Le ultime novità scientifiche sull’eczema: cause immunologiche, terapie innovative, farmaci biologici, trattamenti personalizzati e prospettive future nella cura della dermatite

L’eczema, chiamato anche dermatite, è un’infiammazione acuta o cronica della pelle che manifesta a livello cutaneo con macchie o pustole evidenti e fastidiose. Si caratterizza per la comparsa di arrossamenti, prurito marcato, piccole bolle o croste. I due termini sono utilizzati in ambito medico come sinonimi: indicano lo stesso processo infiammatorio della cute. Ne esistono diverse forme, ognuna con caratteristiche specifiche che richiedono la valutazione di uno specialista in dermatologia per essere riconosciute e trattate correttamente.

Sintomi eczema

L’eczema rappresenta una patologia cutanea complessa, con numerose forme cliniche e origini multifattoriali. Una diagnosi precisa, seguita da un trattamento mirato e individualizzato, è essenziale per tenere sotto controllo i sintomi e migliorare il benessere del paziente

Epidemiologia e impatto sulla popolazione

Nel 2010, le statistiche hanno indicato che circa 230 milioni di persone nel mondo – pari a circa il 3,5% dell’intera popolazione globale – avevano avuto almeno un episodio di eczema. I bambini risultano i più colpiti: in Gran Bretagna ne soffre il 20% dei minori, mentre negli Stati Uniti la percentuale è intorno al 10%. Le donne mostrano una prevalenza più alta rispetto agli uomini. Inoltre, tra il 1940 e il 2000, l’incidenza dell’eczema è aumentata, ma le cause di questa tendenza restano ancora non del tutto chiare. In territorio statunitense, un’indagine effettuata nel 2010 ha rivelato che il 10% dei lavoratori – oltre 15 milioni di individui – presentava una o più forme di dermatite, con maggiore frequenza tra gli operatori dell’assistenza sanitaria e sociale.

Esiste tutto un insieme di condizioni e patologie che possono essere ricondotte all’eczema, distinguendo tra quelle che agiscono come cause, fattori aggravanti o conseguenze, e indicando il tipo di eczema più frequentemente associato. Ecco un quadro clinico dettagliato:

