L’ipertrofia adenoidea rappresenta una condizione comune ma potenzialmente invalidante nei bambini in età prescolare. Ecco quando intervenire, come riconoscere le adenoidi ipertrofiche
L’ipertrofia adenoidea si verifica quando le adenoidi – strutture linfatiche situate nella parte posteriore del naso, nel rinofaringe – aumentano di volume fino a diventare sproporzionate rispetto allo spazio osseo che le contiene. Questa condizione si presenta più frequentemente nei bambini tra i 2 e i 6 anni e tende a ridursi con la crescita.
Quando le adenoidi si infiammano ripetutamente a causa di infezioni, vanno incontro a un processo di ingrossamento cronico che ostacola il passaggio dell’aria e può generare diverse complicazioni a carico delle vie respiratorie superiori.

Riconoscere l’ingrossamento delle adenoidi nei bambini. Un’attenta osservazione dei sintomi e un intervento precoce, laddove necessario, possono prevenire complicanze significative sia a livello respiratorio che sullo sviluppo del volto e delle funzioni cognitive e comportamentali
Le adenoidi fanno parte del cosiddetto anello linfatico di Waldeyer, un insieme di tessuti linfatici che include anche tonsille palatine, tonsille tubariche e tonsilla linguale. Hanno una funzione immunitaria, filtrando patogeni inalati e stimolando la produzione di anticorpi, soprattutto nei primi anni di vita. Crescono fino ai 7-8 anni per poi ridursi naturalmente entro l’adolescenza.
Sintomi e Manifestazioni
Nella maggior parte dei casi, l’ingrossamento delle adenoidi può essere lieve e asintomatico. Nei casi più gravi, si assiste a una vera e propria ostruzione nasale che costringe il bambino a respirare con la bocca. Questo comporta secchezza delle fauci, alitosi, labbra screpolate e congestione costante del naso.
La compromissione delle vie aeree può bloccare le trombe di Eustachio, causando otiti medie, ipoacusia e tosse persistente. Anche il riposo notturno ne risente, con un sonno agitato, russamento e talvolta apnea notturna. Quando l’ipertrofia si cronicizza, può portare a una caratteristica conformazione del volto nota come facies adenoidea.

Facies adenoidea
La Facies Adenoidea. Questo termine descrive un’alterazione della morfologia facciale causata dalla respirazione orale cronica. Il volto appare lungo e stretto, la bocca tende a restare aperta, il palato è alto e stretto (palato ogivale), e spesso si osservano denti anteriori affollati, mascella poco sviluppata, labbro superiore corto e narici sollevate. Questa condizione si sviluppa prevalentemente nei bambini e può influenzare la crescita del volto e della struttura ossea.
Le adenoidi possono ingrossarsi a seguito di ripetute infezioni, sia di origine virale (come il virus Epstein-Barr) che batterica (ad esempio lo Streptococco A). Anche le allergie, il reflusso gastroesofageo e l’esposizione a irritanti ambientali come smog o fumo possono provocare una risposta infiammatoria cronica con conseguente aumento del volume.
In casi rari, l’ipertrofia può essere correlata a condizioni più serie come linfomi, tumori del rinofaringe o infezione da HIV.
Segni Clinici e Complicazioni
Il quadro sintomatologico dell’ipertrofia adenoidea è variegato. I principali sintomi includono:
- Respirazione orale predominante
- Russamento, apnee notturne e sonno disturbato
- Rinorrea purulenta, riduzione di olfatto e gusto
- Difficoltà nella deglutizione
- Sinusiti e faringo-tonsilliti ricorrenti
- Otiti, ipoacusia e sensazione di orecchio ovattato
A questi si aggiungono sintomi secondari come febbre, inappetenza, comportamenti alterati, difficoltà scolastiche e, nei casi più gravi, alterazioni scheletriche del volto e del torace.
Diagnosi e Accertamenti
La diagnosi è essenzialmente clinica, basata sull’osservazione dei sintomi e sulla raccolta dell’anamnesi. Gli esami strumentali più utilizzati sono la rinoscopia posteriore e la fibrolaringoscopia, che consentono una visione diretta delle adenoidi. Esami radiografici o risonanze magnetiche possono essere utilizzati in casi selezionati, ma non sono sempre necessari, soprattutto nei bambini piccoli.
È importante distinguere l’ipertrofia adenoidea da altre condizioni che possono causare sintomi simili, come:
- Deviazioni del setto nasale
- Poliposi nasale
- Malformazioni anatomiche
- Rinopatie allergiche
- Corpi estranei nelle cavità nasali
Il trattamento può essere farmacologico o chirurgico, a seconda della gravità del quadro clinico. La terapia medica è di tipo sintomatico e comprende:
- Antibiotici per infezioni batteriche (es. amoxicillina + acido clavulanico, claritromicina)
- Antinfiammatori non steroidei (es. ibuprofene, paracetamolo, ketoprofene)
Quando i sintomi persistono nonostante la terapia medica, si ricorre all’adenoidectomia, cioè l’asportazione chirurgica delle adenoidi. Questo intervento, eseguito da uno specialista ORL, porta nella maggior parte dei casi a un netto miglioramento dei sintomi.
Intervento chirurgico
L’adenoidectomia è l’intervento chirurgico comunemente eseguito in età pediatrica: l’operazione viene effettuata in anestesia generale e prevede l’asportazione completa del tessuto adenoideo situato nel rinofaringe. La procedura, eseguita per via orale, non lascia cicatrici visibili, ha una durata contenuta (15-30 minuti) e può essere associata, se necessario, alla tonsillectomia.

Adenoidi
Il decorso post-operatorio risulta generalmente semplice e rapido. I bambini possono rientrare a casa il giorno stesso o il successivo e manifestare sintomi lievi e temporanei, come mal di gola, alito cattivo o secrezioni nasali. È raccomandato il riposo, un’alimentazione leggera e una buona idratazione. Il ritorno alle normali attività avviene solitamente entro una settimana.
I benefici dell’intervento comprendono il miglioramento della respirazione nasale, la riduzione del russamento e dei disturbi del sonno, una diminuzione delle infezioni ricorrenti e, in alcuni casi, il recupero delle capacità olfattive e vocali. Eventuali alterazioni strutturali già presenti possono richiedere ulteriori trattamenti specialistici.
L’adenoidectomia è una procedura sicura, raccomandata quando l’ipertrofia adenoidea compromette il benessere del bambino. La decisione chirurgica deve basarsi su una valutazione otorinolaringoiatrica accurata, eventualmente supportata da esami specifici.





