La disfonia è un disturbo che si manifesta con alterazioni nella voce, che possono includere cambiamenti nel tono, nella qualità o nella potenza vocale. Questo problema può derivare da difficoltà nella produzione o nel controllo delle corde vocali o da ostacoli fisici che influiscono sulla corretta vibrazione delle corde vocali.

Le cause più comuni della disfonia includono:

  • Lesioni o infiammazioni delle corde vocali: Traumi, infezioni o irritazioni delle corde vocali possono compromettere la loro funzionalità e causare disfonia. Queste condizioni possono derivare da un uso eccessivo della voce, laringiti acute o croniche, o la presenza di noduli o polipi sulle corde vocali.
  • Paralisi delle corde vocali: La paralisi delle corde vocali può essere causata da danni ai nervi che controllano i muscoli delle corde vocali. Ciò può verificarsi a seguito di interventi chirurgici alla gola o al collo, traumi, malattie neurologiche o condizioni come il morbo di Parkinson.
  • Malattie della tiroide: Problemi alla tiroide, come ipotiroidismo o ipertiroidismo, possono influenzare il funzionamento delle corde vocali e causare disfonia.
  • Reflusso laringofaringeo: Il reflusso di acido dallo stomaco verso la laringe può irritare le corde vocali e causare disfonia. Questa condizione è nota come reflusso laringofaringeo o reflusso laringo-faringeo.
  • Tumori o lesioni delle vie vocali: La presenza di tumori o lesioni nelle vie vocali può ostacolare la normale vibrazione delle corde vocali e causare disfonia.

La disfonia è comunemente causata da irritazione o lesione delle corde vocali, che sono strutture presenti all’interno della laringe, l’organo principale responsabile della produzione della voce.

I disturbi della voce possono essere suddivisi in due categorie principali: organici e funzionali.

Le cause organiche includono:

  • Laringite acuta e cronica: la laringite acuta è la causa più comune di disfonia ed è spesso di origine virale. Di solito si verifica durante le infezioni delle vie respiratorie superiori ed è autolimitante, risolvendosi entro 1-2 settimane. La laringite cronica si sviluppa quando la laringite acuta persiste per diverse settimane ed è associata a disfonia, tosse secca persistente e bisogno costante di schiarirsi la gola. Le cause possono includere fumo, reflusso gastroesofageo o faringo-laringeo, infiammazione cronica delle vie aeree e abuso di alcolici. È importante diagnosticare e trattare precocemente la laringite cronica, poiché nel corso degli anni aumenta il rischio di sviluppare un cancro alla laringe.
  • Tumori benigni o maligni alla laringe.
  • Papillomatosi ricorrente: è un’infezione causata dal papilloma virus che porta alla formazione di tumori benigni (papillomi) nella laringe. Si distinguono una forma giovanile e una negli adulti. Nei bambini, i sintomi principali sono dispnea (difficoltà respiratoria), raucedine e tosse persistente, mentre negli adulti la malattia è di solito lieve e causa disfonia e riduzione del timbro vocale.
  • Neoplasie delle corde vocali: circa due terzi dei tumori della laringe si sviluppano sulle corde vocali. Il tipo più comune è il carcinoma epiteliale squamoso.
  • Lesioni non cancerose (noduli o cisti alle corde vocali): polipi e cisti che si formano sul margine delle corde vocali e ne compromettono la funzione. Sono più comuni negli uomini e sono favoriti dal fumo, laringite cronica e traumi alla laringe.
  • Edema di Reinke: ispessimento delle corde vocali causato principalmente dal fumo di sigaretta o dal reflusso gastroesofageo. Colpisce principalmente le donne tra i 40 ei 60 anni e provoca una voce rauca a causa dell’ispessimento delle corde vocali.
  • Patologie neuromuscolari che coinvolgono i componenti del sistema nervoso che controllano la funzione della laringe, come la sclerosi multipla, la miastenia grave, il morbo di Parkinson e la disfonia spasmodica. La disfonia spasmodica è una rara condizione caratterizzata da spasmi involontari dei muscoli della laringe, che causano una voce rauca e spezzata.
  • Traumi iatrogeni (chirurgia o intubazione) o accidentali.
  • Paralisi delle corde vocali, parziale o completa, spesso causate da interventi chirurgici, in particolare a livello della tiroide, o da traumi nella regione dei nervi vago o laringeo ricorrente.
  • Disfunzioni endocrine come ipotiroidismo o ipogonadismo.
  • Disturbi ematologici come l’amiloidosi.
  • Farmaci come corticosteroidi inalatori.