MalattieCondizioni associateTipo di eczema riscontratoTipo di relazioneMeccanismo coinvoltoOsservazioni cliniche
🧬 Malattie geneticheMutazioni FLG (filaggrina)Eczema atopicoPredisponenteCompromissione della barriera epidermica, perdita transepidermica di acqua, facilitazione penetrazione allergeniPresente in oltre il 30% dei pazienti con dermatite atopica
🧠 Disturbi psicosomaticiStress cronicoNeurodermatite, eczema atopicoFattore scatenante o aggravanteAumento del cortisolo, disfunzione immunitaria, incremento del prurito e del grattamentoContribuisce alla cronicizzazione e alla comparsa di lesioni lichenoidi
🛌 Disturbi del sonnoInsonnia da prurito notturnoEczema atopico, discoideConseguenzaPrurito continuo → interruzione del sonno → peggioramento del quadro clinico generaleRiduzione della qualità della vita, impatto psicologico e funzionale
🤧 Malattie allergicheAsma bronchialeEczema atopicoPatologia associata (comorbilità)Parte della marcia atopica, risposta immunitaria Th2, iperattività IgE mediataComparsa tipica in età pediatrica
Rinite allergicaEczema atopicoPatologia associata (comorbilità)Risposta allergica sistemica condivisa, mediata da IgEFrequente nei bambini con eczema persistente
Allergie alimentariEczema atopicoFattore scatenanteReazioni IgE o non-IgE mediate agli alimenti → infiammazione sistemica o cutaneaUova, latte, arachidi, grano, soia tra i trigger più comuni
Dermatite da contatto allergicaEczema da contattoCausa direttaReazione allergica ritardata (tipo IV) al contatto con sostanze sensibilizzanti (nichel, cobalto, profumi)Diagnosi tramite patch test
🧫 Infezioni battericheStaphylococcus aureusTutti i tipi (soprattutto atopico)Conseguenza / aggravamentoColonizzazione secondaria su cute lesa → impetiginizzazione, aumento infiammazioneRilevabile con tampone cutaneo, talvolta necessita antibiotico
🦠 Infezioni viraliHerpes simplex (eczema herpeticum)Eczema atopicoComplicanza infettivaDiffusione virale su cute danneggiata → lesioni vescicolose multiple, potenzialmente sistemichePuò essere grave, richiede antivirali (aciclovir)
Mollusco contagiosoEczema atopicoConseguenzaLesioni virali favorite da barriera cutanea compromessaComune nei bambini con dermatite atopica
🍄 Infezioni fungineMalassezia furfurEczema seborroicoFattore aggravanteProliferazione fungina su cute seborroica → desquamazione e pruritoTrattamento con antifungini topici o shampoo specifici
🧬 Malattie autoimmuniCeliachiaDermatite erpetiformeCondizione correlata / associataDepositi di IgA nella giunzione dermoepidermica, reazione autoimmunitaria al glutineLe vescicole migliorano con dieta priva di glutine
Vitiligine, alopecia areataEczema atopico (in alcuni casi)Associazione autoimmune indirettaPresenza di disfunzione immunitaria condivisaPiù rara, ma documentata nei soggetti atopici
💢 Patologie vascolariInsufficienza venosa cronicaEczema varicosoCausa direttaStasi venosa → infiammazione cronica cutanea, edema, prurito, desquamazioneComune in soggetti oltre i 50 anni, spesso su gambe e caviglie
🧠 Patologie psichiatricheAnsia, depressioneTutti i tipi (soprattutto atopico)Conseguenza e aggravanteImpatto psicologico della malattia + alterazione dell’asse neuroendocrinoIl trattamento psicologico può migliorare l’aderenza alla terapia
🦠 ParassitosiScabbia, pediculosiAuto-eczematizzazioneCausa indirettaInfestazioni cutanee che provocano eczema a distanza dal sito primarioDiagnosi differenziale importante con eczema vero e proprio

Le ragioni che portano allo sviluppo dell’eczema, con gli esperti che ritengono vi sia una combinazione di elementi genetici ed esterni, aprono a più livelli diagnostici ed interpretativi. A livello genetico, è emerso che molti soggetti affetti presentano alterazioni nell’attività di alcuni geni, in particolare quello che regola la produzione della filaggrina, una proteina fondamentale per l’integrità dell’epidermide. Inoltre, la tendenza familiare all’eczema suggerisce una possibile componente ereditaria. Tra i fattori ambientali che possono contribuire vi sono allergeni (come acari o determinati medicinali), sostanze irritanti, infezioni di natura batterica o fungina.

L’eczema non è una malattia unica, ma un insieme di condizioni infiammatorie della pelle che si distinguono per cause, sintomi e aree del corpo coinvolte. Le sue varianti si possono raggruppare in due principali categorie: quelle frequentemente osservate nella pratica clinica e quelle meno diffuse.

Le tipologie di eczema più comuni;

