Questi complessi agenti, definiti nel Regolamento (CE) n. 1333/2008, sono sostanze non consumate direttamente ma aggiunte intenzionalmente per scopi tecnologici.

La discussione sull’impiego di additivi alimentari è sempre stata controversa, alimentata da diffidenza e timori spesso infondati. Tuttavia, è fondamentale dissipare dubbi, sottolineando che molte sostanze utilizzate sono normalmente presenti nei cibi e che esiste una vasta letteratura scientifica sulla sicurezza e gli eventuali problemi derivanti dalla loro presenza.

La normativa europea regola rigorosamente l’uso di additivi alimentari. Solo quelli autorizzati possono essere aggiunti agli alimenti, con chiare indicazioni in etichetta. L’impiego di additivi è vietato in alcuni alimenti, come la pasta, l’olio di oliva e il miele, a meno che non sia giustificato da necessità tecniche.

Il processo di autorizzazione, descritto nel dettaglio dal Regolamento (CE) n. 1331/2008, si basa sulla tutela del consumatore. Gli additivi devono soddisfare requisiti specifici, garantendo che il loro utilizzo non comporti rischi per la salute e che sia motivato da esigenze tecniche insostituibili.

La quantità massima utilizzabile di alcuni additivi è limitata, con una Dose Giornaliera Accettabile stabilita per garantire sicurezza. Per altri, non vi è un limite, purché la loro presenza sia motivata dal raggiungimento di un effetto tecnologico desiderato nel prodotto finale.

Organismi come JECFA, Codex Alimentarius, CCFA, SCF ed EFSA sono responsabili della sicurezza degli additivi alimentari, mantenendo elenchi aggiornati in base a nuovi dati e segnalazioni. Attualmente, l’EFSA è impegnata in una vasta revisione di tutti gli additivi alimentari, prevista per essere completata entro la fine del 2020.

Per chiarezza sulla normativa italiana, il Ministero della Salute fornisce una rassegna dettagliata e aggiornata, completando così il quadro regolatorio degli additivi alimentari nel nostro paese.

100-199

COLORANTI

100-109 – gialli
110-119 – arancione
120-129 – rossi
130-139 – blu e violetti
140-149 – verdi
150-159 – marroni e neri
160-199 – altri

200-299

CONSERVANTI

200-209 – sorbati
210-219 – benzoati
220-229 – solfuri
230-239 – fenoli e formiati
240-259 – nitriti e nitrati
260-269 – acetati
270-279 – lattati
280-289 – propionati
290-299 – altri

300-399

ANTIOSSIDANTI E CORRETTORI DI ACIDITÀ

300-309 – ascorbati (vitamina C)
310-319 – gallati e eritorbati
320-329 – lattati
330-339 – citrati e tartrati
340-349 – fosfati
350-359 – malati e adipati
360-369 – succinati e fumarati
370-399 – altri

400-499

ADDENSANTI, STABILIZZANTI ED EMULSIONANTI

400-409 – alginati
410-419 – gomma naturale
420-429 – altri agenti naturali
430-439 – derivati del poliossietilene
440-449 – emulsionanti naturali
450-459 – fosfati
460-469 – derivati della cellulosa
470-489 – derivati degli acidi grassi
490-499 – altri

500-599

REGOLATORI DI ACIDITÀ E ANTIAGGLOMERANTI

500-509 – acidi e basi inorganiche
510-519 – cloruri e solfati
520-529 – solfati e idrossidi
530-549 – sali dei metalli alcalini
550-559 – silicati
570-579 – stearati e gluconati
580-599 – altri

600-699

ESALTATORI DI SAPIDITÀ

620-629 – glutammati
630-639 – inosinati
640-649 – altri

900-999

VARI

900-909 – cere
910-919 – glasse
920-929 – agenti ausiliari
930-949 – gas per confezionamento
950-969 – dolcificanti
990-999 – schiumogeni

1100-1599

ALTRI PRODOTTI

Sostanze che non rientrano nelle classificazioni sopra indicate
Indietro
Avanti

Prosegui la lettura navigando con i tasti avanti e indietro. Questo contenuto è stato suddiviso in 3 pagine.



L'acidosi respiratoria è una condizione medica caratterizzata dall’incapacità dei polmoni di eliminare efficacemente l’anidride carbonica (CO₂) prodotta dall’organismo