Le cause funzionali sono legate a un uso errato o eccessivo della voce e possono includere:

  • Disfonia psicogena, che colpisce principalmente donne tra i 20 ei 40 anni. I pazienti lamentano improvvisa raucedine o addirittura perdita totale della voce (afonia acuta). La funzione vocale è compromessa solo in contesti comunicativi, ma i pazienti mantengono la capacità di tossire o di schiarirsi la gola. Questa condizione è spesso associata a stress psicologico e la terapia comportamentale è il miglior approccio terapeutico.
  • Abuso vocale, cioè sforzare la voce in modo eccessivo o prolungato.

Altre cause includono la presbifonia, che è una raucedine fisiologica dell’anziano che si verifica nel 25% delle persone di età superiore ai 65 anni, e la disfonia idiopatica, che si verifica senza una causa apparente.

La disfonia può essere un sintomo di varie patologie e richiede una valutazione approfondita per identificare la causa sottostante e determinare il trattamento più adeguato.

I sintomi della disfonia possono comprendere cambiamenti nella tonalità, nella qualità o nella potenza della voce, affaticamento o dolore durante l’uso della voce, difficoltà nel proiettare la voce o nel controllarne il volume, o temporanea perdita della voce.

Il trattamento della disfonia dipende dalla causa sottostante e può includere riposo vocale, terapie vocali, farmaci per ridurre l’infiammazione o la tensione delle corde vocali, interventi chirurgici o altri interventi medici. È importante consultare un medico specializzato in otorinolaringoiatria per una valutazione accurata e per definire un piano di trattamento adeguato per la disfonia. La terapia vocale può risultare particolarmente utile per migliorare la tecnica vocale e ridurre lo stress sulle corde vocali.

La disfonia è un termine generico che si riferisce a variazioni nel tono vocale fisiologico. Tra le diverse condizioni che possono manifestarsi troviamo:

  •  Fonastenia: affievolimento e abbassamento della voce, spesso associato a una “stanchezza” delle corde vocali.
  • Diplofonia: alterazione del timbro vocale che produce un suono duplicato all’ascolto.
  • Xerofonia: alterazione del tono e del timbro vocale, che risulta più basso e rauco (voce rauca).
  • Voce tremante: può essere dovuta a una malattia neurologica o muscolare, o essere legata a uno stato di ansia.
  • Afonia: perdita totale della voce, che può essere temporanea o permanente.

È consigliabile consultare un medico tempestivamente in presenza delle seguenti condizioni cliniche:

  • Abuso di alcol e tabacco.Linfonodi ingrossati nel collo.
  • Raucedine che si sviluppa dopo un trauma.
  • Associazione con emottisi (presenza di sangue nel catarro).
  • Disfagia (difficoltà a deglutire).
  • Otalgia (dolore all’orecchio).
  • Dispnea.
  • Perdita di peso inspiegabile.
  • Raucedine che si manifesta dopo un intervento chirurgico.

La valutazione e la diagnosi di un paziente con disfonia sono effettuate da un team multidisciplinare composto da un otorinolaringoiatra, specializzato nelle malattie del distretto testa-collo, e da un logopedista, specializzato nella valutazione delle anomalie del linguaggio e dell’articolazione della parola. Inizialmente, viene raccolta un’anamnesi dettagliata per valutare la presenza di eventuali fattori di rischio, seguita dall’analisi diretta delle strutture mediante l’utilizzo di uno strumento chiamato laringoscopio, che consente di visualizzare le corde vocali e individuare eventuali anomalie.

La diagnosi della disfonia, essendo essa un sintomo, si basa principalmente sulla segnalazione del paziente o dei genitori nel caso dei bambini. Tuttavia, se la disfonia persiste, è consigliabile consultare uno specialista otorinolaringoiatra o foniatra.

Lo specialista dovrà prima di tutto raccogliere le seguenti informazioni:

  • Un’anamnesi dettagliata, che comprende la valutazione del momento in cui è iniziata la disfonia. Nel caso dei bambini, sarà importante sapere se è presente fin dalla nascita o se è insorta successivamente, nonché se si manifesta in modo costante o intermittente.
  • I fattori di rischio predisponenti, come l’uso professionale della voce, il fumo, l’alcol o eventuali interventi chirurgici precedenti.
  • I sintomi associati, come mal di gola, difficoltà nella deglutizione o sensazione di un ostacolo nella faringe.
  • Successivamente, lo specialista eseguirà una fibrolaringoscopia o una videostroboscopia utilizzando strumenti rigidi o flessibili. Queste procedure consentono di esaminare le prime vie aeree, in particolare la laringe, valutandone la morfologia, la motilità e la presenza di lesioni organiche o tensioni muscolari. Nel caso dei bambini, potrebbe essere necessario eseguire l’endoscopia delle vie aeree sotto anestesia generale.