  1. Dermatite atopica: questa è la forma più frequentemente diagnosticata, soprattutto nei bambini. Ha un’origine spesso collegata a reazioni allergiche ed è strettamente connessa ad altre patologie di tipo immunoallergico come l’asma bronchiale e la rinite allergica. Le aree tipiche colpite includono il viso, le mani, i piedi, le pieghe di gomiti e ginocchia. Il trattamento si basa su una combinazione di creme emollienti per mantenere l’idratazione cutanea, corticosteroidi per ridurre l’infiammazione, farmaci immunosoppressori nei casi più severi e, talvolta, terapie con luce controllata.
  2. Dermatite da contatto: questa forma si sviluppa a seguito dell’esposizione diretta della pelle a sostanze irritanti o allergizzanti. Tra i composti più comuni ci sono il sodio laurilsolfato e il nickel. La zona più frequentemente interessata è quella delle mani, con sintomi quali prurito, bruciore e rigonfiamento. La prevenzione consiste nel limitare il contatto con gli agenti scatenanti.
  3. Eczema seborroico: questa variante si presenta in genere sul cuoio capelluto, ma può estendersi anche ad altre aree ricche di ghiandole sebacee. Si manifesta con la comparsa di squame oleose e giallastre simili alla forfora. Può avere una componente infettiva di tipo micotico. I trattamenti più efficaci includono shampoo medicati e antimicotici topici.
  4. Eczema asteatosico: più frequente tra gli individui in età avanzata, questa forma è caratterizzata da una secchezza cutanea marcata, che rende la pelle ruvida e tesa, con tendenza a screpolarsi. Le zone più colpite sono tronco e arti. L’intervento terapeutico si concentra sull’idratazione intensa e sull’uso di prodotti lenitivi.

Le varianti meno comuni di eczema:

  1. Disidrosi: conosciuta anche come eczema disidrotico, questa condizione colpisce le mani e i piedi, provocando la formazione di piccole bolle pruriginose. La sua natura tende a essere recidivante o cronica. Tra le opzioni terapeutiche vi sono i corticosteroidi e la fototerapia.
  2. Eczema discoide: si riconosce per le chiazze tondeggianti, pruriginose e ben delimitate che compaiono su mani, avambracci e tronco. È spesso correlato a una pelle particolarmente secca.
  3. Eczema varicoso: questa forma è tipica delle persone sopra i 50 anni e si associa a disturbi della circolazione venosa, soprattutto nelle gambe. I sintomi includono desquamazione, arrossamento e prurito localizzato.
  4. Dermatite erpetiforme: si tratta di un’eruzione cutanea che si manifesta in pazienti affetti da celiachia. Le lesioni, di tipo vescicolare, si distribuiscono in modo simmetrico su schiena, braccia e gambe. La loro presenza è indice di una reazione autoimmune.
  5. Neurodermatite: questa condizione ha origine da un impulso ripetuto a grattarsi, che porta nel tempo all’ispessimento e alla modificazione della pelle colpita. È spesso il risultato di un circolo vizioso tra prurito e grattamento.
  6. Auto-eczematizzazione: con questo termine si indica una risposta cutanea infiammatoria che si sviluppa a distanza da un’infezione o infestazione primaria, come reazione dell’organismo a uno stimolo iniziale localizzato altrove.
  7. Dermatite periorale: colpisce l’area intorno alla bocca e può essere indotta da vari fattori, tra cui condizioni climatiche rigide o l’uso di cosmetici. Il trattamento può prevedere l’impiego di farmaci che regolano la risposta immunitaria cutanea.

Sintomi eczema e rischi correlati

I sintomi variano in base alla forma di eczema, ma in generale includono prurito persistente, arrossamento, secchezza cutanea, gonfiore, presenza di bollicine o formazione di croste. Le aree del corpo più frequentemente interessate comprendono mani, polsi, braccia, gambe, collo, tronco e caviglie. È raro che l’eruzione si manifesti sui genitali, ma quando accade, i sintomi possono essere intensi e fluttuanti. Il continuo grattarsi può portare a lesioni cutanee che, a loro volta, aumentano il rischio di infezioni batteriche, con eventuali complicanze come febbre, secrezioni purulente e dolore localizzato.

