Il mal di gola da streptococco e nello specifico la faringite streptococcica è una condizione comune nei bambini, ma potenzialmente insidiosa se non diagnosticata in tempo
Il mal di gola è un sintomo frequente, specialmente tra i bambini, e nella maggior parte dei casi ha origine virale. Esiste, in una parte minoritaria dei casi, la possibilità che l’infezione possa essere causata da un batterio: lo Streptococcus pyogenes di gruppo A. In questi casi si parla di faringite streptococcica, una forma specifica di infiammazione che richiede un trattamento mirato con antibiotici. Riconoscere correttamente questa condizione è fondamentale per prevenire complicanze e ridurre la trasmissione del batterio.

Il mal di gola da streptococco è una condizione comune nei bambini, ma potenzialmente insidiosa se non riconosciuta
Origine e trasmissione dell’infezione della faringe da streptococco A
Lo streptococco A è un batterio altamente contagioso che si diffonde principalmente attraverso le goccioline di saliva emesse con colpi di tosse, starnuti o parlando a breve distanza. L’ambiente scolastico o altri luoghi affollati rappresentano un terreno fertile per la diffusione. La faringite da streptococco si manifesta più frequentemente nei bambini tra i 5 e i 15 anni, mentre è rara sotto i 3 anni.
Come si manifesta: i segni caratteristici
I sintomi della faringite streptococcica si sviluppano solitamente in modo improvviso e includono:
- Mal di gola intenso
- Dolore durante la deglutizione
- Febbre superiore ai 38 °C
- Tonsille gonfie e arrossate, talvolta con placche bianche di pus
- Linfonodi ingrossati e dolenti nel collo
Nei bambini, si possono aggiungere:
- Mal di testa
- Nausea o vomito
- Dolore addominale
In rari casi, possono comparire petecchie sul palato (piccole macchie rosse), un segno specifico dell’infezione. Al contrario, la presenza di sintomi come naso chiuso, tosse, occhi arrossati o raucedine suggerisce un’origine virale del mal di gola.
Come si diagnostica: test e criteri clinici
Per identificare la faringite da streptococco si può eseguire il tampone faringeo, che permette una diagnosi certa attraverso coltura o test rapido (RADT). Quest’ultimo fornisce risultati in pochi minuti ma ha una sensibilità inferiore rispetto alla coltura, motivo per cui nei bambini può essere seguita da una conferma con esame colturale se il test rapido risulta negativo.
Inoltre, il medico può utilizzare i criteri di Centor modificati, assegnando un punteggio in base a sintomi come febbre, presenza di placche, assenza di tosse e ingrossamento linfonodale. Questi criteri aiutano a stimare la probabilità di un’infezione streptococcica e a decidere se avviare il trattamento antibiotico.
Criterio Clinico | Punteggio |
---|---|
Assenza di tosse | +1 |
Linfonodi cervicali anteriori ingrossati e dolenti | +1 |
Temperatura corporea > 38,0 °C | +1 |
Presenza di essudato tonsillare o tonsille gonfie | +1 |
Età inferiore a 15 anni | +1 |
Età superiore a 44 anni | −1 |
Ecco il punteggio ottenuto:
Punteggio Totale | Probabilità di faringite streptococcica | Indicazioni cliniche |
---|---|---|
0–1 | <10% | Nessuna terapia né test indicati |
2 | 11–17% | Valutare test rapido (RADT) o coltura faringea prima degli antibiotici |
3 | 28–35% | Eseguire test; trattare solo in caso di positività |
4–5 | >50% | In alcuni casi, possibile trattamento empirico; preferibile conferma diagnostica |
Cura e gestione: quando servono gli antibiotici
A differenza delle forme virali, la faringite streptococcica richiede l’uso di antibiotici. In Europa, l’antibiotico di prima scelta è l’Amoxicillina, mentre negli Stati Uniti si usano frequentemente altre penicilline. Nei soggetti allergici alla penicillina si ricorre a macrolidi come l’eritromicina o alla clindamicina.
Il trattamento:
- Riduce la durata dei sintomi di circa un giorno
- Abbassa il rischio di complicanze
- Diminuisce la contagiosità: i bambini possono tornare a scuola dopo 24 ore di terapia antibiotica, purché non abbiano più la febbre
- In associazione agli antibiotici, si possono usare analgesici come il paracetamolo o i FANS per gestire il dolore e la febbre.
Ecco un quadro sintetico (consulta sempre il tuo medico per la corretta prescrizione) dei farmaci di elezione per la cura della faringite streptococcica.