Inoltre, potrebbe essere eseguita un’analisi elettroacustica della voce (M.D.V.P.) o, se si riscontrano alterazioni nella motilità delle corde vocali, potrebbe essere necessaria un’elettromiografia laringea. Nel caso di sospetta presenza di reflusso gastroesofageo, potrebbe essere eseguita una pHmetria delle 24 ore.

La laringoscopia può essere eseguita in qualsiasi momento, ma è raccomandata quando la disfonia persiste oltre i tre mesi dall’inizio dei sintomi o quando si sospetta la presenza di una causa sottostante grave.

Disfonia spasmodica

La disfonia spasmodica, conosciuta anche come disfonia spastica o distonia laringea, è una condizione neurologica che colpisce i muscoli vocali della laringe. È considerata una forma di distonia focale, caratterizzata da movimenti involontari anomali. Nei pazienti con disfonia spasmodica, i muscoli delle corde vocali si contraggono in modo eccessivo, rendendo difficile e spesso faticoso parlare, con una voce tremante o aspirata. I sintomi possono migliorare o scomparire durante sbadigli, risate, canto o momenti di relax. La disfonia spasmodica può peggiorare in determinate situazioni, come durante una conversazione telefonica o in presenza di tensione emotiva, anche se lo stress non è la causa della condizione.

Esistono due tipi di disfonia spasmodica. Nel tipo adduttivo, si verifica una contrazione eccessiva e anomala dei muscoli che avvicinano le corde vocali durante il parlato. Ciò provoca una qualità vocale forzata, strozzata e soffocata, con inizio e fine dell’emissione bruschi e una voce interrotta da brevi pause. Nel tipo abduttivo, si osserva una contrazione eccessiva dei muscoli che allontanano le corde vocali, producendo una voce sussurrata, intermittente e affannosa. In alcuni pazienti, le contrazioni muscolari involontarie causano un tremore irregolare della voce.

La causa della disfonia spasmodica nella maggior parte dei casi è ancora sconosciuta. Tuttavia, in alcuni pazienti sembra che l’esordio della condizione sia correlato a un trauma alle corde vocali. Alcuni farmaci, come le fenotiazine, possono anche indurre la comparsa di distonia, compresa la disfonia spasmodica. Indipendentemente dalla causa, si ritiene che i sintomi siano il risultato di un’anomalia nel funzionamento di un’area del cervello chiamata “gangli della base”, che coordina i movimenti muscolari. Nella disfonia spasmodica, il normale movimento fluido delle corde vocali viene alterato, causando un’emissione vocale irregolare.

La diagnosi della disfonia spasmodica si basa sulla presenza dei sintomi caratteristici e sulla valutazione clinica. Poiché non esiste un esame specifico per diagnosticare la condizione, i pazienti vengono solitamente visitati da un neurologo, che esaminerà la presenza di segni di distonia o altri disturbi neurologici, da un otorinolaringoiatra, che esaminerà le corde vocali e i loro movimenti, e da un foniatra, che valuterà la produzione e la qualità della voce. I sintomi della disfonia spasmodica possono essere associati ad altri segni di distonia.

Attualmente non esiste una cura per la disfonia spasmodica, in quanto le cause sono ancora sconosciute. Tuttavia, la logopedia può aiutare ad alleviare alcuni sintomi. La terapia farmacologica offre poco sollievo, mentre interventi chirurgici come la sezione del nervo laringeo ricorrente non hanno avuto risultati soddisfacenti. Il trattamento più efficace finora è rappresentato dalle iniezioni locali di tossina botulinica nei muscoli delle corde vocali. La tossina botulinica paralizza i muscoli, bloccando gli impulsi nervosi. Questo può offrire un notevole sollievo e un miglioramento significativo della voce. Tuttavia, gli effetti durano in media da 3 a 4 mesi e richiedono iniezioni ripetute. Gli effetti collaterali possono includere un abbassamento o aspirazione della voce e temporanea difficoltà nella deglutizione. Le iniezioni di tossina botulinica devono essere eseguite da un medico specialista esperto di anatomia e fisiologia della laringe. Secondo i dati attualmente disponibili, la tossina botulinica è considerata il trattamento più efficace per la maggior parte dei casi di disfonia spasmodica.



L'acidosi respiratoria è una condizione medica caratterizzata dall’incapacità dei polmoni di eliminare efficacemente l’anidride carbonica (CO₂) prodotta dall’organismo