Tipo di EczemaCause PrincipaliSintomi CaratteristiciZone InteressatePatologie CorrelateTrattamenti Comuni
Eczema atopicoPredisposizione genetica, allergeni ambientali, disfunzione barriera cutaneaPrurito, secchezza, arrossamento, crosteViso, mani, piedi, pieghe di gomiti e ginocchiaAsma, rinite allergica, allergie alimentariEmollienti, corticosteroidi, immunosoppressori topici/orali, fototerapia
Eczema da contattoContatto con irritanti (es. detergenti) o allergeni (es. nickel)Prurito, rossore, vesciche, edemaMani (soprattutto), braccia, voltoDermatite allergica da contattoEvitare l’esposizione, corticosteroidi, creme barriera
Eczema seborroicoProliferazione fungina (Malassezia spp.), predisposizione genetica, stressSquame giallastre, pelle arrossata, pruritoCuoio capelluto, sopracciglia, pieghe nasolabialiDermatite seborroica, immunodepressione (es. HIV)Shampoo antifungini, antimicotici topici, corticosteroidi leggeri
Eczema asteatosicoSecchezza eccessiva, invecchiamento cutaneo, clima freddo e seccoFessurazioni, desquamazione, pruritoArti inferiori, troncoXerosi, età avanzataEmollienti ricchi, corticosteroidi blandi, igiene delicata
DisidrosiStress, sudorazione eccessiva, allergeni, infezioni micoticheVescicole pruriginose, talvolta dolorosePalmi, pianta dei piedi, ditaDermatofitosi (coinfezione), dermatite atopicaCorticosteroidi topici, fototerapia, impacchi antisettici
Eczema discoidePelle secca, ferite minime, fattori climaticiChiazze rotondeggianti, arrossate e squamoseMani, braccia, troncoDermatite cronica, infezioni secondarieCorticosteroidi, antibiotici topici se infetto, idratazione
Eczema varicosoInsufficienza venosa cronica, ipertensione venosaPrurito, squame, eritema, talvolta ulcerazioni venoseGambe (soprattutto parte inferiore)Insufficienza venosa, edema cronicoTerapie compressive, emollienti, corticosteroidi
Dermatite erpetiformeReazione autoimmune alla gliadina (glutine)Vescicole simmetriche, bruciore e prurito intensoGlutei, gomiti, ginocchia, scapoleCeliachiaDieta priva di glutine, dapsone (farmaco antinfiammatorio)
NeurodermatitePrurito cronico, abitudine a grattarsi, stressIspessimento cutaneo, iperpigmentazione, lesioni da grattamentoCollo, nuca, genitali, polsiAnsia, disturbi ossessivo-compulsiviCorticosteroidi, bendaggi occlusivi, terapie comportamentali
Auto-eczematizzazioneReazione immunitaria secondaria a infezioni locali o infestazioniEruzione cutanea a distanza dal sito iniziale, pruritoVario (non sul punto d’origine)Scabbia, dermatofitosi, infezioni microbicheTrattamento dell’infezione primaria, corticosteroidi
Dermatite perioraleUso prolungato di corticosteroidi topici, cosmetici occlusivi, agenti atmosfericiPapule e pustole intorno alla bocca, pelle seccaZona periorale (talvolta occhi e naso)Rosacea (differenziale), intolleranza a prodotti topiciSospensione cortisonici, metronidazolo, inibitori topici dell’infiammazione (es. tacrolimus)

Procedura diagnostica e trattamenti disponibili

La diagnosi dell’eczema si basa prevalentemente sull’osservazione diretta della pelle e sulla valutazione del quadro clinico del paziente. In situazioni dubbie, il medico può decidere di effettuare test allergologici o una biopsia della cute. Il percorso terapeutico varia da paziente a paziente e può includere l’uso di creme idratanti, corticosteroidi (sia topici che sistemici, come idrocortisone o clobetasolo), farmaci immunosoppressivi (es. ciclosporina o tacrolimus), antibiotici in caso di sovrainfezione, e antistaminici per lenire il prurito. In alcuni casi, si ricorre alla fototerapia, come la fotochemioterapia. È fondamentale tenere presente che un uso prolungato di corticosteroidi o immunosoppressori può comportare effetti indesiderati, come l’assottigliamento della pelle o una maggiore vulnerabilità alle infezioni.

La diagnosi dell’eczema (o dermatite) è principalmente clinica, ma può essere supportata da test di laboratorio, esami strumentali e scale di valutazione standardizzate, che aiutano a classificare la gravità, a individuare le cause scatenanti e a monitorare la risposta alle terapie.

