L’atassia è una condizione medica che provoca un disturbo del movimento caratterizzato da una mancanza di coordinazione e un’incordinazione muscolare. Può influenzare la capacità di camminare, muoversi e svolgere attività motorie volontarie. Le cause dell’atassia possono variare e includono disturbi del sistema nervoso, danni cerebrali, malattie genetiche ed effetti collaterali dei farmaci. Chi ne è affetto presenta movimenti con ampiezza ridotta o eccessiva, un’andatura instabile e traballante e una scoordinazione tra diverse parti del corpo. Questo porta il paziente ad essere incline alle cadute. Nelle sindromi atassiche, si verificano contemporaneamente spasmi e contrazioni di gruppi muscolari antagonisti.
Tra le principali cause di atassia si trovano l’atassia cerebellare, che colpisce il cervelletto responsabile della coordinazione dei movimenti volontari, lesioni cerebrali, malattie neurologiche come la sclerosi multipla e la malattia di Parkinson, e gli effetti collaterali di alcuni farmaci. Inoltre, esistono malattie genetiche rare che possono causare atassia, come l’atassia di Friedreich e l’atassia-telangiectasia. La causa dell’atassia risiede spesso in lesioni o danni a livello del cervelletto, una parte del cervello responsabile del controllo e della coordinazione dei movimenti volontari. Lesioni nel centro del cervelletto possono bloccare l’interconnessione con altre parti del sistema nervoso centrale, generando una forma lieve di atassia simile alla camminata ubriaca. Quando una parte laterale del cervelletto viene danneggiata, si manifesta un’emiatassia che coinvolge solo metà del corpo corrispondente all’emisfero cerebellare compromesso. Altre cause di atassia includono malattie genetiche ereditarie e lesioni cerebrali.
I sintomi dell’atassia possono variare a seconda della causa sottostante, ma di solito includono difficoltà di coordinazione motoria, movimenti disordinati, instabilità durante la deambulazione, problemi di equilibrio e difficoltà nel parlare e nella deglutizione.
L’atassia progredisce lentamente e inesorabilmente, iniziando spesso con segni sottili che coinvolgono le gambe e si estendono alle braccia, alla voce, alla muscolatura, all’udito e alla vista. Non esiste una cura definitiva per l’atassia, ma i trattamenti mirano a gestire i sintomi e a migliorare la qualità di vita. Questi possono includere terapie di riabilitazione, farmaci per controllare i sintomi e supporto psicologico.
Le sindromi atassiche sono patologie rare e invalidanti del sistema nervoso centrale, con un’incidenza stimata di circa 4,5-6,4 casi ogni 100.000 individui sani in Italia. L’età di insorgenza delle prime manifestazioni atassiche varia a seconda della tipologia di atassia, con l’atassia di Friedreich che colpisce gli infanti. L’atassia può essere accompagnata da altri disturbi come incontinenza, difficoltà di deglutizione, problemi di coordinazione degli occhi e movimenti involontari del corpo.
La diagnosi dell’atassia coinvolge una valutazione approfondita della storia clinica del paziente, un esame neurologico completo e talvolta l’utilizzo di test di imaging cerebrale per individuare eventuali anomalie strutturali.
Attualmente non esiste una cura definitiva per l’atassia, ma il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità di vita. Ciò può includere terapie di riabilitazione per migliorare la forza muscolare e la coordinazione, l’uso di farmaci per controllare i sintomi e il supporto psicologico per affrontare gli impatti emotivi dell’atassia.
In presenza di sintomi di atassia o sospetta atassia, è importante consultare un medico specialista per una diagnosi accurata e un piano di trattamento adeguato.