Esofagite da reflusso
L’esofagite da reflusso rappresenta una patologia caratterizzata dall’infiammazione della mucosa esofagea causata dal reflusso di acido proveniente dallo stomaco. Questo fenomeno si verifica quando i succhi gastrici risalgono nell’esofago, irritando e danneggiando la delicata membrana che lo riveste. I sintomi più comuni associati a tale condizione includono bruciore di stomaco, sensazione di disagio e ardore retrosternale, oltre al rigurgito acido, ovvero la risalita di contenuto gastrico fino alla bocca.
La disfagia, cioè la difficoltà nella deglutizione di cibi solidi o secchi, può essere uno dei segni manifesti di questa patologia. Inoltre, alcune persone possono percepire fastidiosi nodi alla gola, risultato dell’irritazione dell’esofago. La tosse cronica è un sintomo frequente in quanto l’infiammazione dell’esofago può stimolare il riflesso della tosse, soprattutto di notte.
La raucedine e le variazioni della voce possono manifestarsi quando l’infiammazione coinvolge anche le corde vocali, portando a un temporaneo alteramento della qualità vocale. Altri segni comprendono episodi di nausea e vomito, soprattutto in casi più gravi. In situazioni estreme, l’infiammazione persistente e l’inconveniente durante l’alimentazione possono provocare una perdita di peso involontaria.
Per affrontare l’esofagite da reflusso, si consiglia l’adozione di modifiche nello stile di vita, come evitare alimenti in grado di aumentare l’acidità gastrica, la riduzione del peso corporeo se necessario e l’astensione dal fumo. L’utilizzo di farmaci per ridurre l’acidità gastrica, tra cui gli antiacidi e gli inibitori della pompa protonica, può risultare benefico nel lenire i sintomi e favorire la guarigione della mucosa esofagea. In situazioni più gravi o resistenti alle terapie mediche, possono essere valutati interventi chirurgici come opzione terapeutica. La gestione dell’esofagite da reflusso deve essere personalizzata, considerando la gravità della condizione e le specifiche necessità del paziente. È fondamentale sottoporsi a una corretta diagnosi ed essere seguiti da un medico o uno specialista competente per definire un adeguato piano di trattamento.