🧾 Metodi diagnostici e valutativi dell’eczema:

CategoriaMetodo / StrumentoDescrizione e UtilizzoIndicazioni SpecificheNote Cliniche Aggiuntive
🔍 Esame clinicoOsservazione dermatologicaValutazione visiva delle lesioni cutanee da parte del medico (aspetto, distribuzione, tipo di lesione).Tutte le forme di eczema.Fondamentale per diagnosi iniziale. Non invasivo.
Anamnesi dettagliataRaccolta di informazioni su sintomi, familiarità, esposizioni, patologie associate.Supporto alla diagnosi differenziale.Aiuta a distinguere tra eczemi allergici, irritativi, atopici o secondari.
🧪 Test di laboratorio / allergologiciPatch test (test epicutanei)Applicazione sulla pelle di allergeni sospetti per 48-72h.Dermatite da contatto allergica.Positività = reazione infiammatoria localizzata.
Prick testIniezione sottocutanea di allergeni comuni per identificare reazioni immediate (IgE-mediate).Dermatite atopica con sospetto allergico.Rapido, ben tollerato, utile in età pediatrica.
Dosaggio IgE totali e specificheAnalisi ematica per valutare l’iperreattività immunitaria (totali) o la risposta ad allergeni precisi (specifiche).Eczema atopico, dermatite allergica.IgE alte non sempre correlate a gravità clinica.
Esame colturale (tampone cutaneo)Ricerca di batteri o funghi nelle lesioni sospette di infezione secondaria.Sovrainfezione da S. aureus o Candida.Guida l’uso di antibiotici o antimicotici.
Biopsia cutaneaPrelievo di un piccolo campione di pelle per analisi istologica.Diagnosi differenziale (psoriasi, linfomi cutanei, lupus).Raramente necessaria. Usata nei casi atipici o refrattari.
📏 Scale di valutazione clinicaSCORAD (Scoring Atopic Dermatitis)Punteggio composito che valuta: estensione (% BSA), intensità (6 segni clinici), sintomi soggettivi (prurito e sonno).Dermatite atopica.Valori: <15 lieve, 15–40 moderata, >40 grave.
EASI (Eczema Area and Severity Index)Punteggio basato su 4 regioni corporee, valutando eritema, edema, escoriazioni, lichenificazione. Non considera sintomi soggettivi.Dermatite atopica (soprattutto in studi clinici).Più oggettivo di SCORAD. Richiede formazione per applicazione corretta.
POEM (Patient-Oriented Eczema Measure)Questionario settimanale con 7 domande su sintomi soggettivi (prurito, secchezza, disturbi del sonno, ecc.).Autovalutazione da parte del paziente.Utile per seguire l’evoluzione della malattia e la qualità della vita.
DLQI (Dermatology Life Quality Index)Scala generica che misura l’impatto dell’eczema su vita quotidiana, lavoro, relazioni e benessere psicologico.Qualsiasi forma di dermatite cronica.Non specifico per eczema, ma validato per molte dermatosi croniche.
💡 Altri strumentiDiario clinico del pazienteRegistro giornaliero o settimanale di sintomi, esposizioni, farmaci, alimenti e fattori scatenanti.Eczema atopico, allergico, discoide, ecc.Utile per personalizzare il trattamento e identificare trigger ambientali.
FotodocumentazioneFotografie seriali per valutare miglioramento o peggioramento nel tempo.Monitoraggio dell’efficacia terapeutica.Valido supporto clinico soprattutto nei bambini e nei casi cronici recidivanti.

L’impiego costante di strumenti come SCORAD o POEM consente di seguire l’evoluzione della malattia e modulare le terapie, in particolare nei casi cronici o con ricadute frequenti.

