Acufene e tiroide, problemi ormonali

Gli ormoni, sostanze chimiche prodotte dalle ghiandole endocrine, svolgono un ruolo cruciale nel regolare molte funzioni nel corpo, tra cui la gestione dello stress, il metabolismo, il sonno e persino la funzione dell’orecchio interno. Sia gli ormoni sessuali come l’estrogeno e il progesterone nelle donne, che gli ormoni tiroidei, come la tiroxina, possono avere effetti sul sistema uditivo.

In particolare, fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale, la gravidanza, la menopausa o a seguito di disturbi tiroidei possono influenzare la comparsa o l’intensità degli acufeni. Alcune donne, ad esempio, riferiscono un aumento temporaneo degli acufeni durante il ciclo mestruale o la menopausa.

Poiché la correlazione tra acufeni e problemi ormonali può essere complessa e variabile da individuo a individuo, è fondamentale consultare un medico o un otorinolaringoiatra specializzato per valutare attentamente la situazione. Il professionista valuterà la storia clinica del paziente, effettuerà esami approfonditi e, se necessario, richiederà analisi ormonali per individuare eventuali squilibri.

Il trattamento degli acufeni correlati agli squilibri ormonali dipenderà dalla causa sottostante. In alcuni casi, il miglioramento degli squilibri ormonali può portare a una riduzione o scomparsa degli acufeni. Le terapie ormonali possono essere considerate se il medico identifica specifici problemi ormonali come causa degli acufeni.

Tuttavia, è importante sottolineare che la gestione degli acufeni è un approccio multidisciplinare e può coinvolgere diverse strategie terapeutiche, tra cui la terapia del rumore, la terapia cognitivo-comportamentale, la modificazione dello stile di vita e, in alcuni casi, l’utilizzo di farmaci specifici.

L’infiammazione della ghiandola tiroidea può causare una sensazione di “occlusione auricolare“. In particolare, ciò si verifica nella tiroide subacuta, che inizialmente viene confusa con un mal di gola, ma in realtà è un dolore al collo nella zona della tiroide. Questo dolore può tuttavia spostarsi da un lato all’altro del collo, raggiungere la mandibola e persino l’orecchio, causando la sensazione di orecchie tappate. Inoltre, esiste una possibile correlazione tra problemi alla tiroide e acufeni, un disturbo uditivo caratterizzato da un fischio o un ronzio nelle orecchie senza fonti esterne di rumore. Condizioni come ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroide autoimmune e tiroide di Hashimoto possono aumentare il rischio di acufeni o causarli direttamente.

Il dolore all’orecchio in chi ha problemi alla tiroide può essere un sintomo di cancro alla tiroide, anche se non comune. Inoltre, noduli tiroidei e ipotiroidismo possono anch’essi provocare dolore all’orecchio. Pertanto, se si riscontrano tali sintomi, è consigliabile sottoporsi agli opportuni accertamenti per escludere patologie gravi. I problemi alla tiroide possono essere collegati alla perdita dell’udito fin dalla nascita. L’ipotiroidismo, in particolare, in cui la tiroide non produce sufficienti ormoni per il corpo, può danneggiare il sistema nervoso centrale, compromettendo il sistema uditivo e portando, nei casi più gravi, alla perdita dell’udito in entrambe le orecchie. Di conseguenza, una diagnosi tempestiva è fondamentale per intervenire prontamente.

Un’altra correlazione è stata individuata tra ipotiroidismo e Sindrome di Ménière, una condizione caratterizzata da vertigini e acufeni. I cambiamenti infiammatori o metabolici nei pazienti affetti da malattie tiroidee possono influenzare l’infiammazione dell’orecchio interno, contribuendo alla Sindrome di Ménière e alla comparsa di vertigini e acufeni. Inoltre, la tiroidite di Hashimoto, un’infiammazione cronica della tiroide causata dal sistema immunitario del paziente, è stata associata a sintomi di alterazione dell’apparato vestibolare, come vertigini. Studi recenti hanno evidenziato una connessione tra la presenza della tiroide di Hashimoto e la comparsa di sintomi vestibolari, confermando l’importanza di indagini approfondite per una diagnosi accurata.

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