Categoria | Farmaco / Intervento | Indicazioni / Note |
---|---|---|
Antibiotico di prima scelta | Amoxicillina (Europa) / Fenossimetilpenicillina (USA) | Somministrazione orale per 10 giorni; riduce durata sintomi e rischio complicanze |
Alternativa (allergia alla penicillina) | Eritromicina, Azitromicina, Claritromicina | Scelta in caso di allergia grave; durata variabile (di solito 5 giorni per azitromicina) |
Altra alternativa | Clindamicina o Cefalosporine di I generazione | Per pazienti con allergia non anafilattica o recidive |
Terapia analgesica | Paracetamolo, Ibuprofene | Allevia dolore e febbre; FANS preferibili per infiammazione significativa |
Uso occasionale | Lidocaina viscosa (locale) | Per sollievo sintomatico del dolore alla gola (non di routine) |
Non raccomandati | Steroidi, Aspirina nei bambini | Gli steroidi non sono indicati per uso routinario; l’aspirina è controindicata in età pediatrica |
Terapia in contesti specifici | Penicillina G intramuscolare | Utilizzata in Paesi con alto rischio di febbre reumatica (es. India) |
Durata tipica del trattamento antibiotico | 10 giorni per la maggior parte dei farmaci | Azitromicina: 3–5 giorni; Cefalosporine: 5–10 giorni a seconda del farmaco specifico |
Ritorno a scuola/lavoro | Dopo 24 ore dall’inizio dell’antibiotico, se afebbrili | Ridotto rischio di contagio dopo 24 ore di terapia |
Complicanze possibili se non trattata
Anche se spesso si risolve spontaneamente, la faringite da streptococco può dare origine a complicanze importanti:
- Febbre reumatica
- Scarlattina
- Ascesso peritonsillare
- Glomerulonefrite acuta
- Sindrome da shock tossico
- Sindrome PANDAS (in ambito pediatrico)
Per questo motivo, la diagnosi precoce e il trattamento corretto sono cruciali, in particolare nei bambini. La tonsillectomia può essere valutata in soggetti che soffrono frequentemente di tonsilliti batteriche (oltre tre episodi all’anno). I benefici sono limitati, poiché la frequenza degli episodi tende a diminuire con il tempo anche senza interventi chirurgici.
Le complicanze possono essere tranquillamente limitate o evitate grazie alla diagnosi precoce, ecco un quadro sintetico delle ipotetiche problematiche scaturite da una faringite streptococcica non trattata:
Categoria | Complicanza | Descrizione / Dettagli |
---|---|---|
Complicanze suppurative (locali) | Ascesso peritonsillare | Raccolta di pus tra tonsilla e parete faringea; causa dolore intenso e difficoltà a deglutire |
Mastoidite | Infezione dell’osso mastoideo, posteriore all’orecchio; può derivare da diffusione locale | |
Linfoadenopatia cervicale suppurativa | Ingrossamento infiammatorio e dolente dei linfonodi del collo con possibile formazione di pus | |
Complicanze non suppurative (immunomediate) | Febbre reumatica acuta | Reazione autoimmune sistemica; può interessare cuore, articolazioni, cute e SNC |
Glomerulonefrite post-streptococcica | Infiammazione renale immuno-mediata; compare 1-3 settimane dopo infezione streptococcica | |
Scarlattina | Malattia esantematica causata da tossine streptococciche; caratterizzata da rash e febbre | |
Sindrome PANDAS | Disturbo neuropsichiatrico pediatrico connesso a infezioni da streptococco | |
Sindrome da shock tossico streptococcico | Rara ma grave; causata da tossine batteriche; può evolvere in insufficienza multiorgano | |
Complicanze generali / sistemiche | Diffusione dell’infezione | In rari casi, lo streptococco può entrare nel sangue causando sepsi o endocardite |
Portatori asintomatici del batterio – soprattutto bambini – non necessitano di trattamento, poiché la loro capacità di trasmettere l’infezione e di sviluppare complicanze è minima. La profilassi antibiotica nei contatti stretti è generalmente sconsigliata.
Distinguere le forme virali da quelle batteriche è essenziale per evitare l’uso inappropriato di antibiotici. Quando confermata da tampone, la terapia antibiotica permette una guarigione più rapida e protegge da complicazioni. Una corretta informazione e il supporto del medico curante restano fondamentali per una gestione sicura ed efficace.
🔍 Differenziazione clinica tra faringite virale e batterica: ecco un quadro completo dei sintomi che permette (anche se poi va verificato, ed è compito del pediatra o del medico di famiglia) di distinguere da subito se si tratta di faringite virale o batterica. Ricorda di affidare la tua diagnosi medica o quella di un minore sempre ad uno specialista. Non esiste l’autodiagnosi senza conferma del tuo medico di famiglia.
Caratteristica | Faringite virale | Faringite batterica (streptococcica) |
---|---|---|
Esordio dei sintomi | Graduale | Improvviso |
Febbre | Assente o bassa | Elevata (> 38°C) |
Tosse | Presente spesso | Generalmente assente |
Rinorrea / Congestione nasale | Comune | Assente |
Raucedine | Frequente | Rara |
Dolore alla gola | Lieve/moderato | Intenso, con dolore alla deglutizione |
Tonsille | Arrossate, senza pus | Ingrossate con essudato (placche biancastre) |
Linfonodi cervicali | Non dolenti o leggermente ingrossati | Ingrossati e dolenti alla palpazione |
Mal di testa / Dolori addominali / Nausea | Rari | Più frequenti, specialmente nei bambini |
Eruzione cutanea (Scarlattina) | Mai | Possibile |
Congiuntivite, ulcere orali | Talvolta presenti | Assenti |