Sintomi eczema

Sintomi eczema, scale di valutazione e diagnosi. La ricerca scientifica sull’eczema sta aprendo nuove prospettive per un controllo più efficace e duraturo della malattia, con un’evoluzione verso un approccio sempre più personalizzato e biologicamente orientato

Cura dell’eczema

La gestione dell’eczema si fonda su un approccio diversificato e adattato al singolo caso, tenendo conto della severità della malattia, della forma clinica, dell’età e di eventuali infezioni o disturbi concomitanti. Le opzioni terapeutiche includono l’uso di farmaci topici e sistemici, interventi fisici e modifiche dello stile di vita.

💊 Terapie farmacologiche topiche:

ClassePrincipali molecoleMeccanismo d’azioneIndicazioni clinicheConsiderazioni cliniche
Corticosteroidi topiciIdrocortisone, betametasone, clobetasoloAntinfiammatorio, vasocostrittore, immunosoppressivo localeTutti i tipi di eczema acuto e cronicoUsare in cicli brevi per evitare atrofia cutanea e tachifilassi
Inibitori della calcineurinaTacrolimus, pimecrolimusBloccano la risposta immunitaria T-cellulareEczema atopico, dermatite periorale, aree sensibiliOttima alternativa agli steroidi in zone delicate (viso, palpebre), non causano atrofia
Emollienti e idratantiGlicerina, urea, ceramidi, petrolatoRipristinano la barriera cutanea, riducono la TEWL*Tutti i tipi di eczema, soprattutto forme seccheFondamentali come terapia base e preventiva, da applicare più volte al giorno
Antibiotici topiciMupirocina, acido fusidicoUccidono i batteri patogeni (es. Staphylococcus aureus)Eczema infetto o impetiginizzatoUso limitato per evitare resistenza batterica
Antimicotici topiciKetoconazolo, ciclopiroxInibiscono la crescita dei funghi (Malassezia, Candida)Eczema seborroico, eczema complicato da micosiEfficaci soprattutto sul cuoio capelluto o aree ricche di sebo

💊 Terapie sistemiche (orale o iniettiva):

ClasseEsempiIndicazioniConsiderazioni cliniche
Corticosteroidi sistemiciPrednisone, metilprednisoloneRiacutizzazioni gravi o eczema generalizzatoUsare per brevi periodi, per rischio di effetti collaterali sistemici
AntistaminiciCetirizina, loratadina, difenidraminaPrurito severo, soprattutto notturnoAlleviano sintomi ma non agiscono sulla causa dell’infiammazione
Immunosoppressori sistemiciCiclosporina, metotrexato, azatioprinaEczema grave refrattario alla terapia topicaRichiedono monitoraggio clinico e laboratoristico (epatotossicità, nefrotossicità, ecc.)
Inibitori JAK oraliAbrocitinib, upadacitinibDermatite atopica moderata-severaBloccano la segnalazione delle citochine infiammatorie, buoni risultati nei trial clinici
Biologici (anticorpi monoclonali)DupilumabDermatite atopica grave e resistenteAnti-IL4/IL13, miglioramento duraturo con buona tollerabilità
Antibiotici sistemiciAmoxicillina, clindamicinaDermatite secondariamente infettaSolo in caso di infezione confermata, dopo tampone o valutazione clinica
Antimicotici sistemiciFluconazolo, itraconazoloEczema seborroico resistenteRari i casi che richiedono sistemico; valutare funzione epatica

💡 Altre terapie:

Tipo di trattamentoDescrizioneIndicazioniConsiderazioni cliniche
Fototerapia (UVB o PUVA)Esposizione controllata a raggi UVEczema atopico cronico, disidrosi, eczema discoideRiduce infiammazione; necessaria supervisione medica per evitare effetti collaterali
Terapia con luce bluAzione antimicrobica e immunomodulanteEczema seborroico o atopico lieve-moderatoAncora in fase sperimentale
Trattamento psicoeducazionaleSupporto psicologico, gestione dello stressTutte le forme croniche o peggiorate da ansia/stressUtile per interrompere il ciclo prurito-grattamento
Terapie dieteticheEliminazione alimenti trigger (dopo test specifici)Dermatite atopica con sospetta allergia alimentareSolo se allergia confermata; diete non diagnostiche possono peggiorare la nutrizione

È stato osservato che chi soffre di celiachia presenta una probabilità tripla di sviluppare eczema rispetto alla media della popolazione, anche se le motivazioni di questo legame non sono ancora completamente chiarite. Questo suggerisce che, nella gestione della dermatite, andrebbero tenuti in considerazione anche eventuali fattori sistemici. Una delle strategie principali per la prevenzione della sua cronicizzazione riguarda le abitudini quotidiane e la prevenzione.

🧴 Routine quotidiana e prevenzione:

StrategiaObiettivo
Uso quotidiano di emollientiRinforzare la barriera cutanea e ridurre recidive
Evitare saponi aggressivi o profumiPrevenire irritazioni e disidratazione
Indossare abiti in cotone o linoMinimizzare attrito e sudorazione
Mantenere le unghie corteRidurre il danno da grattamento
Identificare ed evitare triggerEs. allergeni, stress, sudore, detersivi, polvere

Negli ultimi anni, gli studi sull’eczema, in particolare sulla dermatite atopica, hanno fatto registrare importanti progressi nel campo dell’immunologia, della genetica e della farmacologia. L’interesse scientifico si è progressivamente orientato verso interventi che agiscono sulle basi molecolari e immunitarie della patologia, superando il semplice controllo dei sintomi. Ecco le future classi di farmaci che potranno ben presto inibire i recettori scatenanti l’infiammazione:

ClasseMolecole / TargetMeccanismo d’azioneStato clinico
Biologici anti-IL-4/IL-13DupilumabBlocca i recettori di IL-4 e IL-13, inibendo l’infiammazione Th2Già approvato in molti Paesi
Inibitori JAK oraliAbrocitinib, Upadacitinib, BaricitinibInibiscono la trasduzione del segnale di diverse citochineApprovati per dermatite atopica moderata-severa
Inibitori topici JAKRuxolitinib cremaAzione locale antinfiammatoria su citochine proinfiammatorieAutorizzato in diversi Paesi
Biologici anti-IL-13 selettiviTralokinumabBlocca selettivamente l’interleuchina-13Approvato in Europa e USA
Biologici sperimentaliNemolizumab (anti-IL-31), LebrikizumabNuovi target contro prurito e infiammazioneStudi clinici in fase avanzata
Modulatori della barriera cutaneaCreme con microbiomi ricostruiti o peptidi antimicrobiciRistabiliscono il microbiota e migliorano la funzione barrieraIn fase di studio

Tra le nuove acquisizioni patogenetiche, è emersa l’importanza dell’iperattivazione delle risposte immunitarie di tipo Th2, con un’eccessiva produzione di citochine come IL-4, IL-13, IL-31 e IL-22, coinvolte nell’infiammazione, nel prurito e nell’alterazione della barriera cutanea. Inoltre, mutazioni del gene FLG, che codifica per la filaggrina, sono state associate a una maggiore vulnerabilità della cute. Parallelamente, si è rafforzata l’evidenza del ruolo della disbiosi cutanea, in particolare della colonizzazione da Staphylococcus aureus, nella cronicizzazione della malattia.

Tra le terapie innovative in fase di sviluppo si segnalano approcci immunomodulanti cellulari, trapianti di microbioma con ceppi benefici e strategie di terapia genica topica, tutte ancora in fase sperimentale.

Guardando al futuro, si ipotizza l’adozione di cure altamente personalizzate basate su dati genetici, immunologici e ambientali, affiancate da strumenti di intelligenza artificiale utili a predire riacutizzazioni o risposte terapeutiche. Tra gli obiettivi delle strategie farmacologiche, si sta mirando sempre più a ridurre progressivamente l’uso dei corticosteroidi grazie a trattamenti più mirati e tollerabili.



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